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LODOVICO LANA PITTORE
Quantunque si voglia da alcuni che Lodovico
Lana nascesse in Modena 1’ anno 1597 in tempo
che Giovanni suo padre erasi colà da Ferrara por-
tato per assari mercantili e per la condotta di certe
Gabelle a lui assidate, non è però che debbasi to-
gliere il titolo di sua patria a Ferrara (1), nella
quale fiorivano gli antenati suoi, o almeno almeno
(i) Gli autori che in appresso troveremo nominati dal Baruffaldi, lo additano
modenese per patria, ma più s’ innoltrò il Lanzi allorché lo ascrisse alla terzq
epoca della scuola pittorica modenese, quando egli non su allievo che della ser-
rarese e della bolognese. Incerta ci sembra la induzione del Tiraboschi ( Bibl.
JUod. Tom. FI. p, 446 ) in non crederlo ferrarese per la ragione di non essere
stato chiamato tale dal Barotti ( Pitture dì Ferrara p. 2.2. ) allorché lo unì alli
discepoli dello Scarsellino. A noi pare che il Barotti abbia creduto superssuo
chiamarlo tale, in quanto che se ne sarebbe trovata la patria nell’ indice, tale
essendo stato il suo costume in quell’opera per tanti altri artisti sì indigeni,
che estranei. S’aggiunge che lo stesso Tiraboschi assicura non aver potuto trovar
contezza della nascita di Lodovico Lana ne’ registri pubblici de’ nati in Modena,
quindi dubitò che sorse ei nacque in qualche altra parte di questo ducato.
Restiamo mortisicati del silenzio del Baruffaldi su quelle notizie eh’ ei chiama
sicure, colle quali torrebbesi sacilmente le diversità delle opinioni. Sventurata-
mente sono riescite inutili le nostre nuove indagini nell’ archivio parrocchiale
della terra di Codigoro i cui libri surono manomessi negli scorsi tempi repubbli-
cani. Osserveremo bensì, che nel caso che Ludovico sosse nato in quella terra
del serrarese di padre e madre indigeni, noi avremmo ben più ragione s,u
questo pittore di quello che sui Cozza, sul Ferrari ecc. che divennero soltanto
serraresi per fisso e luogo «Jpmicilip e per vasta serie di opere.
LODOVICO LANA PITTORE
Quantunque si voglia da alcuni che Lodovico
Lana nascesse in Modena 1’ anno 1597 in tempo
che Giovanni suo padre erasi colà da Ferrara por-
tato per assari mercantili e per la condotta di certe
Gabelle a lui assidate, non è però che debbasi to-
gliere il titolo di sua patria a Ferrara (1), nella
quale fiorivano gli antenati suoi, o almeno almeno
(i) Gli autori che in appresso troveremo nominati dal Baruffaldi, lo additano
modenese per patria, ma più s’ innoltrò il Lanzi allorché lo ascrisse alla terzq
epoca della scuola pittorica modenese, quando egli non su allievo che della ser-
rarese e della bolognese. Incerta ci sembra la induzione del Tiraboschi ( Bibl.
JUod. Tom. FI. p, 446 ) in non crederlo ferrarese per la ragione di non essere
stato chiamato tale dal Barotti ( Pitture dì Ferrara p. 2.2. ) allorché lo unì alli
discepoli dello Scarsellino. A noi pare che il Barotti abbia creduto superssuo
chiamarlo tale, in quanto che se ne sarebbe trovata la patria nell’ indice, tale
essendo stato il suo costume in quell’opera per tanti altri artisti sì indigeni,
che estranei. S’aggiunge che lo stesso Tiraboschi assicura non aver potuto trovar
contezza della nascita di Lodovico Lana ne’ registri pubblici de’ nati in Modena,
quindi dubitò che sorse ei nacque in qualche altra parte di questo ducato.
Restiamo mortisicati del silenzio del Baruffaldi su quelle notizie eh’ ei chiama
sicure, colle quali torrebbesi sacilmente le diversità delle opinioni. Sventurata-
mente sono riescite inutili le nostre nuove indagini nell’ archivio parrocchiale
della terra di Codigoro i cui libri surono manomessi negli scorsi tempi repubbli-
cani. Osserveremo bensì, che nel caso che Ludovico sosse nato in quella terra
del serrarese di padre e madre indigeni, noi avremmo ben più ragione s,u
questo pittore di quello che sui Cozza, sul Ferrari ecc. che divennero soltanto
serraresi per fisso e luogo «Jpmicilip e per vasta serie di opere.