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sella, alla porteria de’ padri Cappuccini un san
Francesco genussesso abbracciato alla croce. Ho
detto, a concorrenza dello Scarsella, perchè es-
sendo quest’ opera esposta alla libertà di chi passa
diede campo ad una battaglia, la quale sarebbe
stata strepitosa, se da alcuni cavalieri prudenti non
fosse stata sopita. Di primo lavoro era stata que-
st’ opera comandata a Scarsella, e Scarsella avea
preso a dipingerla: ma aveva il pittore i suoi emuli,
e quantunque avesse gran credito in que’ giorni,
però il Bononi anch’ esso veniva tenuto in gran ri-
putazione; talmente che eravi una truppa per parte,
la quale non sossriva che 1’ uno s’ alzasse sopra del-
1’ altro, e se qualche o tela, o muro scoppiasi da
dipignere, guadagnava 1’ opera chi era più sollecito
a prevenire. 11 benefattore, o per'meglio dire, i
benesattori de’ Cappuccini che voleano quel prospet-
to della porteria dipinto, erano due, amendue po-
tenti e sacoltosi : 1’ ordine fu impetrato prima allo
Scarsella e dopo alquanti giorni da un altro bene-
sattore al Bononi. 11 primo fu sollecito a cominciar-
la, e già 1’ avea disegnata, ed in parte abbozzata :
ma quanto nascea il giorno venia ruinato la notte,
talmente che Scarsella era sempre da capo per co-
minciare. Il fuoco s’ accese fra i benesattori, non
già fra i pittori, alli quali non mancava da lavora-
re, e già il criminale facea le sue diligenze sì per
per impedire nuovi attentati, come per castigare i
già fatti. Se non che la prudenza, e la destrezza
de’ Cappuccini, i quali di malavoglia soffrivano che
per una limosina ( che tale poi era ) fosse nato un
litigio così caldo ed ostinato, il quale non solo
polca ridondare in danno di chi vi s’ era impegna-
sella, alla porteria de’ padri Cappuccini un san
Francesco genussesso abbracciato alla croce. Ho
detto, a concorrenza dello Scarsella, perchè es-
sendo quest’ opera esposta alla libertà di chi passa
diede campo ad una battaglia, la quale sarebbe
stata strepitosa, se da alcuni cavalieri prudenti non
fosse stata sopita. Di primo lavoro era stata que-
st’ opera comandata a Scarsella, e Scarsella avea
preso a dipingerla: ma aveva il pittore i suoi emuli,
e quantunque avesse gran credito in que’ giorni,
però il Bononi anch’ esso veniva tenuto in gran ri-
putazione; talmente che eravi una truppa per parte,
la quale non sossriva che 1’ uno s’ alzasse sopra del-
1’ altro, e se qualche o tela, o muro scoppiasi da
dipignere, guadagnava 1’ opera chi era più sollecito
a prevenire. 11 benefattore, o per'meglio dire, i
benesattori de’ Cappuccini che voleano quel prospet-
to della porteria dipinto, erano due, amendue po-
tenti e sacoltosi : 1’ ordine fu impetrato prima allo
Scarsella e dopo alquanti giorni da un altro bene-
sattore al Bononi. 11 primo fu sollecito a cominciar-
la, e già 1’ avea disegnata, ed in parte abbozzata :
ma quanto nascea il giorno venia ruinato la notte,
talmente che Scarsella era sempre da capo per co-
minciare. Il fuoco s’ accese fra i benesattori, non
già fra i pittori, alli quali non mancava da lavora-
re, e già il criminale facea le sue diligenze sì per
per impedire nuovi attentati, come per castigare i
già fatti. Se non che la prudenza, e la destrezza
de’ Cappuccini, i quali di malavoglia soffrivano che
per una limosina ( che tale poi era ) fosse nato un
litigio così caldo ed ostinato, il quale non solo
polca ridondare in danno di chi vi s’ era impegna-