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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 1.1872

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Delle scoperte principali avvenute nei colli viminale, ed Esuilino
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https://doi.org/10.11588/diglit.10815#0077

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ARCHEOLOGICA MUNICIPALE.

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quale si trovarono avanzi per l'estensione di oltre a 70 metri.
La profondità dell'antico lastricato sotto quello della via Torino
è di circa m. 1,40; e la sua direzione forma con quella della
nuova via un angolo molto acuto, in modo da toccare l'estre-
mità della curva esteriore dell'emiciclo delle terme.

Fra gli oggetti raccolti in queste escavazioni ricordiamo:
tre anfore alte m. 1, 05, una delle quali con coperchio — un
pilastro di pavonazzetto scanalato, ed alto m. 1, 30 — una sta-
tuina di deità muliebre sedente , ed acefala — ed un bellis-
simo fregio in terracotta, con ovolo intagliato sotto e sopra, e
testa leonina nel centro ad alto rilievo.

®. L' antica strada scoperta sotto la via Torino non è la
sola di cui sien apparse traccie nel nuovo quartiere delle Terme.
Un altra fu discoperta sul volgere del decorso anno non molto
lontano dalla via Strozzi. Essa dall'altipiano del Viminale sembra
dirigersi verso la porta omonima del recinto di Servio, e certa-
mente verso la porta Chiusa delle mura aureliane, ed attraversa
la via Napoli a m. 39 di disianza dalla via Strozzi, e la via Torino
a soli m. 12 dal punto indicato

Un terzo pavimento siliceo si rinvenne presso l'angolo delle
vie di s. M. Maggiore e Nazionale, nelle fondamenta del palazzo
Tenerani, alla profondità di m. 12, 0 sotto il piano stradale.
Poco lontano apparve una cloaca di buona opera laterizia, nella
quale corre anche oggidì una ricca vena d'acqua con istraordi-
naria violenza.

Un quarto lastricato finalmente si discoprì lungo la via del
Quirinale, cavandosi il suolo per la distribuzione dell'acqua Mar-
cia. Le traccie della strada si seguivano per la distanza di oltre
a 400 m. conservando una profondità media di m. 1, 50 circa
sotto il suolo moderno. Innanzi la chiesa di s. Carlo alle Quat-
tro Fontane apparvero alquanti cunei, e la chiave di un arco,
edificato parte con travertini, parte con massi di marmo. Non

1 cf. Ann. Insl. 1871, p. 65.
 
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