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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 1.1872

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Visconti, Pietro Ercole: Ermeracle
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https://doi.org/10.11588/diglit.10815#0120

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ARCHEOLOGICA MUNICIPALE. 101

Nel volto si vede una espressione di salute e di forza:
« gratus in ore vigor», colla quale s'accompagna un sorriso,
che spesso ebbe ad esser nelle immagini di Ercole , notando
appunto di lui Marziale, che solito fosse di ridere « risit, nam-
que solet l. Ciò che quel poeta non potè dire, se non riferendosi
all' espressione più frequentemente assegnata ai simulacri d'una
tale divinità, che in Koma si vedevano.

Era ai poeti ben spesso presente la bellezza dei monumenti
dell'arte e allusero frequentemente alla perfezione di que'la-
vori. Così Ovidio, per dare idea della venustà di Cillaro la de-
finiva « artifìcum laudatis proxima signis » 2.

L'intiera figura è espressa in atto di riposo. Il braccio
destro , passando all' indietro della persona s' appoggia lieve-
mente sul fianco. La mano è vuota. E l'altro braccio ravvolto
in parte nella pelle del leone. La sinistra mano tiene la clava,
che posta in essa assume la qualità di semplice attributo. È
poi così singolare il modo col quale si vede tenere la clava
stessa, da non potersi credere che così si facesse senza alcuna
propria cagione. Viene in fatti racchiusa l'estremità di quel-
l'arma nelle sole quattro dita, che la cingono. Il pollice, del
quale è proprio ufficio il mantener chiuso il pugno 3, è alzato
in sul fianco che preme con vigore. Questo atto aveva un co-
nosciutissimo significato presso gli antichi. Plinio lasciò scritto
« Pollices. cum faveamus. premere , etiam proverbio iube-

• Lib. IX. Bpig. 45.

2 Met. XII, v. 397. Non si saprebbe ammirare abbastanza il gusto e
il discernimento, che gli antichi autori mostrano in tali incontri giudicando
delle cose dell'arte. Si noti in questo caso medesimo quanto Ovidio esalti
e quanto ingegnosamente la perfezione dell'antica scultura, dicendo : le forme
del bellissimo Cillaro, non uguali, uè simili : ma .solamente appressantisi a
quelle lodate di egregi simulacri '.

3 Hic autem digitus (pollex) factus est ut concluda* pugnum mano».
Albert. Magn. L Animai, truct. 2. cap. 12, § digiti.
 
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