Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 1.1872

DOI Artikel:
Visconti, Carlo Ludovico: Grande sarcofago con rappresentanza della caccia Caledonia
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.10815#0200

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
176

BUELETTINO DELLA COMMISSIONE

La ricinanza del sepolcro all'antica Varia fa congetturare
che appartenesse ad un qualche facoltoso abitante di quella non
ignobil città, prima degli Equi e poi de' Latini, più tardi in-
corporata da Adriano colla provincia denominata Valeria; e
della cui gagliarda cinta di mura sussistono ancora, presso Vi-
covaro, vestige assai ragguardevoli. Il defunto , anzi i due de •
funti — poiché bisoma è l'urna — stavano probabilmente se-
polti sul lembo estremo di un qualche loro podere. Infatti
a poca distanza dal sepolcro si rinvenne, fra gli avanzi di una
piscina, un brano di antico condotto di piombo, di piccola ca-
pacità, portante questa iscrizione, in caratteri di cattiva forma :

{sic)

M • FVLVIVS • EVEMER ■ FE

cioè: Marcus Fulvius Evliemerus fecit. Ma questo non essendo
che il nome del fabbricator della fìstola, non può darne veruno
indizio sull'antica pertinenza del luogo. La forma tondeggiante
della lettera V, che osservammo nella recata epigrafe , ci fa
credere che quel condotto non debba essere anteriore al se-
colo III dell'era nostra. Vedremo che anche il lavoro del sar-
cofago si deve attribuire ai medesimi tempi.

Il terreno in cui fu trovato l'insigne monumento appar-
tiene a Vincenzo Otlati, sindaco di Vicqvaro: e dal medesimo
il Comune eli Roma lo ebbe in consegna, per trattarne dipoi
l'acquisto, onde arricchirne il museo capitolino, che già nel ben
noto sarcofago, detto impropriamente di Severo Alessandro e di
Mammea, possiede il più bell'esemplare che si abbia di coteste
grandi arche bisome, venute appunto alla moda circa il se-
colo III, e destinate d'ordinario a contenere le salme di due
coniugi, che come in vita così dopo morte amarono di non
essere scompagnati.
 
Annotationen