Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (1.1872)

ARCHEOLOGICA MUNICIPALE.

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Nell'atto che la donna tocca il liuto volge la testa e tiene
intento lo sguardo verso del suo consorte, tantoché si direbbe
ch'ella sia intesa ad accompagnare col suono il canto di lui.
La qual circostanza , di conserto col volume eh' ei tiene in
mano, e colla maschera comica retta dal puttino presso la
sponda inferiore del letto,;dà luogo alla plausibile congettura,
che il defunto si fosse dilettato di poesia teatrale. Ora da ciò
stesso emergerebbe nuovo indizio, che il coperchio in origine
non fosse fatto per l'arca funebre cui poscia servì. Conciossiachè
le rappresentanze della fronte del sarcofago farebbero supporre
nell'estinto tutt'altre inclinazioni, dalle pacifiche ed erudite, che
gli attribuiscono i simboli del coperchio.

All'estremità superiore della sponda del letto sta~effigiato
un altro puttino, che tenendo le gambe incrocicchiate si appog-
gia oziosamente col sinistro cubito ad un!poggiuolo, cui è so •
vrapposto un cuscino. Il fanciullo rivolge la te3ta\erso le due
figure adagiate, quasi per meglio ascoltarne l'armonioso con-
cento. Un cane accovacciato ai suoi piedi scherza con uno dei
fiocchi che pendono dal cuscino. — Questo puttino non è,
come sembra esser l'altro, una figura simbolica, ma vi è ri-
tratto probabilmente un piccolo figlio, od altro fanciullo amato
dai due sepolti nell'urna.

Terminiamo con far voti perchè il Comune affretti l'acqui-
sto di un monumento, di cui ci lusinghiamojavere abbastanza
dimostrato il merito e le singolarità; e che per ogni riguardo
è degnissimo del museo capitolino.

C. L V.