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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 1.1872

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Visconti, Carlo Ludovico: Sarcofago con rappresentanza di Nereidi e Tritoni
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https://doi.org/10.11588/diglit.10815#0223

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ARCHEOLOGICA MUNICIPALE. 199

il significato del gruppo principale 1. E v'è luogo a sospettare,
che in questa medesima tradizione , anziché nella idea della
custodia del sepolcro , si abbia a ricercar la ragione della pre-
senza tanto frequente di questi fantastici animali nei rilievi
delle testate de' sarcofagi, e talvolta anche nelle fronti di quelli,
o delle piccole urne destinate ad accogliere gli avanzi dei corpi
bruciati.

Resterebbe a vedere, se sia il vero che le anime degli
estinti non si trovino mai effigiate nelle sculture delle arche
mortuali, che ritraggono Nereidi e Tritoni. Avvertimmo già, che
a noi ciò non pare assolutamente necessario per la espressione
dell'idea funebre. E non ostante, che alcune volte anche una
tale immagine vi sia stata introdotta, sembra che il nostro
sarcofago ce lo attesti per modo , da non lasciar quasi luogo
a dubbiezza veruna. Giacché, noi dimandiamo, che cosa signi-
fica quel bambino, così amorosamente portato dalla Nereide,

1 So bene che il Welcker , contro 1' autorità dell'antico scoliaste di
Eschilo , e contro il Zoega ( Abhand. p. 46 ) ed altri vorrebbe stabilire,
che l'animale da Eschilo attribuito ad Oceano fosse nos il grifo, mail ca-
vallo alato. (Ann, dell'Istil. di C. A. 1830 p. 71). Ma in questo particolare
l'opinione di quel dottissimo ci sembra che non sia da seguire. Perocché
la denominazione di volatile dalle presto ah. quanto si addice al grifone,
eh' è più uccello che quadrupede, altrettanto sembrerà metafora troppo ar-
dita per denotare un Pegaso : massimamente quando si rifletta alla persi-
stenza di Oceano in chiamare uccello queir animale ; perocché, mentre alla
sua comparsa in iscena lo nomina uccello dalle rapide ali, quando poi n'esce

10 dice volatile di quattro gambe: la qual ripetizione mostra che non trattasi
di cavallo alato. Nè conclude molto la difficoltà fatta dal Welcker dicendo,
che più avanti nella tragedia i grifi si dicono abitare presso il fiume della
ricchezza, e perciò in vicinanza dei monti Rifei : laddove Oceano, dice

11 Welcker, riconduce la sua cavalcatura nelle proprie stalle, cioè, in luogo
marino. Oceano, presso Eschilo, dice del grifone: àa-psvo; Ss ™> —
cTaS//.oì; ìv oìxetoiai nasini ydvo : .cioè che 1' animale volentieri si
sarebbe adagiato nelle proprie, nelle consuete sue stalle ; non potendosi
dalla parola oIzeÌo: inferire, che quelle fossero come le stalle domestiche
di Oceano, e che si trovassero nel mare. Si vegga sotto detta parola il
lessico di Enrico Stefano (2 ediz.) dove si cita quella frase di Eschilo,
 
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