ARCHEOLOGICA MUNICIPALE.
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votiva, dedicata alla stessa divinità \ Ambedue gli oggetti sono,
per ora , conservati nella Collezione particolare della Commis-
sione archeologica.
La statua suddetta, scolpita in marmo greco, fu rinvenuta
infranta, ma in modo, che si è potuta con facilità ricommettere,
mancandovi solo qualche pezzo men rilevante, come, parte del
cornucopia, e del timone appoggiato sul globo; consueti em-
blemi di quella dea, che simboleggiava il Destino propizio. La
dea vi è ritratta secondo quel tipo , direi quasi , formale
e solenne, che in ogni genere di antichità figurate frequente-
mente ci occorre ; ma di cui possediamo forse il più galante
modello nella Fortuna ostiense del Braccio Nuovo al museo
vaticano. Non è accurato il lavoro della scultura , ma pur lo
stile n'è facile; ed in ispecie la testa, che esprime il ritratto
di una donna, prossima all'età matura, accusa V opera di nn
franco scalpello. Nel plinto della statua è incisa l'iscrizione :
FOETVNAE ■ SACRVM
CLAVDIAE • IVSTAE
donde si ricava, che in questo simulacro una tal matrona, per
nome Claudia Giusta, è rappresentata sotto il personaggio al-
legorico della Fortuna. L'acconciatura dei capelli fa conoscere
ch'ella visse circa i tempi di Trajano, o del suo successore.
Non è di mestieri accennare, che la Fortuna, in tal guisa
identificata e confusa con Claudia Giusta, rappresenta il buon
Genio , o piuttosto la Tutela . la feminea deità protettrice
della stessa matrona J. Ci erano già note, nell'istesso ordine di
allegorici numi, e la Fortuna Tulliana, e la Torquaziana, e la Fla-
1 Se ne vegga il facsimile nella incisione appiè del presente articolo.
L'ara è alta m. 0.60. larga m. 0.36.
'-' Preller rnm mylhol. p. 557. cf. Marcelli De Stylo insct. I p. 35.
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votiva, dedicata alla stessa divinità \ Ambedue gli oggetti sono,
per ora , conservati nella Collezione particolare della Commis-
sione archeologica.
La statua suddetta, scolpita in marmo greco, fu rinvenuta
infranta, ma in modo, che si è potuta con facilità ricommettere,
mancandovi solo qualche pezzo men rilevante, come, parte del
cornucopia, e del timone appoggiato sul globo; consueti em-
blemi di quella dea, che simboleggiava il Destino propizio. La
dea vi è ritratta secondo quel tipo , direi quasi , formale
e solenne, che in ogni genere di antichità figurate frequente-
mente ci occorre ; ma di cui possediamo forse il più galante
modello nella Fortuna ostiense del Braccio Nuovo al museo
vaticano. Non è accurato il lavoro della scultura , ma pur lo
stile n'è facile; ed in ispecie la testa, che esprime il ritratto
di una donna, prossima all'età matura, accusa V opera di nn
franco scalpello. Nel plinto della statua è incisa l'iscrizione :
FOETVNAE ■ SACRVM
CLAVDIAE • IVSTAE
donde si ricava, che in questo simulacro una tal matrona, per
nome Claudia Giusta, è rappresentata sotto il personaggio al-
legorico della Fortuna. L'acconciatura dei capelli fa conoscere
ch'ella visse circa i tempi di Trajano, o del suo successore.
Non è di mestieri accennare, che la Fortuna, in tal guisa
identificata e confusa con Claudia Giusta, rappresenta il buon
Genio , o piuttosto la Tutela . la feminea deità protettrice
della stessa matrona J. Ci erano già note, nell'istesso ordine di
allegorici numi, e la Fortuna Tulliana, e la Torquaziana, e la Fla-
1 Se ne vegga il facsimile nella incisione appiè del presente articolo.
L'ara è alta m. 0.60. larga m. 0.36.
'-' Preller rnm mylhol. p. 557. cf. Marcelli De Stylo insct. I p. 35.