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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
strada larga m. 4. 80 il cui lastricato è tuttavia in ottimo stato
di conservazione. Ad onta di così gravi difficoltà, non credo che
la odierna scoperta debba dichiararsi priva di qualunque valore
topografico. È bensì arduo lo spiegare per qualche ignota ca-
gione quel marmo sia precipato nella sala angolare delle ter-
me, alle quali è di tanti anni anteriore, ma al tempo istesso
non v' ha dubbio che il marmo appartiene ad uno dei vicini
edifizii esistente fra le terme e 1' aggere , come dimostrano le
particolarità della scoperta descritte di sopra. Ciò posto l'epi-
grafe di T. Flavio fu dedicata, o nella sua casa privata, ovvero
in edificio occupato dalla milizia di cui si qualifica prefetto.
La prima supposizione sembra avvalorata dalla frase ób
maximam erga se domumque suam caelestem indulgentiam;
e dalla difficoltà di spiegare perchè il comandante supremo
delle 7 coorti, abbia innalzato quel titolo onorario nella sta-
zione della IIIa coorte piuttosto che nelle altre. Ma per con-
verso, considerando che le mura circostanti sono talmente po-
tenti e grandiose, che mal converrebbero ad una abitazione
privata: che in questa parte dell'otta semita esisteva indubia-
mente la stazione della III coorte : che siffatte stazioni erano
per consueto circa portas et muros dispositae ': che una stessa
coorte vigilava su due regioni contigue: e finalmente che gli
alloggiamenti dei vigili furono con inusitata magnificenza o ri-
costruiti , o ampliati da Severo e Caracalla 2 ; chi oserebbe
asserir fortuita la esistenza, e la scoperta in tal luogo del marmo
di T. Flavio, a sì breve distanza dalle mura urbane, dalla porta
viminale, e dal confine fra la IV e la VI regione ?
Quanto alla preferenza data dal prefetto alla stazione del-
la III coorte, piuttosto che alle altre, è pur vero che le iscri-
1 Dig. 15. 1.
2 cf. De Rossi meni. cit.
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
strada larga m. 4. 80 il cui lastricato è tuttavia in ottimo stato
di conservazione. Ad onta di così gravi difficoltà, non credo che
la odierna scoperta debba dichiararsi priva di qualunque valore
topografico. È bensì arduo lo spiegare per qualche ignota ca-
gione quel marmo sia precipato nella sala angolare delle ter-
me, alle quali è di tanti anni anteriore, ma al tempo istesso
non v' ha dubbio che il marmo appartiene ad uno dei vicini
edifizii esistente fra le terme e 1' aggere , come dimostrano le
particolarità della scoperta descritte di sopra. Ciò posto l'epi-
grafe di T. Flavio fu dedicata, o nella sua casa privata, ovvero
in edificio occupato dalla milizia di cui si qualifica prefetto.
La prima supposizione sembra avvalorata dalla frase ób
maximam erga se domumque suam caelestem indulgentiam;
e dalla difficoltà di spiegare perchè il comandante supremo
delle 7 coorti, abbia innalzato quel titolo onorario nella sta-
zione della IIIa coorte piuttosto che nelle altre. Ma per con-
verso, considerando che le mura circostanti sono talmente po-
tenti e grandiose, che mal converrebbero ad una abitazione
privata: che in questa parte dell'otta semita esisteva indubia-
mente la stazione della III coorte : che siffatte stazioni erano
per consueto circa portas et muros dispositae ': che una stessa
coorte vigilava su due regioni contigue: e finalmente che gli
alloggiamenti dei vigili furono con inusitata magnificenza o ri-
costruiti , o ampliati da Severo e Caracalla 2 ; chi oserebbe
asserir fortuita la esistenza, e la scoperta in tal luogo del marmo
di T. Flavio, a sì breve distanza dalle mura urbane, dalla porta
viminale, e dal confine fra la IV e la VI regione ?
Quanto alla preferenza data dal prefetto alla stazione del-
la III coorte, piuttosto che alle altre, è pur vero che le iscri-
1 Dig. 15. 1.
2 cf. De Rossi meni. cit.