DOI Artikel:
Visconti, C. L.: Di una testa di giovine Pan
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13204#0067
Di una testo, di giovine Pan
57
LI UNA TESTA DI MOVINE PAN.
(Tav. IV).
La graziosa testa ohe offriamo ritratta dalla fototipia (Tav. IV)
fu trovata nell' anno decorso fra le terre di scarico nella villa
Casali sul Celio. Se ne vegga l'annunzio nel volume passato di
questo nostro Bullettino (1886 pag. 419 n. 4; cf. pag. 369).
Minore un poco del vero (alt. cent. 20) è scolpita con finezza
in marmo pentelico. Rappresenta un giovane Pan, dalle fattezze
gentili, magrette anziché no, il quale con aria malinconica piega
dolcemente il capo verso l'omero sinistro. L'orecchio destro, di
forma aguzza, e le picciole corna che spuntano circa il mezzo
della testa, ne rivelano espressamente la mista natura. I capelli
rigogliosi e non colti, ma spartiti in ricche ciocche serpeggianti,
si ergono alquanto sulla fronte, e scendono dintorno al capo con
leggiadro disordine, coprendo in parte le guance, il collo, e
l'orecchio sinistro. La bocca socchiusa, e lo sguardo languido
sotto le palpebre mezzo abbassate, sono i tratti che, insieme col
piegar della testa, danno all'aspetto quella tintura di malinconia
che poco sopra accennammo.
Questa leggiadra testa è molto somigliante ad un'altra, già
posseduta dal Winckelmann, e da lui dichiarata {Mon. Lied.
n. 59; cf. Storia dell'Arte V, 1, 8); dipoi passata nella villa
Albani ; di colà trasportata a Parigi, dove fu collocata nella sala
delle Stagioni del museo Napoleone, e quivi registrata da Ennio
57
LI UNA TESTA DI MOVINE PAN.
(Tav. IV).
La graziosa testa ohe offriamo ritratta dalla fototipia (Tav. IV)
fu trovata nell' anno decorso fra le terre di scarico nella villa
Casali sul Celio. Se ne vegga l'annunzio nel volume passato di
questo nostro Bullettino (1886 pag. 419 n. 4; cf. pag. 369).
Minore un poco del vero (alt. cent. 20) è scolpita con finezza
in marmo pentelico. Rappresenta un giovane Pan, dalle fattezze
gentili, magrette anziché no, il quale con aria malinconica piega
dolcemente il capo verso l'omero sinistro. L'orecchio destro, di
forma aguzza, e le picciole corna che spuntano circa il mezzo
della testa, ne rivelano espressamente la mista natura. I capelli
rigogliosi e non colti, ma spartiti in ricche ciocche serpeggianti,
si ergono alquanto sulla fronte, e scendono dintorno al capo con
leggiadro disordine, coprendo in parte le guance, il collo, e
l'orecchio sinistro. La bocca socchiusa, e lo sguardo languido
sotto le palpebre mezzo abbassate, sono i tratti che, insieme col
piegar della testa, danno all'aspetto quella tintura di malinconia
che poco sopra accennammo.
Questa leggiadra testa è molto somigliante ad un'altra, già
posseduta dal Winckelmann, e da lui dichiarata {Mon. Lied.
n. 59; cf. Storia dell'Arte V, 1, 8); dipoi passata nella villa
Albani ; di colà trasportata a Parigi, dove fu collocata nella sala
delle Stagioni del museo Napoleone, e quivi registrata da Ennio