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11

APPENDICE

L'autore di questo articolo intorno al prefetto di Roma D. Simo-
nius Iuìianusha dimostrato molto bene che il twbUissimus Causar.,
di cui manca il nome nell'epigrafe incisa sul modio Mediceo, non
può essere Gordiano ITI, come pensava il Borghesi (OeuvréS IX
370 e seg.), bensì Filippo giuniore che fu Cesare dall'a. D. 244 al-
fa. 246 e poi divenne Augusto insieme col padre omònimo, per la
qualcosa la prefettura urbana di Simonio Giuliano deve collocarsi
fra il 244 e il 246, ufficili òhe egli cominciò a reggere probabilmente
nel 239 sotto Gordiano 111. Consento pienamente nelle conclusioni
cronologiche proposte dal X^olin, ma panni non inutile aggiungere
qualche altra osservazione che mi viene suggerita dallo stesso ar-
ticolo del giovane archeologo francese.

11 titolo di hobuissimus Caesar quando segue un nome pro-
prio, nota giustamente il Colin, designa sempre un Cesare e lo
stesso Borghesi dice appunto che cotesto titolo «da Geta in poi
sotto il quale incominciò fu proprio degli eredi del trono »: ma qui
il Borghesi sostiene che le parole del modio Mediceo auctore sàn-
etissinio Ang. n. nobilissimo Càes. accennino ad una innovazione,
introdotta dall'imperatore regnante, di cui manca il nome nella
epigrafe e che consiste Dell'aver egli aggiùnto al titolo di Augusto
che gli competeva quello pure di nobilissimo Cesare e la chiama
«novità •> non trovandosene indizio veruno nei precedenti impera-
tori. Un esempio identico, nota il Borghesi, s'incontra peraltro
posteriormente in alcune lapidi dedicate .1/. Aurelio Cannò nobi-
 
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