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La villa ili Domiziano
L'altra via che girava il cratere del lago verso noni non è
conosciuta per mezzo di avanzi monumentali., ina si deve ricostruire
per necessità, per dare la eommunicazione diretta Ira l'arce Albana,
il Incus Ferriti in a* e la regione di Coste Caselle. L'unico sito proba-
bile per cui poteva passare è il dorso del cratere, ove è oggi appunto
la carrozzabile fra Castello e Marino, e questa circostanza spiega
perchè non se ne trovino più tracce. Ad essa facevano capo due
strade che salivano dall'Appia sul cratere del lago Albano: una,
proveniente dalla villa di (Iodio, con la quale si congiungeya presso
monte Cucco i1), e un'altra proveniente da Bovillae (Due Santi)
con la quale si congi ungeva a nord del colle occupato oggi dalla villa
Boretti (quota 381); il tracciato di questa ultima strada non è
certo, ma si può supporre in linea retta dai Due Santi a quota 381,
passando a fianco di un sepolcro quasi completamente diruto,
che si vede a nord (MVOlmato, dopo circa 350 ni. dai Due Santi (2).
Dalla villa di Domiziano scendevano poi al lago varie strade
di cui ledue principali ricorda i nella prima parte : una in direzione
nord, fino al ninfeo dorico, e un'altra dai Cappuccini di Albano
alla cabina dell'acquedotto di Castello, ove si incontrava, con la,
via che girava tutt'intorno al lago, detta oggi via della, Corona
(tav. II). Tale via della Corona, sebbene in nessun punto conservi
avanzi di selciatura in sito, deve essere antica, poiché dava accesso
ad un gran numero di ville poste lungo la, riva-, ed era in alcuni
punti arginata da poderosi muri di sostegno di notevole antichità (3).
ncnti ad mia villa antica. È incerto il percorso del primo tratto della via dal-
l'Appia ai Cappuccini di Albano, ma forse essa partiva dallo stesso bivio
della via dòmizianea. prima del XV miglio (chiesetta di S. Hocco) e fiancheg-
giava le case di Albano verso nord, toccando l'anfiteatro.
(*) Avanzi di questa strada sul monte Cucco sono ricordati dal Nibby
(Analisi, 1, p. 114) e dallo Stevenson che ne segna un tratto in direzione da
est. ad ovest nelle sue piante dell'Archivio Vaticano ((-od. Val. Lai., 10587 bis,
foglio di Albano).
(2) Cf. Ashby, Popers of the British Scool, IV (1907), tav. IT ; Parte I,
Bull. Coni., l'J17, pag. 47.
(3) È ammessa anche dall'Ashby, Pnpers, V (1010), p. 290.
La villa ili Domiziano
L'altra via che girava il cratere del lago verso noni non è
conosciuta per mezzo di avanzi monumentali., ina si deve ricostruire
per necessità, per dare la eommunicazione diretta Ira l'arce Albana,
il Incus Ferriti in a* e la regione di Coste Caselle. L'unico sito proba-
bile per cui poteva passare è il dorso del cratere, ove è oggi appunto
la carrozzabile fra Castello e Marino, e questa circostanza spiega
perchè non se ne trovino più tracce. Ad essa facevano capo due
strade che salivano dall'Appia sul cratere del lago Albano: una,
proveniente dalla villa di (Iodio, con la quale si congiungeya presso
monte Cucco i1), e un'altra proveniente da Bovillae (Due Santi)
con la quale si congi ungeva a nord del colle occupato oggi dalla villa
Boretti (quota 381); il tracciato di questa ultima strada non è
certo, ma si può supporre in linea retta dai Due Santi a quota 381,
passando a fianco di un sepolcro quasi completamente diruto,
che si vede a nord (MVOlmato, dopo circa 350 ni. dai Due Santi (2).
Dalla villa di Domiziano scendevano poi al lago varie strade
di cui ledue principali ricorda i nella prima parte : una in direzione
nord, fino al ninfeo dorico, e un'altra dai Cappuccini di Albano
alla cabina dell'acquedotto di Castello, ove si incontrava, con la,
via che girava tutt'intorno al lago, detta oggi via della, Corona
(tav. II). Tale via della Corona, sebbene in nessun punto conservi
avanzi di selciatura in sito, deve essere antica, poiché dava accesso
ad un gran numero di ville poste lungo la, riva-, ed era in alcuni
punti arginata da poderosi muri di sostegno di notevole antichità (3).
ncnti ad mia villa antica. È incerto il percorso del primo tratto della via dal-
l'Appia ai Cappuccini di Albano, ma forse essa partiva dallo stesso bivio
della via dòmizianea. prima del XV miglio (chiesetta di S. Hocco) e fiancheg-
giava le case di Albano verso nord, toccando l'anfiteatro.
(*) Avanzi di questa strada sul monte Cucco sono ricordati dal Nibby
(Analisi, 1, p. 114) e dallo Stevenson che ne segna un tratto in direzione da
est. ad ovest nelle sue piante dell'Archivio Vaticano ((-od. Val. Lai., 10587 bis,
foglio di Albano).
(2) Cf. Ashby, Popers of the British Scool, IV (1907), tav. IT ; Parte I,
Bull. Coni., l'J17, pag. 47.
(3) È ammessa anche dall'Ashby, Pnpers, V (1010), p. 290.