DOI Heft:
Nr. 1-2
DOI Artikel:Kozakiewicz, Stefan: Un gruppo di vedute veneziane dalla cerchia di Canal: La bottega del Maestro di vedute con Ponte di Rialto
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.18819#0037
3. II Ponte Rialto eon Fondaco dei Tedeschi, Palazzo dei Camerlenghi c Procurazie Vecchie
di Rialto, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle (Fot. Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe)
indispensabile e differenziare le loro denominazioni eom'e stato fatto nel caso del „Maestro
delia fiera degli Argentieri".' I pittori cosi individuati vamio allineandosi accanto ai maestri
dal nome conosciuto. II presente saggio e un tentativo intrapreso per individuare uuo di questi
maestri aiiordmi e la sua bottega.
II lavoro di ricerca nel campo sopra delineato richiede l'uso preciso di aleuni termini di indis-
pensabile utilita. Non si tratta di proceder eon pedanteria, ma bisognerebbe nello stesso tempo
rinunciare ad una troppa liberta. Si tratta dei termini come „cerchia", „scuola", ,,allievo",
„discepolo", „collaboratore", „imitatore", „seguace", „replica", „copia", inglese „school
piece" ed altri. La restrizione non tocca il termine di „maestro" che si e radicato troppo nelFuso
eon significati differenti (artista insigne, capo-bottega e, in generale, anche ogni artista, in
ispecie anonimo, nelle denominazioni di cui si e sopra parlato).
I vedutisti veneziani lavoravano da soli oppure eon aiutanti che perfino nelle botteghe di
pittori di fama non sembrano esser stati troppo numerosi.8 E ben noto che neWatelier esisteva
spesso una specializzazione, di solito neH'esecuzione delie parti di architettura e quelle dimacchiet-
te. La pratica dovuta alle ricerche ci insegna che il capo-bottega, anche se non era pittore di grandę
portata, imponeva il suo stile ai collaboratori. Di questo fatto bisogna rendersi conto nel lavoro
di ricerca sui maestri anonimi: e spesso infatti difficile distinguere dipinti del capo-bottega da
ąuelli degli aiutanti. II nostro compito e ostacolato dalie scarse possibilita di metter in confronto
7. I/autore dal presente saggio cliiamó p. es. col nome di ,,Maestro delia serie Landsberg-Velen" 1'autore anonimo delia
serie di X6 ve Jnte di Vdiezia e Roma, dipinta a Venezia agli inizi degli anni' 50 del Settecento ehe si trova nella raccolta
del Conte Laadsberg-Velen nel castello Vocklam in Vestfalia; lo stile di questo pittore dipende pure dal,,secondo stile1'
di AntDnio Canal, racehiudendo pero nello stesso tempo element] piii tradizionali legati all'arte di Carlevarijs e di Richter,
elementi che pero mincano gia nel nostro pittore; cf. S. Kozakiewicz, Bernardo Bellotlo genannt Canalcllo 1721—1780.
Recklinghausen, 1971 (in corso di stampa).
8. E questo per es. il parere del Constable al riguardo delia bottega di Antonio Canal; cf. W.G. Constable, Canaletło. Giovanni
Antonio Canal 1697-1768, I, Oxford, 1962, pp. 163-164.
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di Rialto, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle (Fot. Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe)
indispensabile e differenziare le loro denominazioni eom'e stato fatto nel caso del „Maestro
delia fiera degli Argentieri".' I pittori cosi individuati vamio allineandosi accanto ai maestri
dal nome conosciuto. II presente saggio e un tentativo intrapreso per individuare uuo di questi
maestri aiiordmi e la sua bottega.
II lavoro di ricerca nel campo sopra delineato richiede l'uso preciso di aleuni termini di indis-
pensabile utilita. Non si tratta di proceder eon pedanteria, ma bisognerebbe nello stesso tempo
rinunciare ad una troppa liberta. Si tratta dei termini come „cerchia", „scuola", ,,allievo",
„discepolo", „collaboratore", „imitatore", „seguace", „replica", „copia", inglese „school
piece" ed altri. La restrizione non tocca il termine di „maestro" che si e radicato troppo nelFuso
eon significati differenti (artista insigne, capo-bottega e, in generale, anche ogni artista, in
ispecie anonimo, nelle denominazioni di cui si e sopra parlato).
I vedutisti veneziani lavoravano da soli oppure eon aiutanti che perfino nelle botteghe di
pittori di fama non sembrano esser stati troppo numerosi.8 E ben noto che neWatelier esisteva
spesso una specializzazione, di solito neH'esecuzione delie parti di architettura e quelle dimacchiet-
te. La pratica dovuta alle ricerche ci insegna che il capo-bottega, anche se non era pittore di grandę
portata, imponeva il suo stile ai collaboratori. Di questo fatto bisogna rendersi conto nel lavoro
di ricerca sui maestri anonimi: e spesso infatti difficile distinguere dipinti del capo-bottega da
ąuelli degli aiutanti. II nostro compito e ostacolato dalie scarse possibilita di metter in confronto
7. I/autore dal presente saggio cliiamó p. es. col nome di ,,Maestro delia serie Landsberg-Velen" 1'autore anonimo delia
serie di X6 ve Jnte di Vdiezia e Roma, dipinta a Venezia agli inizi degli anni' 50 del Settecento ehe si trova nella raccolta
del Conte Laadsberg-Velen nel castello Vocklam in Vestfalia; lo stile di questo pittore dipende pure dal,,secondo stile1'
di AntDnio Canal, racehiudendo pero nello stesso tempo element] piii tradizionali legati all'arte di Carlevarijs e di Richter,
elementi che pero mincano gia nel nostro pittore; cf. S. Kozakiewicz, Bernardo Bellotlo genannt Canalcllo 1721—1780.
Recklinghausen, 1971 (in corso di stampa).
8. E questo per es. il parere del Constable al riguardo delia bottega di Antonio Canal; cf. W.G. Constable, Canaletło. Giovanni
Antonio Canal 1697-1768, I, Oxford, 1962, pp. 163-164.
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