Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bulletin du Musée National de Varsovie — 12.1971

DOI Heft:
Nr. 1-2
DOI Artikel:
Kozakiewicz, Stefan: Un gruppo di vedute veneziane dalla cerchia di Canal: La bottega del Maestro di vedute con Ponte di Rialto
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.18819#0040
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
veduta veneziana del Settecento in cai — indipendentenunte dagli influssi che vi si facevano
vedere — prevaleva il senso puramente pittorico sulTesatezza del disegno, propria sempre ai
grandi vedutisti. I nostri quadri ne sono mi buon esempio eon la loro prospettiva non sempre
corretta nei dettagli, eon maechiette prive delia fluidita del tocco, eon la loro composizione
cromatica eon aecenti dispersi e non sufficientemente collegati fra loro. Nonostante le debolezze,
le due vedute non mancano dei valori pittorici e chiaroscurali e si distinguono di una messa
in scena abile dell'insieme.

Vi sono, nei dipinti, alcuni caratteri piu individuali a cui gia abbiamo fatto accenno, che
riteniamo tipici per il loro autore oppure la sua bottega. Son caratteri si potrebbe dire "minori",
come lo b il pittore stesso, ma nello stesso tempo estranei alla pratica del Canal e dei suoi aiutanti.
Le maechiette sono piu slanciate, eon piccole teste — rese eon una penellattina schematica
e un po' meccanica; vi e una minore consistenza delia materia cromatica nelle macchie che
nella bottega canalettiana, una certa esitazione nel porrle, molto lontana non solo dalia virtu-
osita del Canal stesso, ma anche dalia scioltezza del tocco adoperata nel suo atelier. Molto tipici
per la bottega del nostro pittore son le luci poste sulla superficie d' acqua eon segni lineari di
pennello piuttosto lunghi e paralleli, divergcnti dalia maniera calligrafica canalettiana, eon la
quale viene accentuato il giuoco piu decorativo dei dorsi d'onde leggermente tremolanti. Carat-
teristico pure il modo di porre sulle figurę gocce di luce acuta che le fanno qua e la saltar fuori
dalie ombre, conferendo ai dipinti ąualche cosa di misterioso.

In ambedue i dipinti la parte architettonica b eseguita piu aceurata mente di ąuella deli
maechiette, ció che si deve probabilmente alla collaborazione nella bottega di due pittori

All'autore del presente saggio sono note parecchie vedute eon caratteri stilistici che vanno
d'accordo eon ąuelli dei due dipinti in ąuestione, cosi che si possa collegarle eon la stessa
bottega e forsę — alcune di esse — eon gli stessi pittori.

Vi sono dapprima altri tre quadri eon il Ponte di Rialto basati sullo stesso schema compositivo:
nel Museo di Prado a Madrid,11 nella Pinacoteca Civica di Ascoli Picenoia e nella Staatliche
Kunsthalle di Karlsruhe13 (fig. 3). A ąueste cinque vcdute di Rialto sono da aggiungere altri
dipinti dalio stesso carattere di stile. In primo luogo sono i pendants di alcuni quadri sopra-
nie nzionati. La veduta eon il Ponte di Rialto del Prado possiede due di questi pendants: La
Piazzetta eon il Palazzo Ducale verso la Piazza S. Marco (fig. 4) e II Bacino di S. Marco visto
dalio sbocco del Canale Grandę14 (fig. 5), quella di Karlsruhe sei: II Molo visto dal Bacino di
S. Marco, La Piazzetta eon il Palazzo Ducale verso la Piazza S. Marco, Lo sbocco del Canale
Grandę eon la chiesa di S. Maria delia Salute visto dalia Piazzetta, II Canale Grandę dalia chiesa
delia Carita fino al Bacino di S. Marco, II Canale Grandę visto dal Ponte di Rialto verso Ca'
Foscari (fig. 6) e II Canale Grandę eon il Ponte di Rialto visto dal Rio di S. Salvatore.15 A questo
gruppo che si viene cosi formando si accordano tre dipinti di una raccolta torinese: La Piaz-
zetta eon il Palazzo Ducale verso la Piazza S. Marco, II Bacino di S. Marco visto dal Canale
delia Giudecca (fig. 7) e II Canale Grandę dal Campo di S. Vio verso il Bacino di S. Marco16

11. N°inv. 2465; om. 37x54. Proviene dalio raccolta D. Xavier Laffitte, donato al Museo di Prado nel 1930. Cf. Constable,
op. cit., II, n. 236 g.

12. Cm 69 X 100. Proviene dalia collczione Ceci. Nel catalogo di C. Cardarelli e E. Ercolani, La Civica Pinacoteca di Ascoli
Picetw, Ascoli Piecno, 1954, p. 23, tav. 2, attribuito a Bernardo Bellotto. Cf. pure S. Kozakiewicz, Bernardo Bellotto

genannt Canalello, op. cii., n. Z-192.

13. N° inv. 1982; pruviene probabilmente dalia raccolta del marchesc von Baden-Durlach, acemistato forsę a Vcnezia dalia
marchesa Carolina Luisa durante il suo viaggio nel 1780..T. Lauts, Staatliche Kunsthalle Karlsruhe, Katalog Alle Meister
his 1800, Karlsruhe, 1967, p. 71, n. 1982 (come imitatore di Antonio Canal).

14. N° inv. 2478 e 2466; dimensioni dei dipinti cm. 48 X 63. Provenienza come il ąuadro n° inv. 2465, cf.nota 11. Menzionati
nellibro di Constable, op. cit.; II, n. 65a e sotto il n. 299a.

15. N° inv. 1985, 1986, 1983, 1988, 1984 e 1987; dimensioni - cm. 70 X 109, 70 X 109, 70 X 110, 79,5 x 125,5, 70,5 X 110 e 70 X
X 109,7. La stessa provcnieuza come il ąuardro n° inv. 1982, cf. nota 13; Lauts, op. cit., pp.71 —72.

34
 
Annotationen