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https://doi.org/10.11588/diglit.9653#0036
DI GiO: ANDREA BORBONI. 19
vene a i Profeti di Dio , à Parricidio Uberorum , ad fotpiw'é
nem Prophetarumperuenerunt. Lascio qui considerare-*
a chi che sia quanto altamente restasse impressa nel!a_»
memoria de'Po iteri lafbrtuoadi Belo, e quanti Prenci-
pi del Gentilesimosi accingessero ali opra perinuolare ,
^e potuto hauesseno la Diuinità al Cie lo , e sedere eglino
icome disegnaua quellosgratiato del loro maestro, iti-*
Monte Te/ìamenti • Ne fbsti causa voi , perdonatemi le
vel dico , ò nostri primi Progenitori giustamente appel-
lati da Efaia JTrincifes insideles, focij furum . Se voi noai Op. 1.
inghiottiui quel pomo per ingordigia della Diuinita
promessaui dall Inuentore della menzogna, Eritis stcut Geneso^
Dij ; non sarebbe restato nella vostra Descendenza così
radicato il desiderio contro ogni diritto di legge , di pro-
cacciacela. Voglio qui addurre alcuni, che più degli
altri si diedero in preda a sì sfrenato appetito, pretenden-
ti di salire al Cielo della Deità col farsi adorare nei sassi
essigiati. Semiramide, ancor mentre viueua> sece ne*
marmi graniti dell Egitto scolpire la Statua di se me-
desima inatto di giacere, lunga venti stadij, che vuol di*
re più di due miglia : A quella andauanoogni mattinai
i Sacerdoti a offerire delicate viuande, a bruciare adoro-
si aromi, a riuerirla con humilissimi ossequii, c finalmcn-
te mossi datai esempio, concorrcuanoi Popoli inceri a
porgere diuoti, a quel freddo marmo, con insuocati so«
spiri , le loro più affettuose preghiere • Ma questasem-
brarà vna vanità femminile appetto ali empietà di Cali*
gola, che hauendofatto siaccare le teste a tutte le Statuo
deili Dei, eattaccare a quei busti, la suaj pretesèegli so-
lamencc di essere adorato per Dio.Allhora sì che si vedde
C t con
/
vene a i Profeti di Dio , à Parricidio Uberorum , ad fotpiw'é
nem Prophetarumperuenerunt. Lascio qui considerare-*
a chi che sia quanto altamente restasse impressa nel!a_»
memoria de'Po iteri lafbrtuoadi Belo, e quanti Prenci-
pi del Gentilesimosi accingessero ali opra perinuolare ,
^e potuto hauesseno la Diuinità al Cie lo , e sedere eglino
icome disegnaua quellosgratiato del loro maestro, iti-*
Monte Te/ìamenti • Ne fbsti causa voi , perdonatemi le
vel dico , ò nostri primi Progenitori giustamente appel-
lati da Efaia JTrincifes insideles, focij furum . Se voi noai Op. 1.
inghiottiui quel pomo per ingordigia della Diuinita
promessaui dall Inuentore della menzogna, Eritis stcut Geneso^
Dij ; non sarebbe restato nella vostra Descendenza così
radicato il desiderio contro ogni diritto di legge , di pro-
cacciacela. Voglio qui addurre alcuni, che più degli
altri si diedero in preda a sì sfrenato appetito, pretenden-
ti di salire al Cielo della Deità col farsi adorare nei sassi
essigiati. Semiramide, ancor mentre viueua> sece ne*
marmi graniti dell Egitto scolpire la Statua di se me-
desima inatto di giacere, lunga venti stadij, che vuol di*
re più di due miglia : A quella andauanoogni mattinai
i Sacerdoti a offerire delicate viuande, a bruciare adoro-
si aromi, a riuerirla con humilissimi ossequii, c finalmcn-
te mossi datai esempio, concorrcuanoi Popoli inceri a
porgere diuoti, a quel freddo marmo, con insuocati so«
spiri , le loro più affettuose preghiere • Ma questasem-
brarà vna vanità femminile appetto ali empietà di Cali*
gola, che hauendofatto siaccare le teste a tutte le Statuo
deili Dei, eattaccare a quei busti, la suaj pretesèegli so-
lamencc di essere adorato per Dio.Allhora sì che si vedde
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