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https://doi.org/10.11588/diglit.4977#0094
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tiene un oggetto di forma incerta, l'altra estremità del quale egli ha in
bocca : non può esser altro che un braccio umano, che il mostro sta di-
vorando, allusione alla triste sorte che aspettava le vittime. Una di queste,
un fanciullo tunicato, che al braccio sin. alzato ha uno scudo, si vede
ai piedi del mostro tra questo e Teseo, e si deve supporre che all'ap-
parire del mostro sia stato preso da uno spavento così grande da non
poter più reggersi in piedi. Dietro il Minotauro, all'angolo d. del rilievo,
vi è una grotta, che deve indicare senz'altro l'abitazione del mostro : par-
ticolare strano, giacche la scena succede dentro il laberinto, e che non
si trova, a quanto io sappia, in alcun'altra rappresentanza del fatto. Mi
pare probabile perciò, che gli artefici delle urne l'abbiano semplicemente
preso in prestito dai rilievi, pure volterrani, che si riferiscono all'avven-
tura di Ulisse e Polifemo (vd. voi. I, tavv. LXXXVI e LXXXVII). A sin.
finalmente di Teseo una Furia dalle ali distese accompagna il fatto con
gesti vivaci (tenendo nella d. una spada nuda con la punta in su, e nella
sin. alzata la guaina, ora quasi distrutta) e con espressione agitata nel
volto.
XXXI, SB. Volterra, tomba Inghirami ; 1. 0,70. In questo rilievo fram-
mentato il gruppo di Teseo e del Minotauro è variato in modo che la
vittoria del primo pare ancora più certa che non nel n. precedente. Il
Minotauro cioè si è rifugiato entro quella grotta e si vede ridotto ad
una difesa piuttosto debole, respingendo con la d. stesa il suo vincitore,
di cui soltanto la parte inferiore del corpo è conservata. L'eroe è tunicato
e dà addosso al mostro appuntandogli il suo ginocchio s. alla gamba
destra. Siccome anche il Minotauro ha il ginocchio sin. appoggiato ad
un masso della grotta, ne risulta un parallelismo delle estremità inferiori
de' due combattenti, che artisticamente non è da lodare (1). Dal braccio s.
del Minotauro pende una pelle di bue, che gli deve servire come ve-
stito. A s. del gruppo principale sono state aggiunte due figure nuove, una
donna cioè tunicata e velata, con diadema in capo, la quale indietreggiando
verso sin. con espressione angosciosa e con analogo gesto della d. assiste
alla lotta, ed un uomo imberbe, vestito di tunica e di un leggero manto,
il cui contegno è più tranquillo (la sua testa come pure il braccio d.
(') Un simile parallelismo si osserva nel gruppo Theseus uni Minotauros, 48. Programmi zum Winckel-
di bronzo, bello del resto e pieno di vita, che si con- mannsfeste der arch. Ges. e% Berlin 1878.
serva nel Museo di Berlino, pubblicato dal eh. Conze
tiene un oggetto di forma incerta, l'altra estremità del quale egli ha in
bocca : non può esser altro che un braccio umano, che il mostro sta di-
vorando, allusione alla triste sorte che aspettava le vittime. Una di queste,
un fanciullo tunicato, che al braccio sin. alzato ha uno scudo, si vede
ai piedi del mostro tra questo e Teseo, e si deve supporre che all'ap-
parire del mostro sia stato preso da uno spavento così grande da non
poter più reggersi in piedi. Dietro il Minotauro, all'angolo d. del rilievo,
vi è una grotta, che deve indicare senz'altro l'abitazione del mostro : par-
ticolare strano, giacche la scena succede dentro il laberinto, e che non
si trova, a quanto io sappia, in alcun'altra rappresentanza del fatto. Mi
pare probabile perciò, che gli artefici delle urne l'abbiano semplicemente
preso in prestito dai rilievi, pure volterrani, che si riferiscono all'avven-
tura di Ulisse e Polifemo (vd. voi. I, tavv. LXXXVI e LXXXVII). A sin.
finalmente di Teseo una Furia dalle ali distese accompagna il fatto con
gesti vivaci (tenendo nella d. una spada nuda con la punta in su, e nella
sin. alzata la guaina, ora quasi distrutta) e con espressione agitata nel
volto.
XXXI, SB. Volterra, tomba Inghirami ; 1. 0,70. In questo rilievo fram-
mentato il gruppo di Teseo e del Minotauro è variato in modo che la
vittoria del primo pare ancora più certa che non nel n. precedente. Il
Minotauro cioè si è rifugiato entro quella grotta e si vede ridotto ad
una difesa piuttosto debole, respingendo con la d. stesa il suo vincitore,
di cui soltanto la parte inferiore del corpo è conservata. L'eroe è tunicato
e dà addosso al mostro appuntandogli il suo ginocchio s. alla gamba
destra. Siccome anche il Minotauro ha il ginocchio sin. appoggiato ad
un masso della grotta, ne risulta un parallelismo delle estremità inferiori
de' due combattenti, che artisticamente non è da lodare (1). Dal braccio s.
del Minotauro pende una pelle di bue, che gli deve servire come ve-
stito. A s. del gruppo principale sono state aggiunte due figure nuove, una
donna cioè tunicata e velata, con diadema in capo, la quale indietreggiando
verso sin. con espressione angosciosa e con analogo gesto della d. assiste
alla lotta, ed un uomo imberbe, vestito di tunica e di un leggero manto,
il cui contegno è più tranquillo (la sua testa come pure il braccio d.
(') Un simile parallelismo si osserva nel gruppo Theseus uni Minotauros, 48. Programmi zum Winckel-
di bronzo, bello del resto e pieno di vita, che si con- mannsfeste der arch. Ges. e% Berlin 1878.
serva nel Museo di Berlino, pubblicato dal eh. Conze