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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 9.1863

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Spano, Giovanni: L' Arte di giojelleria presso gli antichi orefici sardi
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https://doi.org/10.11588/diglit.10810#0016
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venne meno, e declinò rapidamente nel tempo di Roma
imperiale. La causa di questa decadenza noi la ripetiamo
dalla Religione, la quale cambiando, al cambiar dei go-
verni, venivano meno le ispirazioni degli artisti. Di Sar-
degna egizia, etrusca, greca e punica non vediamo un og-
getto fosse muliebre, o ornamento di sacerdote o guerriero,
il quale non avesse un simbolo religioso. Non volendo
forse profanare 1' arte con effigiare oggetti estranei che
non adoravano, e che anzi abbonivano, ecco la causa
del decadimento dell'oreficeria presso gli antichi.

Ma pure certe arti tradizionali si sono conservate presso
alcuni popoli da padre in figlio, che se nel risorgimento
delle arti fin dal secolo XV, i più. valenti giojellieri ed
artisti di questo genere, come fu il Cellini, avessero posto
mente alle opere degli antichi avrebbero fatto risorgere la
magnificenza etrusca e greca. Ma in quel secolo non erano
usciti tanti oggetti di oreficeria dalle tombe, come ai no-
stri giorni, e Cellini certamente non vide le preziose ore-
ficerie di Vulci, di Chiusi e di Toscanella, e di altre città.

Il citato Castellani nella sua memoria letta ai membri
dell'accademia delle iscrizioni e belle lettere a Parigi (i),.
dopo aver esposto gli sforzi che fece il colto genitore in
Roma, coll'ajuto dei figli, di trovare il processo chimico
del coloramento dell'oro, e dei più minuti lavori, come
si vede negli oggetti antichi, trovò finalmente in un an-
golo delle Marche, in S. Angelo in Vado, una famiglia
d'orefici che per tradizione erano eredi di questa mani-
fattura, eseguendo colla medesima precisione e pazienza i
lavori di filigrana negli oggetti muliebri, avendo anche

(l) Memoire adressé a Mcsiieurs Ics membres de 1' Accademie des inscri-
ptions et belles-letlres sur la joailìerie chez les anciens. Paris, 1800. Anche il
di luì fratello stampò una monografia sullo stesso soggetto, trattando questa
materia più diffusamente. V. Dell'oreficeria antica, discorso di Augusto Castellani,
Firenze t862.
 
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