Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (9.1863)

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l' ARTE DI GIOJEt.LEniA PRESSO GLI AMICHI
OREFICI SARDI

Tn molte pagine eli questo Ballettino abbiamo accennato
tanti svariati oggetti di giojelleria che si sono trovati nelle
tombe antiche. I più rimarchevoli sono quelli che forma-
vano la ricca toeletta della matrona olbiese ( Bull. an. VII,
p. ii5), e gli altrettanti svariati pegni del mondo mulie-
bre, che sono usciti dalla ricca necropoli di Tharros, dei
quali abbiamo dato un saggio nella tavola premessa all'anno
IV, pag. 33.

Tutti gli intelligenti di oreficeria antica, tra i (piali C.
J. Castellani, che espressamente fece un viaggio in Sar-
degna per osservare e studiare quegli oggetti che sr tro-
vano riposti nel R. Museo di Cagliari, e presso le collezioni
di particolari in Oristano, non possono far a meno che
restare maravigliati del lavoro di questi ornamenti. Il raf-
finamento della nostra civilizzazione non ha potuto imitare
che tardi quelle tante finezze di lavoro, eseguite con gran
pazienza, che mostrano la conoscenza pratica che avevano
nel maneggio di questo prezioso metallo. Ciò solamente
nella parte d' esecuzione, mentre considerando il metodo
che avranno usato di dare i diversi colori all'oro, il modo
di cilindrarlo da formare 1' unione coli' altro metallo men
nobile, ed il disegno di filigrana sovrapposto ai diversi
ornamenti, pare che quest' arte fosse perduta c seppellita
con loro stessi.

I processi di quest' arte hanno sofferto le loro fasi, ma
per 1' osservazione che abbiamo fatto nel riscontrare molte
opere venute fuori dai sepolcri antichi, ci risultò che i
più belli ed eleganti pezzi sono dell' arte egiziana, etnisca,
greca c cartaginese della più rimota antichità, cioè prima
del V secolo di Roma, mentre al tempo della Repubblica,