degna. Crediamo quindi cosa utile di riportare qui la
serie di quelli che copersero sì allo uffizio, affinchè si
abbia uno specchio da poter ricorrere ogni qual volta oc-
corra per aver un idea chiara del tempo in cui vissero.
Innanzi tutto giova premettere, che ai tempi della do-
minazione romana, i Governatori della Sardegna, inviatici
da Roma, ebbero diversi titoli. Di questi Rettori molti
furono rammentali dagli antichi storici: altri ci erano noli
per i monumenti dove si veggono scolpili i loro nomi. Ne
fecero cenno i recenti scrittori Sardi, il Manno (voi. J,
p, i 15 ), il Della Marinoni (voi. 2, p. 5oo), il Tola (Co-
dice Diplom. p. 78, e seg. ), il quale tanto più va ram-
mentalo, in quanto ne diede il Catalogo in ordine cro-
nologico.
Questo stesso Catalogo va ora accresciuto, in grazia de-
gli ultimi documenti di Storia Sarda, e perciò abbiam
pensato di rifarlo, collocandovi tutti quei Governatori di
cui resta memoria nell' ordine della loro successione, in-
cominciando dai primi tempi, e continuandolo fino al
cadere del dominio romano (t).
Ai tempi della Repubblica questi governatori li troviamo
qualificati ora, e ben di rado, col nome di Consoli, ora
con quello di Prelori, di Pro-Pretori, e di Proconsoli.
Se poi consideriamo quelli dell' Imperio, ci incontriamo
coi Prefetti, Presidi, Proconsoli e Procuratori augustali
e razionali.
Ben conosciamo cosa erano i Consoli nella Repubblica
romana. Essi erano un' immagine degli antichi Re, quindi
altrettanti Sovrani durante I' anno del loro imperio. Ad
uno appunto di quesli Consoli, o ad ambidue talvolta la
Repubblica commetteva il governo ed il soggiogamento
(1) Non (caghiamo conio dei rcllori, o Suffcli (giudici) clic governarono la
Sardegna al tempo dei Cartaginési, perchè essendoci pervenute poche notizie di
essi, ci riserviamo di parlare dii medesimi in altra occasione.
serie di quelli che copersero sì allo uffizio, affinchè si
abbia uno specchio da poter ricorrere ogni qual volta oc-
corra per aver un idea chiara del tempo in cui vissero.
Innanzi tutto giova premettere, che ai tempi della do-
minazione romana, i Governatori della Sardegna, inviatici
da Roma, ebbero diversi titoli. Di questi Rettori molti
furono rammentali dagli antichi storici: altri ci erano noli
per i monumenti dove si veggono scolpili i loro nomi. Ne
fecero cenno i recenti scrittori Sardi, il Manno (voi. J,
p, i 15 ), il Della Marinoni (voi. 2, p. 5oo), il Tola (Co-
dice Diplom. p. 78, e seg. ), il quale tanto più va ram-
mentalo, in quanto ne diede il Catalogo in ordine cro-
nologico.
Questo stesso Catalogo va ora accresciuto, in grazia de-
gli ultimi documenti di Storia Sarda, e perciò abbiam
pensato di rifarlo, collocandovi tutti quei Governatori di
cui resta memoria nell' ordine della loro successione, in-
cominciando dai primi tempi, e continuandolo fino al
cadere del dominio romano (t).
Ai tempi della Repubblica questi governatori li troviamo
qualificati ora, e ben di rado, col nome di Consoli, ora
con quello di Prelori, di Pro-Pretori, e di Proconsoli.
Se poi consideriamo quelli dell' Imperio, ci incontriamo
coi Prefetti, Presidi, Proconsoli e Procuratori augustali
e razionali.
Ben conosciamo cosa erano i Consoli nella Repubblica
romana. Essi erano un' immagine degli antichi Re, quindi
altrettanti Sovrani durante I' anno del loro imperio. Ad
uno appunto di quesli Consoli, o ad ambidue talvolta la
Repubblica commetteva il governo ed il soggiogamento
(1) Non (caghiamo conio dei rcllori, o Suffcli (giudici) clic governarono la
Sardegna al tempo dei Cartaginési, perchè essendoci pervenute poche notizie di
essi, ci riserviamo di parlare dii medesimi in altra occasione.