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https://doi.org/10.11588/diglit.1191#0003
PREFAZIONE
Le brevi parole, che ho deliberato premettere al secondo tomo
della Roma sotterranea cristiana, non sono prefazione condegna alla
mole, alla varietà ed alla nobiltà della materia addensata dentro questo
volume; ma semplice avvertimento ai lettori per loro commodità e in-
troduzione all' intelligenza del trattato molteplice e in alcuni capi minuto
ed aridissimo. Perciò prego gli studiosi di non ommettere la lettura di
cotesto avvertimento, che parmi a tutti utile, a molti necessario.
Il concetto della Roma sotterranea cristiana, delineato nella prefa-
zione all' opera e nel tomo primo colorito e finito soltanto per le cripte
di Lucina, qui si mostra in tutta l'ampiezza sua e nell'esecuzione dili-
gente d'ogni sua parte. Le cripte storiche del cemetero di Callisto qui
ci offrono tanta copia di reliquie monumentali, che lo studio di ricom-
porle e d'illustrarle con le scritte memorie ci viene ritessendo una serie
quasi continua di fasti gloriosi della chiesa romana dal secolo degli
Antonini a quello di Costantino e dei figliuoli di lui ed anche fino agli
anni delle invasioni barbariche nelle Pannonie e nell'Africa. La descri-
zione poi e l'esame d' ogni particolarità delle singole gallerie e dei più
umili sepolcri del cemetero ci rivela con precisione maggiore d'ogni
nostra espettazione la storia e la cronologia del sotterraneo e dei suoi
monumenti d' ogni classe : e ci apre gli occhi della mente a vedere
quale fu nei primi quattro secoli il processo e lo svolgimento dello stile
epigrafico cemeteriale , del sistema d'immagini arcane e simboliche,
dell'arte cristiana nelle sue relazioni colle forme della scuola classica e
col pensiero religioso dei misteri evangelici, che la ispirava e dirigeva.
Ma un quadro sì splendido e sì attraente non si discerne a prima giunta
nella topografica descrizione di tanti monumenti diversi, che non ci si
presentano spontaneamente in serie cronologica; e ancor meno nelF in-
tralcio inevitabile di discussioni critiche e di minute osservazioni, nel cui
labirinto io medesimo ed il mio fratello autore dell'analisi architettonica
Le brevi parole, che ho deliberato premettere al secondo tomo
della Roma sotterranea cristiana, non sono prefazione condegna alla
mole, alla varietà ed alla nobiltà della materia addensata dentro questo
volume; ma semplice avvertimento ai lettori per loro commodità e in-
troduzione all' intelligenza del trattato molteplice e in alcuni capi minuto
ed aridissimo. Perciò prego gli studiosi di non ommettere la lettura di
cotesto avvertimento, che parmi a tutti utile, a molti necessario.
Il concetto della Roma sotterranea cristiana, delineato nella prefa-
zione all' opera e nel tomo primo colorito e finito soltanto per le cripte
di Lucina, qui si mostra in tutta l'ampiezza sua e nell'esecuzione dili-
gente d'ogni sua parte. Le cripte storiche del cemetero di Callisto qui
ci offrono tanta copia di reliquie monumentali, che lo studio di ricom-
porle e d'illustrarle con le scritte memorie ci viene ritessendo una serie
quasi continua di fasti gloriosi della chiesa romana dal secolo degli
Antonini a quello di Costantino e dei figliuoli di lui ed anche fino agli
anni delle invasioni barbariche nelle Pannonie e nell'Africa. La descri-
zione poi e l'esame d' ogni particolarità delle singole gallerie e dei più
umili sepolcri del cemetero ci rivela con precisione maggiore d'ogni
nostra espettazione la storia e la cronologia del sotterraneo e dei suoi
monumenti d' ogni classe : e ci apre gli occhi della mente a vedere
quale fu nei primi quattro secoli il processo e lo svolgimento dello stile
epigrafico cemeteriale , del sistema d'immagini arcane e simboliche,
dell'arte cristiana nelle sue relazioni colle forme della scuola classica e
col pensiero religioso dei misteri evangelici, che la ispirava e dirigeva.
Ma un quadro sì splendido e sì attraente non si discerne a prima giunta
nella topografica descrizione di tanti monumenti diversi, che non ci si
presentano spontaneamente in serie cronologica; e ancor meno nelF in-
tralcio inevitabile di discussioni critiche e di minute osservazioni, nel cui
labirinto io medesimo ed il mio fratello autore dell'analisi architettonica