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INDICE DELLE TAVOLE

CON AVVERTENZE

Tavola doppia I, A. La cripta dei papi come fu rinvenuta nel 1854 , e restituita secondo che è spiegato a pagi-
ne 233-236. L'ordine cronologico però delle iscrizioni non è stato in ogni parte mantenuto esattamente.

Tav. II—IV. Iscrizioni storiche delle cripte dei papi e di s. Eusebio.

Tav. V. Scenografia della cripta di s. Cecilia.

Tav. VI. Immagini del Salvatore, di s. Urbano e di s. Cecilia nella predetta cripta.

Tav. VII. Immagini dei santi Sebastiano, Quirino e Policamo nel lucernario della predetta cripta.

Tav. Vili. Scenografia in parte restituita all'antico stato della cripta di s. Eusebio papa.

Tav. IX. Scenografie dei due cubicoli illustrati a pag. 161-168, 185, 186.

Tav. X. Scenografia del cubicolo chiamato dell'Orfeo.

Tav. XI—XIII. Scenografie dei cubicoli chiamati dei Sacramenti e del cubicolo illustrato a pag. 187, 188.

Tav. XIV. Dipinti delle pareti nell'ultimo tra i cubicoli dei Sacramenti.

Tav. XV. Dipinti delle pareti nel primo tra i cubicoli predetti.

Tav. XVI, XVII. Dipinti delle pareti nel secondo tra i cubicoli predetti. L'ordine esatto e i siti precisi delle scene
dipinte in questi due cubicoli si veggano nella tavola d'aggiunta C, D.

Tav. XVIII, 1. Volta del cubicolo secondo tra i predetti, tav. XIII, 3.

— 2. Orfeo dipinto nella volta del cubicolo tav. X.

— 3, 4L Fossori dipinti ai due lati della porta del cubicolo tav. XIII, 2.

— 5, 6. Cena del pesce e maschera dipinte nel cubicolo tav. XII.

Tav. XIX-XX. Scenografie e dipinti di due arcosoli illustrati a pag. 219-221, 267, 269, 270, 354, 355, 359.

Tav. XXI. Uno dei predetti dipinti ritratto in proporzioni maggiori, cioè alla metà del vero.

Tav. XXII. Dipinti attorno ad un loculo e nella sovrastante volta della galleria illustrati a pag. 261, 360.

Tav. XXIII-XXVI. Scenografie e frammenti dei dipinti della cripta maggiore dell'area seconda e d'un vicino arco-
solio (pag. 266-269, 357, 358).
( Le lunette però XXV, 5, 6 spettano alle volte dei cubicoli tav. X, tav. XIII, 2 ).

Tav. XXVH-XXVIII. Scenografie del cubicolo appellato dell'Oceano (pag. 267-270,. 358-360).

Tav. XXIX-XXXIV. Scenografia della porta della cripta papale, e iscrizioni granite e dipinte sulle pareti.

Tav. XXXV-L. Epitaffi dei sepolcri sotterranei delle tre aree descritte in questo tomo.

Tav. LI, LII. Spaccati geologici e architettonici dell'area prima del cemetero di Callisto.

Tav. LUI, LIV. Piante speciali delle tre aree del cemetero di Callisto nei successivi loro periodi di escavazione.

Tav. LV-LVIII. Spaccati delle gallerie meno devastate del piano superiore dell' area terza ècolle iscrizioni quivi
tuttora affisse ai sepolcri o trovate giacenti sul pavimento.

Tav. LIX-LXII. Pianta generale del cemetero di Callisto coi contigui ipogei e cemeteri ad esso incorporati fino
al primo limite settentrionale, suddivisa nelle sue aree primitive e fornita di indicazioni cronologiche.

Tavole di aggiunta A, B. Dipinti d'un cubicolo posto fuori delle tre aree descritte in questo tomo.

Di questi dipinti nella Some soulerraine del Perret T. I pi. jLVll è delineata la sola scena dei due Mosè. Gli accessori! caratteristici-
delle figure e delle loro vesti al tutto ommessi nella tavola del Perret insegnano ai periti, che non hanno sotto gli occhi la pittura originale,
quale giudizio essi debbano fare dell'enorme differenza di tipo artistico tra la tavola predetta e il disegno cromolitografico, che ora vede la luce.
Inoltre della grandiosa composizione, della quale la scena dei due Mosè è parte integrante, il Perret ba scritto che il pastore e le due figure
che si vedevano al tempo del Sosio oggi sono troppo cancellate, perchè si possa trarne un disegno. Al contrario in queste tavole non solo
si vede molto più che le tre citate figure; majl pastore coi due apostoli e con i gruppi di pecore, e il Cristo fra i due discepoli e i sette cofani
di pani sono ritratti a colori visibilissimi e assai vivaci; le figure però sono mutilate. Chiunque ha visitato il cemetero di Callisto sa bene che
le mie tavole non esagerano la visibilità di colesti dipinti, che sono i più conservati del cemetero. In quanto alle mutilazioni, esse non sono
posteriori all' età del Bosio, ma fatte dagli antichi fossori. Neil' opera del Bosio a pag. 281 è stato commesso un grande errore , fondendo
in uno i due quadri laterali, e sostituendoli nel luogo del quadro centrale, con arbitraria mescolanza di immagini eterogenee. Basta leggere
il testo del Bosio per avvedersi, che questo inescusabile imbroglio è colpa di coloro che curarono l'edizione dopo la morte del grande uomo.
Cosi è avvenuto, che l'importante pittura, benché non trovata recentemente, ma visibilissima dall' età del Bosio alla nostra, era tuttora ine-
dita, e viene oggi per la prima volta alla luce, per servire di confronto con gli affreschi dichiarati in questo tomo {vedi pag. 349-351).

TAVOLA C, D. Vedi sopra l'avvertenza aggiunta alla tav. XVII. Delle immagini decoranti il cubicolo A2, la cui misteriosa serie è rappre-
sentata nel piano inferiore di questa tavola, il Perret ha divulgato tre sole scene ; il battesimo, la nave , la mensa del pesce senza indica-
zione veruna del rimanente (1. e. pi. LX, LX1). Anche intorno alle differenze tra queste tavole del Perret ed i miei disegni ripeto l'avvertenza
che ho fatto nell'articolo precedente.
 
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