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https://doi.org/10.11588/diglit.1192#0010
— X —
delle suburbane catacombe non si venne ad alcun accordo, con formale
ed iterata promessa del governo italiano di rispettarne il carattere sacro
e lasciarle alla cura tanto provvida e gloriosa della Commissione istituita
■dal regnante pontefice.
Ripresi i lavori nel 1872, poco si potè procedere innanzi nell'esplo-
razione callistiana; essendo chiamati i nostri operai al riparo di danni de-
plorandi fatti nell'insigne cimitero appellato di s. Saturnino nella via Salaria
nuova l„ A prevenire simili atti vandalici ed a togliere gli impedimenti
del libero accesso alle nostre sacre necropoli con magnanimo cuore s'accinse
Mgr. Saverio de Merode; la cui memoria a tutti onoranda, a me carissima,
non cesserò mai di ricordare, venerare e rimpiangere. La cristiana e sa-
piente generosità dell'illustre prelato, non esausta da regali beneficenze
d'ogni maniera, volle anche soccórrere gli indifesi e pericolanti monu-
menti della primitiva chiesa romana: e deliberò di acquistare e redimere,
ovunque lo potesse ed a caro prezzo, le terre sotto le quali si svol-
gono i labirinti dei sacri cimiteri. Uno dei primi acquisti fu del vasto
latifondo di Tor Marancia, per salvare il nobilissimo cimitero di Domitilla
e continuare lo scavo quivi da molti anni sospeso; che secondo la mia
opinione doveva darci la basilica di Petronilla, appellata figliuola di s. Pie-
tro, col sepolcro dei celeberrimi martiri Nereo ed Achilleo, e con le tombe
dei Flavii cristiani attinenti agli Augusti Vespasiano e Domiziano. La Com-
missione pontificia chiamata a riprendere sì nobile ricerca, non indugiò.
L' esito fu tanto pronto, splendido e precisamente conforme alle archeo-
logiche previsioni, che ne corse la novella nel mondo tutto; e poche sif-
fatte scoperte godono di simile notorietà2.
Ma le esplorazioni callistiane languirono. Nel medesimo tempo io ero
occupato nel dare sesto ai codici latini, venuti dalla eredità del famoso car-
dinale Angelo Mai e da altri acquisti alla vaticana biblioteca; e non an-
cora descritti, in parte né anche ordinati. 1 tempi non consentivano più
lunga dilazione a quel lavoro; che era stato alle mie cure commesso.
Compilai due nuovi grossi volumi in foglio della descrizione progressiva
dei codici vaticani : e adempiuto questo non lieve incarico, preparato abba-
stanza il campo della sotterranea esplorazione callistiana, verso la fine
' V. Bull. 1873 pag. 14, 15.
* V. Bull. 1874 pag. 5-35, 68-75, 122-125; 1875 p. 5-77.
delle suburbane catacombe non si venne ad alcun accordo, con formale
ed iterata promessa del governo italiano di rispettarne il carattere sacro
e lasciarle alla cura tanto provvida e gloriosa della Commissione istituita
■dal regnante pontefice.
Ripresi i lavori nel 1872, poco si potè procedere innanzi nell'esplo-
razione callistiana; essendo chiamati i nostri operai al riparo di danni de-
plorandi fatti nell'insigne cimitero appellato di s. Saturnino nella via Salaria
nuova l„ A prevenire simili atti vandalici ed a togliere gli impedimenti
del libero accesso alle nostre sacre necropoli con magnanimo cuore s'accinse
Mgr. Saverio de Merode; la cui memoria a tutti onoranda, a me carissima,
non cesserò mai di ricordare, venerare e rimpiangere. La cristiana e sa-
piente generosità dell'illustre prelato, non esausta da regali beneficenze
d'ogni maniera, volle anche soccórrere gli indifesi e pericolanti monu-
menti della primitiva chiesa romana: e deliberò di acquistare e redimere,
ovunque lo potesse ed a caro prezzo, le terre sotto le quali si svol-
gono i labirinti dei sacri cimiteri. Uno dei primi acquisti fu del vasto
latifondo di Tor Marancia, per salvare il nobilissimo cimitero di Domitilla
e continuare lo scavo quivi da molti anni sospeso; che secondo la mia
opinione doveva darci la basilica di Petronilla, appellata figliuola di s. Pie-
tro, col sepolcro dei celeberrimi martiri Nereo ed Achilleo, e con le tombe
dei Flavii cristiani attinenti agli Augusti Vespasiano e Domiziano. La Com-
missione pontificia chiamata a riprendere sì nobile ricerca, non indugiò.
L' esito fu tanto pronto, splendido e precisamente conforme alle archeo-
logiche previsioni, che ne corse la novella nel mondo tutto; e poche sif-
fatte scoperte godono di simile notorietà2.
Ma le esplorazioni callistiane languirono. Nel medesimo tempo io ero
occupato nel dare sesto ai codici latini, venuti dalla eredità del famoso car-
dinale Angelo Mai e da altri acquisti alla vaticana biblioteca; e non an-
cora descritti, in parte né anche ordinati. 1 tempi non consentivano più
lunga dilazione a quel lavoro; che era stato alle mie cure commesso.
Compilai due nuovi grossi volumi in foglio della descrizione progressiva
dei codici vaticani : e adempiuto questo non lieve incarico, preparato abba-
stanza il campo della sotterranea esplorazione callistiana, verso la fine
' V. Bull. 1873 pag. 14, 15.
* V. Bull. 1874 pag. 5-35, 68-75, 122-125; 1875 p. 5-77.