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— 194 —

dopo il carme damasiano da noi ritrovato nella cripta di s. Eusebio contigua al
cimitero di s. Sotere, seguono immediatamente i due preziosi epigrammi, che qui
per intero trascrivo '.

NATA MARIA S1MVL CARO CVM FRATRE NEONE '

GAVDENTES SACRAM PROMERVERE F1DEM
DIVITIAS PR0PR1AS CHR1STI PRAECEPTA SECVTI

PAVPERIRVS LARGA D1STRIRVERE MANV
QVORVM PRECLAR1S M0N1T1S MVLTOQVE LABORE

ACCESSIT SVMMO SANCTA CATERVA DEO
POST ANIMAS CHRISTO TRADENTES SANGVINE FVSO

VT VITAM CAPERENT NON TIMVERE MORI
HORVM VIRTVTES QVEM ' PASSIO LECTA DOCEBIT

RITE SVIS FAMVLIS DISCET ' ADESSE DEVM

OLIM SACRILEGAM QVAM MIS1T GRAECIA TVRBAM

MARTYRII MERIT1S NVNC DECORATA N1TET
QVAE MEDIO PELACI VOTVM MISERABILE FECIT

REDDERE FVNEREO ' DONA NEFANDA IOVI
YPOLITI SED PRIMA FIDES CELESTIBVS ARMIS

RESPV1T INSANA»] PESTIFERAMQ. LVEM '
QVEM MONACHI RITV TENVIT SPELVNCA ' LATENTE»!

CHRIST1COLIS GREGIBVS * DVLCE CVB1LE PARANS
POST HVNC ADRIAS SACRO MVNDATVS'IN AMNE

ET PAVL1NA SVO CONSOCIATA VIRO
XI11 • K • 1VN-

Egli è evidente, che i martiri lodati in questi versi scritti nella citata silloge dopo
l'elogio del papa Eusebio sono quelli medesimi, che il topografo ci addita non
longe da santa Sotere e perciò non longe dalla cripta di s. Eusebio. Che se alcun
dubbio fosse possibile, ogni adito gli è chiuso dagli alti dei martiri, di che par-
liamo; nei quali è svolta appunto la narrazione di quanto in questi versi è epi-
logato. Anzi l'ultimo distico del primo epigramma espressamente invita a leggere
la scritta passione : talché gli atti danno luce ai due carmi, e viceversa questi
danno a quelli pubblica testimonianza di antichità e di verità. Il caso è rarissimo e di
non mediocre importanza: il valore della testimonianza dipende dall'età e dall'autore
dei nostri elogi: adunque accingiamoci tosto a discutere il proposto quesito.

Il Marini al secondo dei due epigrammi annotò: an s. Damasi? Certo egli pensò
all' esametro HIC CONFESSORES SANCTI QVOS GRAECIA MISIT del damasiano

1 Dal solo codice di Closterneuburg li trasse il Garampi e li die'al Marini, nella cui raccolta delle iscrizioni cristiane si leggono
inemendati (ap. Mai, Script. Vet. T. T p. 36,1; 441, 3). Io ne do il testo emendato] gli errori dei due manoscritti noto a pie'di pagina.

2 I due codici nione: che la vera scrittura sia Neone lo mostrano gli atti di cotesti martiri e lo antioho piotre e figuline, nelle
quali il cognome Neo, Neon occorre più volte.

8 Nei codici ouem, corruttela manifesta di QVEM.
* Nei codici disce.

5 Nei codici funerea.

6 Nei codici pestifera Ivcem; V emendazione proposta è facile ed evidente.

7 Nei codici spetunca, specunca.

8 Nel codice di Gottosi legìbvs.

0 Forse si dee emendare mundatur.
 
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