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sulla scorta del Laderchi ' e di altri lo ha di proposilo insegnato il Settele nelle
ottime dissertazioni sintetiche sui monumenti dei cimiteri suburbani2. Ma che sopra
i sotterranei cimiteri ne sieno stati ab antico regolarmente istituiti e ampiamente
cosimi li altri, il Settele sagacemente lo presunse; le poche vestigia però, che ne
potè additare, erano d'esempi singolari, in parie incerte, tutte male esplorate. Egli
credè co Fea primo cemeterio cristiano sopra terra, cominciato appena cessate le
» persecuzioni quello, che il medesimo Fea ravvisò nelle fabbriche adiacenti al mau-
soleo di s. Costanza presso la via nomenlana 3. E si studiò di persuadere, che d'un
altro cemeterio sopra terra dello stesso tempo del precedente sono state più volle
scoperte le vestigia nella vigna, ove è il sotterraneo cimitero di s. Valentino presso
la via Flaminia. Il fallo è verissimo, e nel seguilo di questo libro ne darò novelle
prove. Il Settele però titubando scrisse: « se la mia opinione non si credesse ben
« fondata, non oso sostenerla ostinatamente: son pronto a ricredermi, se mi si farà
« conoscere l'errore ' ». Tanto nuova o piuttosto negletta era allora la fondamentale
distinzione dei cristiani sepolcreti dei primi secoli in sotterranei e non sotterranei!
Il p. Marchi di eh. meni, s'imbattè entro il cimitero di Ciriaca in una foggia di
sepolcri non scavati nel lufa, ma costruiti; che a lui parvero strana novità, e ciò
non ostante li credette parte del sistema della necropoli sotterranea5. Essi spettano
al sepolcreto costruito presso la superficie del suolo secondo il metodo, che ora piena-
mente dichiarerò. Gli epitaffi dei fedeli di Roma anche del quinto e del sesto secolo
solevano essere indistintamente attribuiti ai soli cimiteri sotterranei. Questo pregiu-
dizio oggi è dilegualo. Nella raccolta delle Inscriplìones christ.urbis Romae ho diligente-
mente chiarito e stabilito come generale fondamento della loro cronologia la pre-
detta distinzione degli epitaffi sotterranei e dei non sotterranei; riducendola anche
a cifre e quadri statistici. E nelle nozioni generali premesse al Ionio primo della
presente opera ho dimostrato, cimiteri dei fedeli in aree ed orli all'aperto cielo
essere stati istituiti nel tempo medesimo delle persecuzioni; massime nei luoghi,
ove a scavarli nelle viscere della terra mancavano le condizioni opportune: in
Roma poi, che ad ogni maniera di ipogei tanta facilità e facoltà offeriva, l'uso
dei cristiani cimiteri sotterranei essere stato più o meno prevalente fino a tutto
l'impero in circa di Costantino; senza esclusione però dei sepolcreti sopra terra, il
cui rito ed istituto presto alla sua volta prevalse e circa gli inizii del secolo quinto
divenne normale e solo dominante. Queste dottrine esposi fondato sopra un com-
plesso di indizi, testimonianze, vestigia e prove di fatto, che in me generavano
piena certezza. Però degli antichi cristiani cimiteri all'aperto cielo né fuori di Roma
né in Roma avevamo allora un campione convenientemente esplorato e descritto.
Dopo pubblicato il primo tomo della Roma sotterranea, anche questo desiderio
è stalo compiuto. D'un antico cimitero cristiano in Vienna di Francia e degli strati
e della giacitura delle sue tombe presso la superficie del suolo una sezione è

1 Laderchi, De basilica ss. Pelri et Marcdlini p. 26.

- Atti della pont. accad. di archeologia T. II p. 51-53.

8 Fea, Varietà di notizie p. \6$.

' Atti della pont. accad. d'arch. 1. e. p. 64, 65 nota 10.

s Marchi, Monura. prirait. delle arti crist. tav. XLIII, XLIV p. S25 e segg.
 
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