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https://doi.org/10.11588/diglit.1192#0743
717 —
CONCLUSIONE
Bastano poche parole a concludere e stabilire il risultato del mio ragionamento
insieme e dell'analisi del liquido. Il mio ragionamento ha dimostrato colle ragioni
fisiche non solo la verosimiglianza, ma la certezza e la piena fiducia, che si può
avere nei fatti additanti la scoperta di sostanze organiche conservate riconoscibili
nei sepolcri delle catacombe. Oltre a ciò abbiamo visto, che il luogo d'onde pro-
venne la fiala testé esaminata, è appunto uno dei più privilegiati per tale facoltà
conservatrice; e che più volte quivi si verificarono scoperte analoghe alla presente.
Lo stato di perfetta integrità del vetro e di perfetta solubilità del liquido rosso
nell' acqua ci ha posto in mano un esempio oggi unico di liquido non mesco-
lato a materia veruna minerale; non potendo essere esso medesimo di natura mine-
rale, se non nell'acqua introdottavi e che lo ha disciolto completamente. Le con-
dizioni adunque erano favorevolissime all'analisi chimica e microscopica.
L' analisi in fatti ha corrisposto alle promesse, offerendo dati di tale precisione,
che simili finora non se ne ottennero mai. Imperocché dall'esame chimico essendo
risultata chiara la presenza del ferro congiuntamente alla natura positivamente ed essen-
zialmente animale del liquido, resta esclusa ogni altra parte dell'organismo animale ed
inclusa quella sola ed unica del sangue. L' analisi poi microscopica avendo scoperto
la natura colloide del liquido medesimo e la presenza dei resti animali della pu-
trefazione, ha confermato la natura organica del liquido medesimo. Neil' ampolla
adunque rinvenuta nel 1872 nel cimitero appellato di s. Saturnino, ove già tre
volte era stato visto il sangue instato di naturale fluidità, possiamo oggi scienti-
ficamente affermare, che era contenuto vero sangue.
Un' ultima osservazione dovuta al microscopio completa poi estrinsecamente ed
archeologicamente il cumulo degli indizi, che ci hanno condotto a tale conclusione.
Il microscopio ha rivelato la presenza di filamenti tessili. Qual tessuto potrebbesi
naturalmente trovare misto ad un liquido sanguigno, se non qualche filamento di-
staccatosi dai lini, coi quali sappiamo che gli antichi Cristiani solevano raccogliere
il sangue dei martiri? So bene, che mille accidentalità non prevedibili possono
aver mescolato al liquido raccolto nell' ampolla da noi studiata cotesti filamenti.
Ma è pur vero, che è tanto ovvia e consentanea alla storia la provenienza da me
proposta di quei filamenti, che la spiegazione datane si risolve in un nuovo indizio
della origine del liquido, del quale abbiamo finora ragionato.
Possano altre simili e meno sventurate scoperte fornire dati più precisi circa
le circostanze del travamento; e così sempre più completare le nozioni scientifiche
e positive, che si desiderano circa un argomento tanto importante all' archeologia
ed alla storia e tanto caro alla religiosa pietà.
CONCLUSIONE
Bastano poche parole a concludere e stabilire il risultato del mio ragionamento
insieme e dell'analisi del liquido. Il mio ragionamento ha dimostrato colle ragioni
fisiche non solo la verosimiglianza, ma la certezza e la piena fiducia, che si può
avere nei fatti additanti la scoperta di sostanze organiche conservate riconoscibili
nei sepolcri delle catacombe. Oltre a ciò abbiamo visto, che il luogo d'onde pro-
venne la fiala testé esaminata, è appunto uno dei più privilegiati per tale facoltà
conservatrice; e che più volte quivi si verificarono scoperte analoghe alla presente.
Lo stato di perfetta integrità del vetro e di perfetta solubilità del liquido rosso
nell' acqua ci ha posto in mano un esempio oggi unico di liquido non mesco-
lato a materia veruna minerale; non potendo essere esso medesimo di natura mine-
rale, se non nell'acqua introdottavi e che lo ha disciolto completamente. Le con-
dizioni adunque erano favorevolissime all'analisi chimica e microscopica.
L' analisi in fatti ha corrisposto alle promesse, offerendo dati di tale precisione,
che simili finora non se ne ottennero mai. Imperocché dall'esame chimico essendo
risultata chiara la presenza del ferro congiuntamente alla natura positivamente ed essen-
zialmente animale del liquido, resta esclusa ogni altra parte dell'organismo animale ed
inclusa quella sola ed unica del sangue. L' analisi poi microscopica avendo scoperto
la natura colloide del liquido medesimo e la presenza dei resti animali della pu-
trefazione, ha confermato la natura organica del liquido medesimo. Neil' ampolla
adunque rinvenuta nel 1872 nel cimitero appellato di s. Saturnino, ove già tre
volte era stato visto il sangue instato di naturale fluidità, possiamo oggi scienti-
ficamente affermare, che era contenuto vero sangue.
Un' ultima osservazione dovuta al microscopio completa poi estrinsecamente ed
archeologicamente il cumulo degli indizi, che ci hanno condotto a tale conclusione.
Il microscopio ha rivelato la presenza di filamenti tessili. Qual tessuto potrebbesi
naturalmente trovare misto ad un liquido sanguigno, se non qualche filamento di-
staccatosi dai lini, coi quali sappiamo che gli antichi Cristiani solevano raccogliere
il sangue dei martiri? So bene, che mille accidentalità non prevedibili possono
aver mescolato al liquido raccolto nell' ampolla da noi studiata cotesti filamenti.
Ma è pur vero, che è tanto ovvia e consentanea alla storia la provenienza da me
proposta di quei filamenti, che la spiegazione datane si risolve in un nuovo indizio
della origine del liquido, del quale abbiamo finora ragionato.
Possano altre simili e meno sventurate scoperte fornire dati più precisi circa
le circostanze del travamento; e così sempre più completare le nozioni scientifiche
e positive, che si desiderano circa un argomento tanto importante all' archeologia
ed alla storia e tanto caro alla religiosa pietà.