XXXI
PREFAZIONE.
Nella Tavola (69) Prima , Pagina Quinta , Luogo qua
rante/ìmofeflo
ni
e
n-
■ir
(69) TABula Prima PAGina quinta LOCo co/lume, che ogni Cittadino denunciava , e facea fcri-
Quadragefìmofexto . Neil' altro privilegio confimi le vere la nafcita de'figli nelle tavole pubbliche nell'Era-
delio Jlejfo Vefpafiano prejfo Gruferò p. DLXXIIL i.fi rio di Saturno , 0 Jìa nel pubblico archivio per fa-
perjì così V età , come la cittadinanza di ciafcuno :
L. 29. de probat. Capitolino in Gordiano p. 228,
e in M. Anton, p. 38. dove nota, che quel che prima
era un coftume , fu da M. Aurelio fiabilito in Ro-
ma per legge, e ordinato anche nelle Provincie : fi
veda ivi Cafaubono . Or dovendo tante e così dìverfe
fcritture confervarfi nell' Archivio del Campidoglio , è
verifimile, cbe non una, ma più fianze vi fojjéro af-
finate . Infatti Virgilio Georg. IL 502. lodando la
legge ambe TAB. I. PAG. fi . LOC. XXXXIIH. fiot-
to il Conflato di Domiziano , e Cajlo , i quali furo-
no fofiituiti dalle Calende di Marzo V anno fettantuno
di Cri/io, fecondo di Vefpafiano, come dimofira il No-
ris Epift. Conful. p. 428. To. XI. A. R. contro al
Panvini , al Pagi , e agli altri , che mettono quejlo
primo Conflato fujfetto di Domiziano nell'anno pre-
cedente . E' notabile, che folamente in quejìi due privi-
ìegii dì Vefpafiano fi trovano fegnati quejìi tre di-
pintivi di TAB. PAG. e LOC. che negli altri e prima, gente di campagna, dice :
e dopo di lui non fi vedono : qual pqffa efferne la ragione, . . . nec ferrea jura,
fi cercherà nella nota ultima. Intanto nafee qui l'altro Infanumque forum, aut populi tabularla vidit:
dubbio , fé debba leggerfi e nell' uno , e nell' altro bron- perchè non una, ma più fianze per l'Archivio erano nel
Zo Tabulario , 0 Tabula. Per leggerfi Tabulano, Campidoglio, 0 fia nell'Erario di Saturno, di cui ivi
ejfendovi aggiunto il numero , dovrebbero fupporfi nel parla il poeta, come fipiega Servio : {\%\\\'àc&t autem tem-
Campidoglio più Tabularii , 0 fieno Archivii , 0 che plum Saturni, in quo & aerarium fuerat, ubi Se re-
almeno V Archivio Capitolino aveffepiùjlanze.E"certo, ponebantur a&a , quae fufeeptis liberis faciebant pa-
she in Roma vi erano più Arcbivii in luoghi diverfi, rentes. Potrebbe dunque così intender/i il Tabulario
e di diverfe cofe : così nel tempio delle Ninfe vi Primo , che fi vede notato in quejìi due privilegii di
erano le pubbliche tavole del Recenfo , cbe riguarda- Vefpafiano , per la prima filanza dell' Archivio Capi-
va la dijìribuzione frumentaria ( Cicerone Mil. 27. e tolino . Ma il leggerfi in feguito Pagina quinta ren-
JLipfio Eleófc. I. 8.): così ne' tempii di Lucina, delld de affai dubbiofa quejla fpiegazione , non potendofi nel.
Gioventù , e di Libitina fi notavano , almeno da proprio fignificato riferir pagina , fé non a liber, 0
principio , quei che rifpettivamente najceano , pren- tabula, 0 fi mil cofa, come è noto: Fejìo in Paginae,
deano la toga virile , 0 morivano ( Lipfio Exc. ad
Tacit. Ann. V. ): e così anche nei tempio di Cerere, e
di Vejla vi erano pubblici Archivi/ , oltre agli Ar-
cbivii appartenenti ai giudizii , che doveano effervi
e Ifidoro VI. 24. Marziale IL 6.
I nunc, edere me jube libellos
Le&is vix tibi paginis duabus,
Speéhis é<rx.ciTOMjAi'ov, Severe:
in tutti i Fori, dove i giudizii fi efercitavano (Ba- ed è nota V efprejfione facere utramque paginam ( Pli-
rifono de Archiv. cap. 4. e fegg.). Onde forfè a tutti nioll.j.); e filo da'poeti fuol prenderfi pagina per tut-
generalmente sì fatti Archivìi fi rifirifee V antico to il libro . Sembrerebbe dunque più naturale il legger
tnarmo preffo^ Lipfio a Tacito Exc. ad Ann. V. in cui qui Tabula , cbe Tabularium . Ma nafee un altra
fon nominati Curatores Tabulariorum Publicorum. Il dubbio sulla fpiegazione della parola Tabula : poichì
più antico nondimeno , e 'l principale Archivio era. intendendofi pel privilegio jlejfo , non par , cbe pojfa
nel tempio di Saturno , dove anche era il pubblico adattarvifi la pagina quinta , quando voglia Jiarfi
Erario (Plutarco Prob. 41. e gli altri);ed era fitua- alla proprietà della parola diploma , come fon ch'ia-
to nel Campidoglio , come precifamente ne indivi- mate sì fatte conceffioni . Suetonio Ner. 12. diploma-
dua , e Jlabilifce il luogo il Bari fono 1- e. cap. 3. ta Civitatis Romanae fìngulis obtulit: ojfexvando il
In quejlo , cbe propriamente chiamavafi Tabularium, Cafaubono a Suetonio Oét 50. che ebbero un tal no-
fi conferva-vano tutti gli Atti pubblici , e le tavole me dalla forma , 0 fia dall' efifer di due tavolette com-
di bronzo delle Leggi, delle Società, delle Alleanze e pfie ; onde diceanfi anche Sntìjxi , duplices ( e da
de'privilegii conceduti a chiunque ( Suetonio Caef. 28. Macrobio Sat. I. 23. i diplomi fon detti codicilli):
e Vefpaf. 8.): e ficcome i decreti del Senato non aveano e non poteano perciò aver più , cbe quattro pagine.
forza , e neppure il nome di Senatoconfulti , fé prima Dovrèbbe dunque darfi alla parola pagina un altra
non fi portavano all'Erario di Saturno , 0 fia all' Ar- fignificato , cioè non di una' intiera faccia , ma
(bivio del Campi doglio ( Suetonio Oót. 98. Tacito Ann.HI. di una colonnetta , come fi ufava ne' papiri , nella
51. Celio a Cicerone Epift. Fam. VIII. 8.); così dopo qual maniera in una faccia poteano ejfervi più pagi-
ripojìi in quejlo, fé ne davano le copie all'Archivio del ne : e in quejlo fignificato forfè fon prefe le pagine
tempio di Cerere per V intelligenza de'Tribuni, e della da Cicerone IV. ad Att. Ep. 8. non minus longas in
Plebe: fi veda il Bari fono cap. 6. e 7. dove nota,che codicillorum faftis futurorum Coniulum paginulas
efifendo gli Atti degl'Imperatori altrettante leggi, anche habeat , quam factorum ~In tal maniera potea una
fi portavano nell' Erario : e così tutti gli Atti de'Cen- tavola contener più pagine : ed e fendo anche certo,
fori, 0 fieno le tavole , in cui erano notate non fola- cbe una legge potea occupar più tavole ( come fi vede
■mente le rendite e le pojfejfioni pubbliche, e i dazii, e in Fefio v. Reus citata la Tavola Seconda della Se-
i tributi , ma anche il e enfio di tutti i Cittadini ; e conda Legge di Numa : fi veda' V Agoflini de LL.
fpecialmente i matrimonii , i repudii , i divorzii, e cap. 16. ), e particolarmente dovendofi ciò credere di
le nafeite di lutti i Cittadini ;, poiché vi era il quejìi privilegii di -militari , i cui nom moltijfimi
non
PREFAZIONE.
Nella Tavola (69) Prima , Pagina Quinta , Luogo qua
rante/ìmofeflo
ni
e
n-
■ir
(69) TABula Prima PAGina quinta LOCo co/lume, che ogni Cittadino denunciava , e facea fcri-
Quadragefìmofexto . Neil' altro privilegio confimi le vere la nafcita de'figli nelle tavole pubbliche nell'Era-
delio Jlejfo Vefpafiano prejfo Gruferò p. DLXXIIL i.fi rio di Saturno , 0 Jìa nel pubblico archivio per fa-
perjì così V età , come la cittadinanza di ciafcuno :
L. 29. de probat. Capitolino in Gordiano p. 228,
e in M. Anton, p. 38. dove nota, che quel che prima
era un coftume , fu da M. Aurelio fiabilito in Ro-
ma per legge, e ordinato anche nelle Provincie : fi
veda ivi Cafaubono . Or dovendo tante e così dìverfe
fcritture confervarfi nell' Archivio del Campidoglio , è
verifimile, cbe non una, ma più fianze vi fojjéro af-
finate . Infatti Virgilio Georg. IL 502. lodando la
legge ambe TAB. I. PAG. fi . LOC. XXXXIIH. fiot-
to il Conflato di Domiziano , e Cajlo , i quali furo-
no fofiituiti dalle Calende di Marzo V anno fettantuno
di Cri/io, fecondo di Vefpafiano, come dimofira il No-
ris Epift. Conful. p. 428. To. XI. A. R. contro al
Panvini , al Pagi , e agli altri , che mettono quejlo
primo Conflato fujfetto di Domiziano nell'anno pre-
cedente . E' notabile, che folamente in quejìi due privi-
ìegii dì Vefpafiano fi trovano fegnati quejìi tre di-
pintivi di TAB. PAG. e LOC. che negli altri e prima, gente di campagna, dice :
e dopo di lui non fi vedono : qual pqffa efferne la ragione, . . . nec ferrea jura,
fi cercherà nella nota ultima. Intanto nafee qui l'altro Infanumque forum, aut populi tabularla vidit:
dubbio , fé debba leggerfi e nell' uno , e nell' altro bron- perchè non una, ma più fianze per l'Archivio erano nel
Zo Tabulario , 0 Tabula. Per leggerfi Tabulano, Campidoglio, 0 fia nell'Erario di Saturno, di cui ivi
ejfendovi aggiunto il numero , dovrebbero fupporfi nel parla il poeta, come fipiega Servio : {\%\\\'àc&t autem tem-
Campidoglio più Tabularii , 0 fieno Archivii , 0 che plum Saturni, in quo & aerarium fuerat, ubi Se re-
almeno V Archivio Capitolino aveffepiùjlanze.E"certo, ponebantur a&a , quae fufeeptis liberis faciebant pa-
she in Roma vi erano più Arcbivii in luoghi diverfi, rentes. Potrebbe dunque così intender/i il Tabulario
e di diverfe cofe : così nel tempio delle Ninfe vi Primo , che fi vede notato in quejìi due privilegii di
erano le pubbliche tavole del Recenfo , cbe riguarda- Vefpafiano , per la prima filanza dell' Archivio Capi-
va la dijìribuzione frumentaria ( Cicerone Mil. 27. e tolino . Ma il leggerfi in feguito Pagina quinta ren-
JLipfio Eleófc. I. 8.): così ne' tempii di Lucina, delld de affai dubbiofa quejla fpiegazione , non potendofi nel.
Gioventù , e di Libitina fi notavano , almeno da proprio fignificato riferir pagina , fé non a liber, 0
principio , quei che rifpettivamente najceano , pren- tabula, 0 fi mil cofa, come è noto: Fejìo in Paginae,
deano la toga virile , 0 morivano ( Lipfio Exc. ad
Tacit. Ann. V. ): e così anche nei tempio di Cerere, e
di Vejla vi erano pubblici Archivi/ , oltre agli Ar-
cbivii appartenenti ai giudizii , che doveano effervi
e Ifidoro VI. 24. Marziale IL 6.
I nunc, edere me jube libellos
Le&is vix tibi paginis duabus,
Speéhis é<rx.ciTOMjAi'ov, Severe:
in tutti i Fori, dove i giudizii fi efercitavano (Ba- ed è nota V efprejfione facere utramque paginam ( Pli-
rifono de Archiv. cap. 4. e fegg.). Onde forfè a tutti nioll.j.); e filo da'poeti fuol prenderfi pagina per tut-
generalmente sì fatti Archivìi fi rifirifee V antico to il libro . Sembrerebbe dunque più naturale il legger
tnarmo preffo^ Lipfio a Tacito Exc. ad Ann. V. in cui qui Tabula , cbe Tabularium . Ma nafee un altra
fon nominati Curatores Tabulariorum Publicorum. Il dubbio sulla fpiegazione della parola Tabula : poichì
più antico nondimeno , e 'l principale Archivio era. intendendofi pel privilegio jlejfo , non par , cbe pojfa
nel tempio di Saturno , dove anche era il pubblico adattarvifi la pagina quinta , quando voglia Jiarfi
Erario (Plutarco Prob. 41. e gli altri);ed era fitua- alla proprietà della parola diploma , come fon ch'ia-
to nel Campidoglio , come precifamente ne indivi- mate sì fatte conceffioni . Suetonio Ner. 12. diploma-
dua , e Jlabilifce il luogo il Bari fono 1- e. cap. 3. ta Civitatis Romanae fìngulis obtulit: ojfexvando il
In quejlo , cbe propriamente chiamavafi Tabularium, Cafaubono a Suetonio Oét 50. che ebbero un tal no-
fi conferva-vano tutti gli Atti pubblici , e le tavole me dalla forma , 0 fia dall' efifer di due tavolette com-
di bronzo delle Leggi, delle Società, delle Alleanze e pfie ; onde diceanfi anche Sntìjxi , duplices ( e da
de'privilegii conceduti a chiunque ( Suetonio Caef. 28. Macrobio Sat. I. 23. i diplomi fon detti codicilli):
e Vefpaf. 8.): e ficcome i decreti del Senato non aveano e non poteano perciò aver più , cbe quattro pagine.
forza , e neppure il nome di Senatoconfulti , fé prima Dovrèbbe dunque darfi alla parola pagina un altra
non fi portavano all'Erario di Saturno , 0 fia all' Ar- fignificato , cioè non di una' intiera faccia , ma
(bivio del Campi doglio ( Suetonio Oót. 98. Tacito Ann.HI. di una colonnetta , come fi ufava ne' papiri , nella
51. Celio a Cicerone Epift. Fam. VIII. 8.); così dopo qual maniera in una faccia poteano ejfervi più pagi-
ripojìi in quejlo, fé ne davano le copie all'Archivio del ne : e in quejlo fignificato forfè fon prefe le pagine
tempio di Cerere per V intelligenza de'Tribuni, e della da Cicerone IV. ad Att. Ep. 8. non minus longas in
Plebe: fi veda il Bari fono cap. 6. e 7. dove nota,che codicillorum faftis futurorum Coniulum paginulas
efifendo gli Atti degl'Imperatori altrettante leggi, anche habeat , quam factorum ~In tal maniera potea una
fi portavano nell' Erario : e così tutti gli Atti de'Cen- tavola contener più pagine : ed e fendo anche certo,
fori, 0 fieno le tavole , in cui erano notate non fola- cbe una legge potea occupar più tavole ( come fi vede
■mente le rendite e le pojfejfioni pubbliche, e i dazii, e in Fefio v. Reus citata la Tavola Seconda della Se-
i tributi , ma anche il e enfio di tutti i Cittadini ; e conda Legge di Numa : fi veda' V Agoflini de LL.
fpecialmente i matrimonii , i repudii , i divorzii, e cap. 16. ), e particolarmente dovendofi ciò credere di
le nafeite di lutti i Cittadini ;, poiché vi era il quejìi privilegii di -militari , i cui nom moltijfimi
non