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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0039
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xxxvi PREFAZIONE,

il nome del privilegiato n o ne dinotano P ordine nella
Tamia, o dimojìrano il luogo della Tazola Jfejfa nelf^r-
còivio (So) *, e Jolamente nel nojfro bronzo , e in un al-
tro anche di Pefpafmno s'incontrano ^lK

e 7 quartiere a' Claffiarii già ridotti in legione; e fei Antiq. Gal. Ep. I. e 7 Bimard Epifc. ad Maff!
che avendo quefti ciò chiejlo al nuovo Imperator Gal- nel Mufeo Veronefe pag. 137. ) : è certo , che così
la , non fola fu loro negato , ma furono anche deci- nell'una milizia , come meli' altra dopo yiugujlo s'im-
muti : ma che poi lo Jieffo Galèa concedè a' rejlanti troduffero i mercenarii ; e quindi fi ammetteano an-
di quella legione le infegne , e 7 quartiere ; onde da che facilmente i peregrini : 'Dione LV. 24. fa ejpreffa
Dione n' è momimato il fondatore : fi veda il Bimar- menzione nel piano militare di A.ugvflo tuì> ^évuv,
do eh. Epift. p. 348. e 7 Tilkmont in Galba To. I, de'peregrini, e propriamente de' Batavi : e nella mif-
p.1042. 11.4. e gli altri. I Cementatori di Tacito, e di fìone di Domiziano preffo Grutero p. DLXX1V. 5. fi
Suetonio altre cofe dicono per ufeire da' dubbii ; ma non dice efprejfamente : peditibus , & equitibus , qui
■par, che vi fieno riufeiti con felicità, dicendo efprejja- militane in cohorte Vili. Voluntariorum CivìumRo-
mente Tacito Hift. I, 6. Introitus (Galbae) in urbem, manorum, qui peregrinae conditionis probati erunt,
trucidatis tot millibus inermium militum , ijifauftus & flint in Dalmatia &c.. E così forfè può rifpon-
omine , atque ipfis etiam , qui occiderant , formi- derfi agevolmente al dubbio che mafie da Ariftide
dolofus . Induéta legione Hifpana , ( la legione fet- ( Orat. in Rom. To. I. p. 382. ) il quale dice , che
tima ) , remanente ea ( legione ) quam e claffe Ne- i Romani nel tempo ftejfò che ricevevano uno nella
ro confcripferat , piena Urbs exercitu infolito , Ec~ milizia , lo dichiaravano Cittadino Romano : potendòfi
co dunque la legione formata da Nerone de' ClaJJiarii ciò intendere della formazione regolare delle Legioni,
diftinta , e diverfa da quei trucidati da Galba. On~ non degli avventizi e delle reclute, come benché oficu-
de il Reimaro a Dione LXIV. 3. n. io. dìftingue r amente accenna Maff e i l.'c. Som è dunque maraviglia,
due legioni di Clafjìarii , una già formata colle in- che a quefti giovajfi il privilegio di cittadinanza,
fegme , e col quartiere affegnato da Nerone , V altra ficcarne ai Cittadini giovava il connubio jper le mo-
defignata folamente da Nerone , e che da Galba fu gli peregrine , epe 'figli. E all'altro dubbio de'moltifti-
decimata . Ma né pur con ciò fi dichiara , fé i Ciaf- pendii , che fi fuppngono in quefti privilegi non corrifpom-
fiarii reflati dopo la decimazione foffero uniti da denti alla fondazione delle due legioni qui mentovate, può
Galba poi in una legione, fecondo il perfiero di Nero- dirfi , che gli Jlipendii fatti nella milizia Clajjiaria
me , 0 rejlajjero nel prìjlino fiato : e refia anche inde- valevano , e computavanfi anche dopo ti paffaggio alla

cìfa V altra difficoltà , fé la legione Prima Adjutri-
ce , che Dione dice fondata da Galba , era formata
di Clafjìarii . E" certo , che da Olone fu la prima
volta pojla in guerra : Tacito Hift. II. 43. e parte
Othonis Prima -ddjutrix , non ante in aciem
deduóta , fed ferox , & novi decoris avida .
Ma comunque fia , dicendofi così nel privilegio di

Legionaria per produrre il beneficio della miilione ,
e la grazia de'privilegii della cittadinanza , e del
connubio , come penfa il Bimardo nella cit. Epift,

(80) - Si veda la n. (69;

(81) Es certo , che negli ultimi giorni di Vitelli0
s'incendiò il Campidoglio : Tacito Hift. III. 72. Dio-
ne LXV. 17. Suetonio Vit. 15. Plinio XXXIV. 7. e

Galla per la Prima Adjutrice, come mei nojìro di col Campidoglio s' incendiarono anche tremila tavole

Vefpafiano per la Seconda Adjutrice, che fi concede la di bronzo , in cui lì conteneano quafi dal principio

tìttadinanza , e 7 connubio a quei veterani, che ban di Roma i Senatoconfulti , e i plebilciti delle 80-

militato nelle medefime, nafeono due dubii : primiera- cietà , delle alleanze, de'privilegii conceduti a chi-

mente come poteffero non effer Cittadini quei, che mi- unque : come fcrive Suetonio Velp. 8. e febbene tra

litavamo nelle legioni : e in fecondo luogo, come poffa le prime cure dell' impero Vefpafiano avefj'e anche quel-

nel privilegio di Galba parlarfi di Veterani nella Le- la di rifare il Campidoglio , e riparare la perdita

giome Prima, quando non ancora era andata in guer- delle fritture con ricercarne da per tutto le copie (Sue-

ra fiotto quell'Imperatore ; e nel noflro fupporfi venti , ionio Le. e Plutarco Popi. p. 104.) non fu terminata

0 più Jlipendii nella Legione Seconda nel primo anno quefia grande opera al più prefto , che fi voglia dal

dell' impero di Vefpafiano , da cui fu formata% Pel Reimaro a Dione LXVI. 62. fé non verfo la fine dell'

primo dubbio fenza aggiungere altro a quel che fi è 824. Or non è inverifimile il dire, che-in quel fiat-

detto ( nota 40. ) sulla difputa , fé, e come i Ciaf Tempo gli atti pubblici , come fono quejle due Miifioni

.fiarii foffero fidati, e fé per militar nella flotta bi- fatte prima di terminarfi V Archivio del Campidoglio,

fognaffe la cittadinanza Romana : ( fui che fi veda fi riponejfero in altro luogo con quefle diftinzioni per

Lipfio de Magn. Rom. I. <>• Fàbretti Col. Traj. fituarfi poi in migliore ordine, 0 nella maniera alme-

pag. 83. e 7 Reimaro a Dione LXIV. 3. h.'ij. fio, in cui prima, e dopo furono fituati, che non avean

Filippo della Tom Monum. Vec Ant. I. 4. il Maf- lifogno per ritrovarfi di tante individuazioni,

TAVOLA I.



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