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6
T A
s'incontra iPÌ ; e anche per
fcende sul petto , e nella quale
delira ^6),
ajcia ? che dal collo gli
ravvolge e nafconde la
fome per altro in più Ode di Awacreonte fi dice .
Si veda la Tavola XX. To. III. delle noftre Pitture
dove fi rapprefenta un Amore, o un Bacco alato-.
(5) In una gemma del Mufeo Fiorentino To. IL
CI. II. Tav. XLV. fi vede un Bacco Jìmilijjìmo al
fioftro . Il Gori decide effer quello Aerato, genio di
Bacco, di cui così fcrive Paufania-parlando di un tem-
po di Bacco in Atene I. 2. Kocì SalfÀU^ T&v d[xQt
'Aioyóaou KxpLrog • spoetano» èsw ol {jlóvov » svuwòo-
fini-ièvov foly6}\ e un demone, di quei della compa^
gnia di Bacco , detto Aerato : di quefto comparifee
il folo volto, rilevato dal muro. E* noto, che Aera-
to vuol dire il vino puro; onde quefta immagine do^
vaa rapprefentare un ubbriaco con caricatura : e in-
fatti il Cafaubono ad Ateneo XII. 8. dove quefto
fcrive: è Ss TIsigispcctoq v.aì su 7roì\?io7g fttxpùg èyèvsr
70 , 'Ó5T8 xocì tò K.'6fìr(iai sv Atovóais frpóa&moy ènei'i/8
riVSQ Cpaciv sìvcti si'xóvcti Pififtrato in molte cofe era
odiofo : di modo che alcuni dicono , che il volto
nel tempio di Bacco in Atene fia l'immagine di lui;
riflette il Cafaubono , che la fornigli'ama di un bevi-
tor di vi» puro, come era V Aerato, con la faccia dì
un Uomo fero, e crudele , come era Pififtrato , è ma-
ni feft a ; fi veda la nota (4) della Tav. V. Lonta-
niamo è dunque il penfiero del Gori, che vuol trovar
un forte levitor di vino nella faccia rìdente , e dilis-
cata di un tenero , e graziofijjìmo ragazzo.
(6) Sella Jìeffa maniera appunto fi vede nella gem-
ma del Mufeo Fiorentino di fopra mentovata . Crede
ivi il Gori , che il tenerfi la mano ravvolta e nafeo-
fia nel panno alluda a' fiacri fi cj , che faceanfi alla Fe-
ri e, a cui come dice T. Livio fiacrificavafi colle ma-
ni velate. Qualunque fia queflo penfiero , è certamente
notabile il vederfi quejìe due bende, che par che fen-
dano dalla parte di dietro della tefia ; nella qual fiuppo-
fizione potrebbero prendorfi per le tonte » 0 fieno l'ejire-
mità del diadema.
TmnmniTTmnTTnnmni|ÌTnìm|
„ V/.-i0.,/,,,,, Ko„>
KC.
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TAVOLA Vili.
6
T A
s'incontra iPÌ ; e anche per
fcende sul petto , e nella quale
delira ^6),
ajcia ? che dal collo gli
ravvolge e nafconde la
fome per altro in più Ode di Awacreonte fi dice .
Si veda la Tavola XX. To. III. delle noftre Pitture
dove fi rapprefenta un Amore, o un Bacco alato-.
(5) In una gemma del Mufeo Fiorentino To. IL
CI. II. Tav. XLV. fi vede un Bacco Jìmilijjìmo al
fioftro . Il Gori decide effer quello Aerato, genio di
Bacco, di cui così fcrive Paufania-parlando di un tem-
po di Bacco in Atene I. 2. Kocì SalfÀU^ T&v d[xQt
'Aioyóaou KxpLrog • spoetano» èsw ol {jlóvov » svuwòo-
fini-ièvov foly6}\ e un demone, di quei della compa^
gnia di Bacco , detto Aerato : di quefto comparifee
il folo volto, rilevato dal muro. E* noto, che Aera-
to vuol dire il vino puro; onde quefta immagine do^
vaa rapprefentare un ubbriaco con caricatura : e in-
fatti il Cafaubono ad Ateneo XII. 8. dove quefto
fcrive: è Ss TIsigispcctoq v.aì su 7roì\?io7g fttxpùg èyèvsr
70 , 'Ó5T8 xocì tò K.'6fìr(iai sv Atovóais frpóa&moy ènei'i/8
riVSQ Cpaciv sìvcti si'xóvcti Pififtrato in molte cofe era
odiofo : di modo che alcuni dicono , che il volto
nel tempio di Bacco in Atene fia l'immagine di lui;
riflette il Cafaubono , che la fornigli'ama di un bevi-
tor di vi» puro, come era V Aerato, con la faccia dì
un Uomo fero, e crudele , come era Pififtrato , è ma-
ni feft a ; fi veda la nota (4) della Tav. V. Lonta-
niamo è dunque il penfiero del Gori, che vuol trovar
un forte levitor di vino nella faccia rìdente , e dilis-
cata di un tenero , e graziofijjìmo ragazzo.
(6) Sella Jìeffa maniera appunto fi vede nella gem-
ma del Mufeo Fiorentino di fopra mentovata . Crede
ivi il Gori , che il tenerfi la mano ravvolta e nafeo-
fia nel panno alluda a' fiacri fi cj , che faceanfi alla Fe-
ri e, a cui come dice T. Livio fiacrificavafi colle ma-
ni velate. Qualunque fia queflo penfiero , è certamente
notabile il vederfi quejìe due bende, che par che fen-
dano dalla parte di dietro della tefia ; nella qual fiuppo-
fizione potrebbero prendorfi per le tonte » 0 fieno l'ejire-
mità del diadema.
TmnmniTTmnTTnnmni|ÌTnìm|
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TAVOLA Vili.