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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0096
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48 TAVOLA X.

quefti ornamenti fi accompagna il lavoro e una certa
femplicità bene intefa, che lo fa credere di artefice Etra-
fco ! Notabile è parimente il vederli in quefto bronzo gli
occhi, e '1 monile di argento.

rpeflò ne' monumenti Btrufci , e non in altri. Nella
Tavola XLI. delle aggiunte dal Buonarroti al Dem-
ftero de Etrur. Reg. To. I. p. 282. fi vede ima
ftatuetta di Ironzo con caratteri Etrufci, che ha una,
sì fatta collana , e dal tenere in mano un pomo, e
creduta Pomona. Un altra Jlatuetta fintile , ma feti-
ma tetta, e fetva ifcrizione , e col filo pomo in
mano , è riportata dal Gori Muf. Etr. To. I. Tav
III p 13 da lui denominata anche Pomona. Net
Mufeo Fiorentino To. III. Tav. LXIII. p. 65.7»

vede anche una fiatua di marmo col grembiale ripe-
ta di frutti , onde dal Gori è chiamata parimente
Pomona: e per la fieffa ragione crede il Begero l e.
rapprefentata in una gemma la fieffa dea . In nejjuna
però fi vedono unite infieme tutte le particolarità, che
nel nojlro bronzo fi offervano .

(5) Nel filo bronzo del Buonarroti fi vedono gli
occhi di argento , ma non già il monile , come nel
nojlro .

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C* G.

TAVOLA XI. XII,

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