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-rogante ' waBBrf
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CL/e/mo «_/\<
III!
tua-maa sa
ornano
Carlo Orati/Incise.
TAVOLA Xm.XIV.
ALLA fomiglianza, che ha quello M
col bufio precedente ^ può bea dedurli,
che vi fi rapprefenti anche un De-
mostene W', derivando qualche differen-
za, che tra funo , e V altro fi offerva,
dall'effer quefto fecondo bronzo e più
grande, e più confervato del primo^:
fé pur non voglia dirfi , che nel primo fi figuri alquanto
TomXBron. I P^
(i) Fu ritrovato nel niefe dì Ottobre del 1753.
in una delle fianze dell'edificio Jlefo , ove furono tro-
vati i Papiri. .
(2) Si riconofce /opra tutto la fomtghanza_ tra
l'uno , e l'altro nel labro inferiore , che in tutti due
è molto fottile , e quaft attaccato ai denti . Si offer-
to a quejlo propofito quel che notano i Profeffori sul
Mosè di Michelagnolo Buonarroti in Roma .fatto con
una fimile caricatura per indicare appunto il difetto,
che quello avea , impeditioris , & tardioris linguae,
come fi legge nell'Ebdo IV. io. Sarebbe quejla una
prova non leggiera , che così l'uno , come l'altro bu-
fto non appartengano , fé non che al Demoftene Ora-
tore , di cui fon noti i tre difetti naturali Qwy]g
dcdé'jsict, yXdnTYiQ dadQsia , xaì 7tusv{jlcctoq xo?\opór/}g,
la voce non ferma, la lingua non fpedita, e '1 re-
fpiro interrotto ( come dice Plutarco Dem. p. 848.
* oltre agli altri Valerio Maffimo Vili. 7- >I 1mle
anele fpiega, che non pofea né pur pronunciare la leU
fera R ) : difetti , che furono poi coli' efercizio , e
coli'arte da lui corretti , 0 moderati.
(3) Plutarco nella feconda vita di Demoftene To-
mo II. p. 847. fa menzione di due dijlinte Jlatue di
quejlo , che fi vedeano in Atene in due divetfi luoghi:
e dopo aver detto , che nella bafe della fua jlatua di
bronzo leggeafi quejla ifcrizione pojlavi dagli Ateniefi:
Einsp 'ianv qdsyw ym/iy , àyjfioadéyss, eìyes •
OvnOT av sTih'hmv yjp\sv ctpyig MtxxsSw ;
Se aveffi avuto all'eloquenza uguale ,
Demoftene , il valor ; la Grecia ancora
Vinta , e ferva al Macedone non fora :
foggiunge: véli cu Ss stmv nTiwiw ™ Tcspis-ypinaiiix-
T05 , kolì tS |3<y//,3 tcov SJiSsm Qsw , viro Tlo/\uebxr<t
716710171 [ASV/l .... XgÓM Ss UStgO'/ A'$'/JMlOt . . . ÙU-
t5 TsisTiSvrmón iw sMvm dvsBshv è» dyopx ,
ini Topyi'a afflpnog : è limata la di lui ftatua pref-
fo
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za, che tra funo , e V altro fi offerva,
dall'effer quefto fecondo bronzo e più
grande, e più confervato del primo^:
fé pur non voglia dirfi , che nel primo fi figuri alquanto
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(i) Fu ritrovato nel niefe dì Ottobre del 1753.
in una delle fianze dell'edificio Jlefo , ove furono tro-
vati i Papiri. .
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l'uno , e l'altro nel labro inferiore , che in tutti due
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to a quejlo propofito quel che notano i Profeffori sul
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* oltre agli altri Valerio Maffimo Vili. 7- >I 1mle
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(3) Plutarco nella feconda vita di Demoftene To-
mo II. p. 847. fa menzione di due dijlinte Jlatue di
quejlo , che fi vedeano in Atene in due divetfi luoghi:
e dopo aver detto , che nella bafe della fua jlatua di
bronzo leggeafi quejla ifcrizione pojlavi dagli Ateniefi:
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Se aveffi avuto all'eloquenza uguale ,
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Vinta , e ferva al Macedone non fora :
foggiunge: véli cu Ss stmv nTiwiw ™ Tcspis-ypinaiiix-
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