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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0126
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78 TAVOLA XIX. XX.

damento aveano a quel Filofofb rapportato C»).

e 7 governo del Mondo , e P efficacia dì far del lene ,
o del male ( Seneca de Ben. IV. 4. e 19.); non cre-
dendo , che conven/Jfe alla beatitudine ( la quale egli
facea confifiere nel non incomodar né se, ne gli altri:
Cicerone 1. e. Laerzio X, 139. dove ojferva il Mei-
bornio , che a quejlo penfiero avsa potuto indurfi Epi-
curo dal fuo temperamento inclinato all' ozio, e alla
quiete ) , e alla mafia della natura divina V avvi-
lir/i , e 'l trapazzarfi nel penfare alle facende degli
uomini , e al regolamento dell' Univerfo , che ficcome
dal concorfo cafuale degli atomi potea ejferfi formato,
così colle leggi del moto , e del pefo intrinfeco al-
la materia potea da se mantenerji. Laerzio X. 3 8,
e fegg. Cicerone de Fato cap. io. e 11. dove
anche efamina , come Epicuro poteffe combinar col
fuo fifiema la libertà dell' arbitrio : fi veda an-
che il Rondel, e 'l Bayle ]. e. Rem. L. sull'altro pa-
radofio , fé aveffè Epicuro ammeffa la provvidenza ■
e sul dubbio ( promoffo già da Pier Vettori in
una lettera a Monjignor della Cafiz ) , fé V invo-
cazione , che fa Lucrezio di Venere , fi opponga
al fuo fifiema . Del re/lo non vi è Filofofo , della
di cui condotta fiafi detto e più bene , e più male ,
e di cui fieno più conofeiuti i fentimenti , come può
vederfi ( oltre a Lucrezio , Cicerone , Plutarco , Se-
neca , Laerzio ) nelle due vite di Epicuro , lati-
na , e francefe, fritte dal Rondel , e in Bayle 1. e.

e più che in ogni altro , in Gaffendo negli otto libri
della vita , e de' coftumi di Epicuro. Il più, bello
elogio dà Epicuro , e de' fuoi feguaci , è quello , che
fa loro Cicerone , de Fin, IL 25. Ac mini quidem,
quod & ipfe ( Épicurus ) bonus vir fuit , & multi
Epicurei fuerunt & hodie funt & in amicitiis fi-
deles , & in omni vita conftantes, & graves , nec
voluptate , fed officio confilia moderantes ; hoc vi-
detur major vis honeftatis , & minor voluptatis.
Ita ènim vivunt quidam, ut eorum vita refellatur
oratio : atque ut ceteri exiftimantur dicere melius,
quam facere ; fic hi mihi videntur facere melius „
quam dicere. Si veda anche la nota (2) della Tavo-
la feguente.

(2) La fiori a di tutte le altre immagini credute
di Epicuro fino alla feoverta del vero bufto di que-
fio Filofofo unito all' altro di Metrodoro co' loro no-
mi , può vederfi nel diligentijjimo Ffpofitore del Mu-
feo Capitolino Tav. XI. To. I, p. 14- dove egli col
confronto di quel bufìo riprova l'altro marmo del
Campidoglio , che anche ne porta il nome, aggiuntovi
modernamente , e gli altri due marmi fimi li fenza
nome dello fieffo Mufeo Capitolino ; e riprova quello
ancora del Puteano , pubblicato dal Gaffendo, e ripor-
tato dal Gronovio A. G. To. IL n. 96. e nell' edi-
zion di Laerzio del VVetfienio ; e la medaglia dell'
Haym Teforo Britan. To. IL p. 62.

^ra/ic/e cowr fionama/k^

TAVOLA XXI.XXII.
 
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