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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0199
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GRANDE COME E ORIGINALE

TAVOLA XLIH.XLIV.

UANDO voglia arrifchiarfi qualche
congettura su queflo bronzo (0 y forfè
ne (òmminiflrerebbe una quell ombra di
fomiglianza , che potrebbe a talun fem~
brare di riconofcere,colla immagine,che
fi vede fegnata in più medaglie ^ , di
M. Emilio Lepido , più famofo ^) per je
cariche , e pel Triumvirato, che efercitò con Antonio,

ed

(i) Fu ritrovato nelle fcavszioni di Pòrtici.

(2) Si vede la teli a di queflo Triumviro in più
medaglie prejj'o il Vaillant Num. Ant. Fani. Rom.
To. I. Pam. Aem. Tab. VI. e preffo il Morelli Fani.
Aem. Tab. 2. e'I Fabri n. I. fa menzione anche di
una gemma , in cui fi vedea la fua effìgie : forfè la
Jìejfa , che fi trova nell' Agoflini , e nelV Maffei To.
I. Tav. 9. dove queflo p. 14. nota , chi V Angeloni
porta una medaglia dì Lepido col COnSul TERtium;
ma è chiaro , che dee leggerfi ITERum. Potrebbe in
alcuno produrre qualche dubbio V età piuttoflo virile,
che fi ravvifa nel noflro bronzo ; ma così anche
fi vede in molte fue medaglie . Per altro , quan-
tunque egli foffe morto di età avanzata, cominciò ad
efiere illujlre ancor giovane ; fapendofi , che non era
egli più che Pretore nell' anno dì Roma DCCV. quan-
do dichiarò Cefart Dittatori ( Cefare B. C. IL ai»

Dione XLI. 36. ), da cui in ncompenfa fu fatto Ge-
nerale della Cavalleria , Governai or dì Roma , e pop
Confole; e quindi in fomma ebbe principio la fua gran,
fortuna , la quale tutta fi reflrinfe nel giro di pochi
anni, avendo egli cominciato aperdere il credito fin dall'
anno DCCXIL di Roma ( Dione XLVIII. 4.) , con efifet
finalmente nelDCCXVlll.fpogliato di tutto il fio po-
tere ( Dione XLIX. 12. ) : e febbene fopravivejfi fino
al DCCXL. ( Dione UN. 27. Sue toni a Oófov. 31.),
fu da allora in poi V oggetto della derifione , e del
difprezzo di tutti ( Dione LIV. 15. ).

(3) Di M. Emilio Lepido (figlio, e forfè non
vero , dell' altro M. Emilio Lepido , che fu Confole
V anno DCLXXV. di Roma , come nota Vaillant
1. e. p.36". n. XXIII. , s morì di dolore per aver fico-
verta V infedeltà di fua moglie , fecondo Plutarco
in Pomp. p. 627. To, L: ) può Un dirfi quel che

fi
 
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