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https://doi.org/10.11588/diglit.10171#0018
coftoro7é*che fopravanzò al tempo divoratore, difefo, fe ingiuftamence accufato. e'conden-
nato /e irragionevolmente, foflenuto; Mà vi aggiungente '1 trafcurato da quelli, e '1 non ve-
duto* come che moderno di quello Secolo . Tanto che riufcira i Opera un preziofo raccol-
to, te non ^'tLItto: cne fol farebbe difegno dell'imaginazione , almeno di mediocre parte di
cfò, qual fia avvenuto nella Calabria, da che Ella prefe ad abitarli. Però prima d'oltre {"cor-
rere in quella lettura, convienimi recare alcuni neceflari/filmi avvilì.
§. I.
Motivo dell'Aliti or e ,cJ}C l'induce à ferir ere la preferite Opera.
De Art
ifl.tr
IL primiero motivo,' che m'indufle à fcrivere di fomigliante argomento non fù , che inu
fempliciifimofìimolo diellèrmi àpieno informatogli da'miei primi anni,del!o iìato He-'
jhgiofo, qual profetavo : onde applicatomi à leggere gli Annali della mia Religione, poco
dianzi publicati alla luce(con tant'applaufo)dal nofìro Rev.P.Zaccana Boverio, fogetto di
Jeminéte Dottrinai meritò;da quella lettura,non folo apprefi ciò,che toccata all'effer di vero
Keligiofo Capuccino; mà pur'anche m'apri/ la fìrada, per intender mediocremente dell' Or-
dine Serafico tutto de'Frati Minorici cui quello mio era un rampoilo,tanto più verdeggiai!
te, quanto più (puntato nella fua ultima vecchia/a .
Quindi oltrepattando alla lettura di altri Libri dell'Ordincprcfi à notare, e mettere infìe-
me tutti quei buoni fervi del Signore, che della Serafica Religione avean fiorito nella Cala-
bria . E nientemeno alquanto più allargandomi, volli anche intendere di ruttigli altri, non
pur Religioni d'ogni Iflituto;mà de'Secolari ancora d'ogni fefìb,che nella, ò della medelìma
Provincia,ed eran vivuti,ed eran morti da Santi. Venivo in ciò ajurato dal Libro teflè llam
pato da Paolo Gualtieri, có nome di Trionfo,ò vero Leggendario de'Santi Martiri di Cala
bria . E perche per la morte di lui non potè à queftoprimo Libro farvi tener dietro gli al
tri, difegnati nel fuo fine : Stimai non inutil fatica dar l'ultima mano al nobil difegno.
Cofsi adduuque avanzatomi in quello penfiero , e /limando, che non riufeirebbe fuori di
filo premandare alle Vite de' Santi una qualche breve digreffione sù la qualità delle loro Pa
trie j Per tanto fattomi da Capo, feri/fi, ò pur prefi à fcrivere, come per fuga di quelle ; M;
ritrovandovi molte difpute Storiche, rifolveidi trattarne à tutta penna : Onde crefeiuta la
fatica à giuflo Volume, penfavo mandarlo fuori feparatamente , per isfuggire l'interromp "
mento del Sagro,con difcorlì, e diipute non Sagre.
Ora perche in fomigliante rivolta di Libri, m'incontrai in una quali infinita moltitudine
d'Eroi in qualunque altro genere,in Dignità, in Lettere, in Armi, alcuni de'quali andavano
in difputa, fe Nollri, con graviffimo pregiudizio del vero; rifolvei fcrivere d'ogni cofa; e per
non lafciarne alcuna indietro,difpolì la fatica qual fi vede, di tré Volumi, ripartita in do-
dici Libri. Quindi mi convenne raddoppiare il travaglio, perche eflendomi occorfo di leg-
gere un'Auttore per un bifogno,fù d'vuopo rileggerlo più, e più volte per f* intendimento del
tutto. In tante rivolte di Libri, che travagliavano il Corpo , vi lì aggiungevano l'amanze
dell'Animo, fra le quali non era la minore l'oppolìzioue fcorgevo,poteva fannia* ; cioè che_j
à Perfona Religiofa del mio Illituto , tutto altro fi convalide , che l'impiego delle Storie Se-
colari; E tanto crebbe l'apprensione, che dopò una lunga fofpeniìone di Animo ; finalmente
mi violentò à non ifcrivere, che de' foli Santi, e Beati con titolo di Calabria Santa.
Mà appena ebbi dichiarata quella mia reloluzione à gli Amici,che rollo me ne arrafferò,
con riportarmi all'altra di prima, recandomi per conveniente ragione l'elfempio, non puro
l'infiniti Religiofì d'ogni Ordine, anche del mio medefimo; Mà di Eufebio , di Giurino > e
ii altri Santiffimi Uomini, che feri/fero di fomigliante Argomento: La Carità di più alla_*
Patria , al cui utile (ìain nati per mantenerla con accrefcimento di gioria ; e fopra tutto iì
profitto de'Proflìmijperanimarli colia lettura di quelli Libri;al maneggio onorato delIeAr-
mi,fe Cavalienjallo lludio delle buone Ietterete Studiofi;al buófervizio delle ChiefedeEccle
ìaftici;ai!a Sàtità della Vita,fe Religiofi.Che tanto di quella lettura lì averebbono prometto
quanto d'ogni altra fomigliante Storica dittero; chiamandola Polibio, Scuola la più dotta, <
Maeftrala più faputa, per l'ammaeflramento della Gioventù: Dionigio Alicarnafleo, Filoso-
fia compoftad'Ettempj; ed Agollino Mafcardi, Metropoli di tutta la Filofofia Morale .(d)
§. II.
Libri de'quali fi è fervito l'Auttorel.
QUì caderebbe opportuna la Digrettìone sùde' var; umori, quali molti ebbero nello
fcrivere : Alcuni troppo (crupololì nella citazione degli Autrori ; Altri di fovercbia_>
*- naufea in non citarne pur uno. Mà fiali qual fe ne voglia il migliore : Sù gli affari
della Storia di cofe à Nói lontane,non pur dicevole ; mà fommamente neceflaria lo ftimo la
citazione de'Libri, da'quali fe ne ritrae il racconto, per non dan'ifofpetto, che lì voglia par-
lare à capriccio : Onde parrai ingiulla l'accufa data da Fozio à Ccfaleoue , fgridandolo,per
U omo : Animi non dum prorfus inanis, Tnerilemquegloriaro repudiatisi fol perche, Magnum
fatis
nato /e irragionevolmente, foflenuto; Mà vi aggiungente '1 trafcurato da quelli, e '1 non ve-
duto* come che moderno di quello Secolo . Tanto che riufcira i Opera un preziofo raccol-
to, te non ^'tLItto: cne fol farebbe difegno dell'imaginazione , almeno di mediocre parte di
cfò, qual fia avvenuto nella Calabria, da che Ella prefe ad abitarli. Però prima d'oltre {"cor-
rere in quella lettura, convienimi recare alcuni neceflari/filmi avvilì.
§. I.
Motivo dell'Aliti or e ,cJ}C l'induce à ferir ere la preferite Opera.
De Art
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IL primiero motivo,' che m'indufle à fcrivere di fomigliante argomento non fù , che inu
fempliciifimofìimolo diellèrmi àpieno informatogli da'miei primi anni,del!o iìato He-'
jhgiofo, qual profetavo : onde applicatomi à leggere gli Annali della mia Religione, poco
dianzi publicati alla luce(con tant'applaufo)dal nofìro Rev.P.Zaccana Boverio, fogetto di
Jeminéte Dottrinai meritò;da quella lettura,non folo apprefi ciò,che toccata all'effer di vero
Keligiofo Capuccino; mà pur'anche m'apri/ la fìrada, per intender mediocremente dell' Or-
dine Serafico tutto de'Frati Minorici cui quello mio era un rampoilo,tanto più verdeggiai!
te, quanto più (puntato nella fua ultima vecchia/a .
Quindi oltrepattando alla lettura di altri Libri dell'Ordincprcfi à notare, e mettere infìe-
me tutti quei buoni fervi del Signore, che della Serafica Religione avean fiorito nella Cala-
bria . E nientemeno alquanto più allargandomi, volli anche intendere di ruttigli altri, non
pur Religioni d'ogni Iflituto;mà de'Secolari ancora d'ogni fefìb,che nella, ò della medelìma
Provincia,ed eran vivuti,ed eran morti da Santi. Venivo in ciò ajurato dal Libro teflè llam
pato da Paolo Gualtieri, có nome di Trionfo,ò vero Leggendario de'Santi Martiri di Cala
bria . E perche per la morte di lui non potè à queftoprimo Libro farvi tener dietro gli al
tri, difegnati nel fuo fine : Stimai non inutil fatica dar l'ultima mano al nobil difegno.
Cofsi adduuque avanzatomi in quello penfiero , e /limando, che non riufeirebbe fuori di
filo premandare alle Vite de' Santi una qualche breve digreffione sù la qualità delle loro Pa
trie j Per tanto fattomi da Capo, feri/fi, ò pur prefi à fcrivere, come per fuga di quelle ; M;
ritrovandovi molte difpute Storiche, rifolveidi trattarne à tutta penna : Onde crefeiuta la
fatica à giuflo Volume, penfavo mandarlo fuori feparatamente , per isfuggire l'interromp "
mento del Sagro,con difcorlì, e diipute non Sagre.
Ora perche in fomigliante rivolta di Libri, m'incontrai in una quali infinita moltitudine
d'Eroi in qualunque altro genere,in Dignità, in Lettere, in Armi, alcuni de'quali andavano
in difputa, fe Nollri, con graviffimo pregiudizio del vero; rifolvei fcrivere d'ogni cofa; e per
non lafciarne alcuna indietro,difpolì la fatica qual fi vede, di tré Volumi, ripartita in do-
dici Libri. Quindi mi convenne raddoppiare il travaglio, perche eflendomi occorfo di leg-
gere un'Auttore per un bifogno,fù d'vuopo rileggerlo più, e più volte per f* intendimento del
tutto. In tante rivolte di Libri, che travagliavano il Corpo , vi lì aggiungevano l'amanze
dell'Animo, fra le quali non era la minore l'oppolìzioue fcorgevo,poteva fannia* ; cioè che_j
à Perfona Religiofa del mio Illituto , tutto altro fi convalide , che l'impiego delle Storie Se-
colari; E tanto crebbe l'apprensione, che dopò una lunga fofpeniìone di Animo ; finalmente
mi violentò à non ifcrivere, che de' foli Santi, e Beati con titolo di Calabria Santa.
Mà appena ebbi dichiarata quella mia reloluzione à gli Amici,che rollo me ne arrafferò,
con riportarmi all'altra di prima, recandomi per conveniente ragione l'elfempio, non puro
l'infiniti Religiofì d'ogni Ordine, anche del mio medefimo; Mà di Eufebio , di Giurino > e
ii altri Santiffimi Uomini, che feri/fero di fomigliante Argomento: La Carità di più alla_*
Patria , al cui utile (ìain nati per mantenerla con accrefcimento di gioria ; e fopra tutto iì
profitto de'Proflìmijperanimarli colia lettura di quelli Libri;al maneggio onorato delIeAr-
mi,fe Cavalienjallo lludio delle buone Ietterete Studiofi;al buófervizio delle ChiefedeEccle
ìaftici;ai!a Sàtità della Vita,fe Religiofi.Che tanto di quella lettura lì averebbono prometto
quanto d'ogni altra fomigliante Storica dittero; chiamandola Polibio, Scuola la più dotta, <
Maeftrala più faputa, per l'ammaeflramento della Gioventù: Dionigio Alicarnafleo, Filoso-
fia compoftad'Ettempj; ed Agollino Mafcardi, Metropoli di tutta la Filofofia Morale .(d)
§. II.
Libri de'quali fi è fervito l'Auttorel.
QUì caderebbe opportuna la Digrettìone sùde' var; umori, quali molti ebbero nello
fcrivere : Alcuni troppo (crupololì nella citazione degli Autrori ; Altri di fovercbia_>
*- naufea in non citarne pur uno. Mà fiali qual fe ne voglia il migliore : Sù gli affari
della Storia di cofe à Nói lontane,non pur dicevole ; mà fommamente neceflaria lo ftimo la
citazione de'Libri, da'quali fe ne ritrae il racconto, per non dan'ifofpetto, che lì voglia par-
lare à capriccio : Onde parrai ingiulla l'accufa data da Fozio à Ccfaleoue , fgridandolo,per
U omo : Animi non dum prorfus inanis, Tnerilemquegloriaro repudiatisi fol perche, Magnum
fatis