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Fiore, Giovanni
Della Calabria Illustrata: Opera Varia Istorica Del P. Giovanni Fiore Da Cropani, Predicatore ... (Band 1): In cui, ... si descrive con perfetta Corografia la Situazione, Promontorj, Porti, Seni di Mare, Città, Castella, Fortezze ... dagli anni del Mondo 306. sin al corrente di Cristo 1690 — Neapel, 1691 [Cicognara, 4011-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.10171#0019
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f Geo.
ti Lea-

fatti argumentum efl,e qmt quantisquc Seri ptoribus ffiftoria colletta fihjaftare • Non così V n
cefe Plinio ; che anai con (incerici confeiìà,di avere fcritta la fua Storia naturale : Exhclione
^ oluminum, circiter ditum millium, forfè per quella ragione toccata da lui medelìmo, perch
egli è; Benignum, & plenum ingeni} pudoris fateri, per quos profeceris : così come obnoxij, &
hnfclicis ingenijefl depi ebendi infarto malie,q >iam ftintmm reddere, cum pruefertim fors fiat ex
iufu-ra. lo non citarò, come Plinio, due mila Scrittori ; nn fol tanti che batteranno, per fo -
'disfare ogni fcrupolofo, che pur non faranno pochi . Ben'eglié vero , che non tutti hò ve-
jdutocon occhi propri; ò perche troppo vecchi,non fi fono iafeiati ritrovarlo perche troppo
'lontani, nó anno faputofar fl viaggio di Calabriaiò perche di troppo fpefa,nòabitano che le
ifole Librarie de'Principi ; V hòaddunque ritrovati in altri Scrittori di grido, ai rapporto de'
[quali m'éparuto potermi fecuraméte fidare.Con tal legge,che ne'fentimenti no cócordevoli,
!per lo più hò dato le prime a'Scrittori noftrali,come meglio informatica cófróto degli fcfteri,
ja'quali fovvéte lalótanàza hà travolta l'intiera notizia delle cofe.Leggaiì F.Leàdro A'berti,(e)^Jlr.
j Eccone gV efscmpj . Sappiam ruttila gran fama , qual nello ftudio Geografico gi^'m/uf*
Ih* acquietarono degli antichi Strabone,Póponio Mela,Stefano,Tolomeo,e de' moderni Abra- rJJ f°l-
imo Orceìio , e Gerardo Mercatore . £ pure quanti furono i loro sbagli, iìngolarmente su
Igii affari dell'una, e dell'altra Calabria . Odali Paolo Merola. (f) Stupebam (ut fpecialius
ìqmddicam) ingens inter Viros clariffimos, Abraamum Ortelium,& Gerardum Me<catorem(alios
ìmmorumgentium, infuper babeo) in Brutijs, magna Grada, Calabrifque defignandis, diffidium..
Iconjulebam identidem Strabonem, Vilinium,Tomponium Melam,Stepbanumiahos,fed in dlistan -
tasfapè numero tenebrai, tamque mtricatas deprehendebam ambages, utperfpettis ijs , incertior
malto•quam fueramiplerumque difeederem. Ptolomeum frequenter aditam ,fed fajì:dium move-
bant nonpauca . Ammadvertebamplurima magno Auttori[cripta effe ex auditu eorum , quifapc
fallunt, quorumque cum qua vifu narrent verba, non nunquam non bona capiuntur fide , eamqiic
òb caufam ipfius Geograpbià ex alieno concinnata relata, malèque, & inemendatè fcripta innume-
ri! efl deformata erroribus . Multa item, qu<e z b alijs nominatijjìma negliguntur in ijs om[ffaL^
multa fecuriorera natta flationem , & extra veruni locata fitum • Infinita non fuis tributa Vopu
lis, vel Regiombus . Che per tanto egli rifolve di non ifcrivere, che di Spagna , Francia, ed
Italia , e di quefta fingolarmente, qual dice averla caminato fempre con in mano, e cofi frut-
to, l'Italia dell'Alberti: Hifpaniam dico ,Galliam , Italiam,mibiquam reliqut notioves... Ita-
liam quoque ipfc adivi, & leandro Alberto ufus comitc majorc cumfruttu : ondeconchiude,che
perciò la fua Geografia era per riufeire à tutto conto perfetta, fu tandem plenam, exattam-
que (abfit arroganza) habituri fumus Geographiam. E nientemeno in quante cofe andò
travviacodal vero?Nelcapo de'Vefcovi,ed Arcivefcovi.che è'1 ventefirno,annovera frà Bruzj
Catàzaro,Cotrone,Gerace,Squillaci, Taverna,quali eflere nella Magna Grecia,e più chiaro,
che 'ISole.Mette poi nella Magna Grecia,Mileto,$.Marco,e Marturano,che certamente fono
ne'Bruzj',eccetto Mileto . Nei capo de'luoghiparticolari che è 'I ventottelìmo,da Terranova
feende nella Grotteria, oltré palla in Caftelvetere, e Stilo . Indi fi addietra , con un gran_j
frammezzo, in Seminara j Chiama Caftelvetere Caftelvitrece'l colloca doppo la Grotteria,
coni'egli è, mà doppo Stilo ; parla di Locri , e di Roccella , con aperti/fimo sbaglio di
(ìto.Indi ripiglia Qaftelvetere come fe altro folle da quel,che egli avea nomato Caftelvitreo.

Non così caminarono , 1' Anania , il Bardo , e '1 Marafioti , i quali come del
Paefe, meglio iuteféro la difpolìzione della Provincia, e meglio la delinearono. Qui
forfè direbbe alcuno , che anzi non deefi troppo fidare a'Nazionali, che non di leggieri
poflòn mentire, violentemente travolti dall' affetto alla Nazione . Plutarco nel contrapolto
era Greco, e Greco, difeorre con faviezzza; non così nel paragone tra'Greci, e Romani. Fa
jio Pittore, e Filino, fcrivendo de'Ior Romani, ò Affricani nella guerra di Sicilia, non mai
.onfentono, aver errato, quegli i primi, e quefti i fecondi, faggiamente però amendue ri-
prefida Polibio . Vizio che anche fù notato nel Sabellico, fcrivendo di Venezia , e nel Car-
dinal Bembo, di Fiorenza jde'quali potrebbefi dire, quello , che del Poggio fcriffe Sannaza-
ro: cioè che foifero migliori Cittadini , che Storici. Io non niego, che l'affetto , da cui ve-
niamo rapiti alleglorie della Nazione, e della Patria, non poffa, che effervizìofo; poiché sò
bene,che elio con le mani di Mida,tuttociò che tocca, e maneggia del proprio, lo tramuta in
oro di lode, avvegnaché per altro piombo di vituperio. Eglihà occhi di Argo,non folo per
culìodire il fuoj mà per rubbare , comunque porla l'altrui, e come diceva Francefco Petrar-
ca : Efl emm nefeio , qux nam latens vis, & natalis foli dulcedo infitta ; vilia etiam nobis , quafit
quadam communis ortus confangmnitate nobilitati commendatque,& qua Naturafacit acriaAul
eia facit opimo . Itaque vix invenias, nifi docìus admodum, modeftufquefìt, qui non T?atriam->
f'uam omnibus anteponat. Mà quando ciò vero foife , non per tanto dee preferirli 1' Eftero al
Cittadino , per le ragioni sù le quali difeorre Gio: Battifta Lezzana nella Prefazione al pri
mo tomo de'iuoi AnnalijE prima l'aveva difeorfo S.Gregorio Nanzianzeno(£)ceIebrando \-ALfuiut
Virtù della Sorella Gorgonia: Sororem laudans,(dicea. ) domefiica priedicabo ; non tamèn qtiiafc°rS°mf,
domefiica, idebfalfa; fed quia vcra,ideò laudabiliter. vera auternnon modo , quiajufla , veruni-»
edam quia nota . Ed all'hora fingolarmente, che col Cittadino conte fta l'Lftero d'egual , o

b ~z" "forl'e

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