2,^5 / Cap, IV*
Crotoniati erano gl’istcssi, che i Tirreni di Lemno,che vuol dire gl" i-
stessi, che i Pelasgi Calcideli, ed Eretrensi. A Cuma andò Enea , il
quale è anteriore a Tarquinio Superbo di sette secoli. Virgilio all'ar-
rivo cP Enea nei campi Cumani gli descrive in forma , che la Città
di Cuma eliceva CO, E quivi, e poco dopo parla la Sibilla con E-
nea (1 2 * 4).
Si osservi secondo ciò, che ho detto altrove, che delle più insigni
Città della Grecia Tappiamo il principio, e la fondazione ; ma_,
delle antiche Città Italiche, e specialmente della Toscana interna, è
inutile di cercarne il principio, stante la diloro immensa antichità;
s’ olservi, dilli, che della Città di Cuma in Grecia è certa 1* origine .
La dice Strabone (3), allorché narra , che Orefle figlio dJ Agamennone
ebbe per siglio Ventilo, il quale pctssd in Tracia LX, anni dopo la presa
di Troia » QueJH ebbe per figli Archelao, e Grao , che con grosso esercito
passò in Lesbo, e lo prese . E all’ incontro Cleva, e Malao altri defcen-
denti di Agamennone con altro esercito circa le campagne Locrensi sab-
bricarono Cuma. Sicché quella Cuma di Grecia fabbricata due, o al-
meno una generazione dopo Orelfe , che fu LX. anni dopo la presa-,
di Troia, dee ragionevolmente dirli fabbricata in Grecia circa cento
anni dopo la detta presa di Troia, Quella Cuma fralla Milìa, e la_.
Caria, e la Lidia, e che impropriamente li dice Patria delle Amaz-
zoni (4), perchè tennero, e abitarono quei contorni, e che pure lì
dille
(1) Virg’tl. L. 6. v. 2. ~ Et tandem Euboicis Cumarum allabitur oris 3
Equi Serv'to ~ Nam Euboea Insula e si, in qua CalcbisCivìtas e fi j de qua
venerunt qui condiderunt Civitatem in Campania , quam Cumas vocarunt.
(2) Virg’tl, d. lib. 6. ee.. Cumcea Sibilla
Horrendas canìt Ambages..
( 3 ) Strai. L. XIII. in princ. pag. 389. r: Lesbiorum Insula ex adverfo con-
surgtt, deinde Cumanus Ager. Ore (lem ClaJJì imperale. Quo in Ar-
cadia mortuo^ Penthilum eius silium succejsijse, & usque in Thraciam
procejsijse Annis LX. posì Trojam.... Deinde Archelaum eius Filium....
Graum vero silium eius iuniorem progressum , & meliore apparata cum
maiori exercitus parte in Leshum transmisisse. Eaque occupata; Clevam
Dori silium, & Malaum , qui & ip>st ab Agamemnone proserii erant,
eodem tempore exercitum contraxijse.Hos vero circa Locrensem A~
grum.,.. poslea transgressos Cum am condidijse, qute Pbriconio a Locro-
rum monte dilla esi.
(4) Strab. L. XII. pag. 370, Ama%ones inter Myfìam, Cari am, ac Ly-
diam, ut Ephorus putat, prope Cumam patriam su am .
Crotoniati erano gl’istcssi, che i Tirreni di Lemno,che vuol dire gl" i-
stessi, che i Pelasgi Calcideli, ed Eretrensi. A Cuma andò Enea , il
quale è anteriore a Tarquinio Superbo di sette secoli. Virgilio all'ar-
rivo cP Enea nei campi Cumani gli descrive in forma , che la Città
di Cuma eliceva CO, E quivi, e poco dopo parla la Sibilla con E-
nea (1 2 * 4).
Si osservi secondo ciò, che ho detto altrove, che delle più insigni
Città della Grecia Tappiamo il principio, e la fondazione ; ma_,
delle antiche Città Italiche, e specialmente della Toscana interna, è
inutile di cercarne il principio, stante la diloro immensa antichità;
s’ olservi, dilli, che della Città di Cuma in Grecia è certa 1* origine .
La dice Strabone (3), allorché narra , che Orefle figlio dJ Agamennone
ebbe per siglio Ventilo, il quale pctssd in Tracia LX, anni dopo la presa
di Troia » QueJH ebbe per figli Archelao, e Grao , che con grosso esercito
passò in Lesbo, e lo prese . E all’ incontro Cleva, e Malao altri defcen-
denti di Agamennone con altro esercito circa le campagne Locrensi sab-
bricarono Cuma. Sicché quella Cuma di Grecia fabbricata due, o al-
meno una generazione dopo Orelfe , che fu LX. anni dopo la presa-,
di Troia, dee ragionevolmente dirli fabbricata in Grecia circa cento
anni dopo la detta presa di Troia, Quella Cuma fralla Milìa, e la_.
Caria, e la Lidia, e che impropriamente li dice Patria delle Amaz-
zoni (4), perchè tennero, e abitarono quei contorni, e che pure lì
dille
(1) Virg’tl. L. 6. v. 2. ~ Et tandem Euboicis Cumarum allabitur oris 3
Equi Serv'to ~ Nam Euboea Insula e si, in qua CalcbisCivìtas e fi j de qua
venerunt qui condiderunt Civitatem in Campania , quam Cumas vocarunt.
(2) Virg’tl, d. lib. 6. ee.. Cumcea Sibilla
Horrendas canìt Ambages..
( 3 ) Strai. L. XIII. in princ. pag. 389. r: Lesbiorum Insula ex adverfo con-
surgtt, deinde Cumanus Ager. Ore (lem ClaJJì imperale. Quo in Ar-
cadia mortuo^ Penthilum eius silium succejsijse, & usque in Thraciam
procejsijse Annis LX. posì Trojam.... Deinde Archelaum eius Filium....
Graum vero silium eius iuniorem progressum , & meliore apparata cum
maiori exercitus parte in Leshum transmisisse. Eaque occupata; Clevam
Dori silium, & Malaum , qui & ip>st ab Agamemnone proserii erant,
eodem tempore exercitum contraxijse.Hos vero circa Locrensem A~
grum.,.. poslea transgressos Cum am condidijse, qute Pbriconio a Locro-
rum monte dilla esi.
(4) Strab. L. XII. pag. 370, Ama%ones inter Myfìam, Cari am, ac Ly-
diam, ut Ephorus putat, prope Cumam patriam su am .