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Maier, Marco
Il Regno Di Napoli E Di Calabria, Descritto Con Medaglie: Arrichito D'Una Descrittione Compendiosa Di Quel Famoso Regno; Ed Illustrato D'Una Succinta Dichiaratione Intorno Alle Sue Medaglie — Nella Haya: Apresso Christiano Di Lom, 1723

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https://doi.org/10.11588/diglit.53460#0079
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Delle Medaglie di Napoli. 45
sàccia , lattando li figliuoli nati, men dente; ed il roverscio non è differente
tre che tuttavia s’impregna, siche par- dal 2 5 a .eccettuate una Focola , una
turisce à tutti i tempii come scrive Foglia di Dittamo, e l’Iscrittione abbre-

vino , dicendo ancora che credettero
alcuni che la carne di quel Animale
facesso più bello assai, e più gratioso ,
che non era prima -, chi ne mangiava :
onde Alesiàndro Severo usandoneluo-
vente, fù chi., con alcuni Versi, lo
motteggiò, come scrive Lampridio ,
dicendo che, ben ch’ei fosiè siro di
razza, non era maraviglia che fosse
bello, e gratiotioso , perche la carne
del Lepre ch’ei mangiava volentieri lo
faceva tale.
La 26 a. hà, nel dritto , come la
22 a- l’Huomo à cavallo, con due La-

viata$ I a : fìampataquìlnelsuna e nell’al-
tra parte di questa Medaglia, additan-
do il Nome di oIaOCTETE, Fig-
lio di Peano, e Compagno fedele di
Hercolè, come l’havemo spiegato nel-
la Medaglia 14 a. di Velia. *La Faco-
la ardente fù data à Lucina, per mos-
trare che questa Dea era l’apportatrice
della luce à naseenti fanciulli, per la-
qual cosa i Greci le davano l’herba di
Dittamo, che posta siotto alle donne,
quando stanò per partorire, giova lo-
ro assai, e per-tanto se ne vede qui
una foglia

ncie al lato, ed una à la mano destra,

La z8a. è similè all’àntecèdente, ce-

che si trova Spiegata nella Medaglia
5 a- antecedente di Arpo, e non resta
qui altro da palesare che l’Iscrittione
decurtata r Y : cioè r Y M N O s ,
che lignifica Nudo, e per-tanto questo
Cavaliere pare senza Vestko alcuno ,
Coll’Elmo siolo in Capo. Se volesse
qualche Istorio che le due lettere r Y :
sianò le prime del vocabulo r Y M N I-
KOs, allora s’intendera che questo
Guerriere fosiè escrcitato nelli Givochi
Gymnici e Martiali, istituiti da Ro-
mani. Il Simulacro del roverscio, ca-

cettuata la Facola , la Foglia , e l’is-
crittione di Filo&ete, havendo quella,
nel dritto, la syllabà ri, cioè rYM-
NOs, che lignifica Nudo, come
l’havemo già detto, perche questa Ef-
figie non è vestita. Il Nome grecò
aEINOKPATEs, che si legge
quivi è quello di Dinocrate, Architet-
to Ateniense, molto celèbrè , il quale
fece costrurre la Città Allcsiandrina, e
restaurare il famosisiimo Tempio di
Diana in Efesò.
La29a. mostra, nel dritto, l’Huo-

valcando un Delfino , e portando la
Vittoria alata, con una Corona , un
Corno d’Amaltea, ed un Fulmine,
non hà bisogno d’altre dichiarationi che
di quelle fatte da noi, nelle Medaglie
18 a. e 21 a. di Napoli, e nella 18a.
di Caleno* Si vede qui, di più, l’Is-
crittione r O A Y, formata dal verbo
greco r O A n, che vuol dire gemere ,
ed anco deplorare, e s’intende in ques-
to Ritratto, della lamentatone fatta
per la morte d’un Fanciullo, il quale
da sua Madre, fù lasciato in preda à
Nemici, per vincerli, come sara di-
chiarato stesà mente nella Medaglia
30 a. sèguente di questa Città.
La 2/a. fà vedere, nel dritto , un
Huomo à cavallo , con tré Lancie ,
come quelle della Medaglia 2 a. preco-

nio cavalcando, come nella 22 a. e nel
roverscio quello della 2 sa. con un Ca-
ne, in vece del Felce di queiraltra', e
l’Iscrittione s'n T : cioè s n T E N E s,
ch'è il Nome di Sosthencs Rè di Ma-
cedonia, nell’anno 474 doppo la fon-
danone di Roma , e Succedere di To-
lomeo Sgomentato da Brenno, il qua-
le devastò la Grecia, ed havendo cen-
to cinquanta due mille Soldati , del-
PArmata Gaulese, fù ammazzato nel-
la Focidia, mentre che voleva depre-
dare il Tempio richisiimo di Delfo. Il
Cane che si vede qui, fù dato in com-
pagnia à Marte, come scrive Pausani-
a; perche havendo egli tanto buon
occhio che vi vede di notte, coli han-
no da vedere assai gli accorti Capita-
ni, accioche non calchino nelle occul-
M ’ te
 
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