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Maier, Marco
Il Regno Di Napoli E Di Calabria, Descritto Con Medaglie: Arrichito D'Una Descrittione Compendiosa Di Quel Famoso Regno; Ed Illustrato D'Una Succinta Dichiaratione Intorno Alle Sue Medaglie — Nella Haya: Apresso Christiano Di Lom, 1723

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https://doi.org/10.11588/diglit.53460#0166
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34 Succinta Spiegatione
Fascie di Giano, guardando ambe le Vergini Voltali alla quale era data
Pòrte del suo Tempio, quando fù ’
to da Numa, per rappresentare la
cé mentre che restàvano serrate, e la

Fa-

queita cura. Quindi 1 nanna rappre-
sentata cosi sedente in quella Meda-

Guerra nella loro apertura -, onde fù
detto Fatulcio e Giulio, da due voci

latine, che lignificano quella usanza,
osservata da Romani, con certa lege,
come scrive Plutarco, di che molto
sono le ragioni scritte da Ovidio, nel
Libro primo de’ Falli 5 ma per hóra
diremo quella solamente , che Giano
da molti fù creduto esseré il Cielo ,
come anco vuole Marco Tullio , il
quale aggirandoli intorno, e causando
de i congiungimenti, de gli alpetei ,
ed altre positiosfi delle Stelle , dónde
riamo inclinati à molte delle operàtió-
ni che faciamò 5 e perciò li dice só-
Vente che molte mutationi delle cose
fiumane vengono dal Cielo , fra le-
quali si può mettere la Pace c la Guer-
ra. Quello fù il misterio di aprire e
serrare quel Ridetto Tempio di Gia-
no , come se la Guerra e là Pace siate
sorièro nella sua Potenza , ed ambe
Icuoperte dagli occhi del suo Bifronte
divino e celeste. La Persona sedente,
nel roverlcio, con una Lancia alzata
nella mano sinistra è Pallàde, cori no-
minata dalla voce greca ri A a H , che
lignisica Combattiménto, pèrche le fa-
vole finsèro , ch’ella uccidéssè di sua
mano Fallante, ferociiììmo Gigante ;
il che si vede qui esprésso dal caratte-
re grecon, il quale è 11 primo del No*
me di lei, e di quello di Fallante. Al-
cuni altri dicono ch'ella fù cosi chia-
mata dal verbo greco n A A a n, che
vuol dire lanciare, movere e crollare ,
perche la sua Statoa era fatta in guisa
che pareva crollare l’hasta eretta nella
sinistra di lei, come nel Palladio , o
Simulacro di legno di quella Dea , il
quale veramente da se la vibrava , e
movendo gli occhi, fù créduto essere
disceso di Cielo, éd era guardato cosi
secretamente, sovra un Scabello reale,
che non toccarlo, mane anche pote-
vano altri vederlo, che quella delle

glia, coU’hasta in mano alzata, e tan-
to grande che la sua punta fuperiore
ortre pasià il limbo di quella Rampa,
ed aTlongasi nell’Aere, L’Hùsta cosi
grande inoltrava che la forza della Pru-
denza è tanta che può far male altrui,
etiandio di lontano, e che penetra ogni
durezza di tutte le più difficili cose,
e sovente si leva tanto alto, che va
fin al Cielo. Onde Claudiano fece
l’hafta di Pallade tanto lunga ed alta ,
che pasiava le nuvole : Ed Homero 9
nel primo delfOdifiea , elprimendo
anchor meglio quello finge che Palla*
dè, chiamata sbvente Minerva, vo-
lendo andare à Telemaco, per met-
tergli in animo, ciré vadi à cer-
care Ulislè suo Padre, fi mette à
piedi gli dorati talari di Mercurio, nc
porta lèco altro che l’hafta. L’Effigie
di quella Dea fù anco raprelèntata in
Una Medaglia di Vitelli©, nella quale
Jei tiene la sinistra alta appogiata ad
un’hasta dritta , e da quella parte è
nuda fin lotto la mamella, ed ha l’al-
tra mano appogiata al deliro ginoc-
chio, più elevato dell’altro. Fù da
principio l’istelfe Falladè cognominata
Minerva Trittónia, perche tre sono
le parti della sapienza ch’ella insegna-
va, cioè ricordarli delle cose pasfete ,
conoscerc le presenti, e prevedere
quelle che hanno da venire. Quindi
gli diedero il Trespolo che si vede
qui d’avanti lei non Disiimile da quel-
lo d’Apollo. Quello era una Tavole-
rà sostenuta da tré piedi, ed havendo
un pertugio nel mezzo, perche vi se-
deltè sù quella giovane che dava gli
sacri risponsi, poscia che era ripiena
dello spirito entusiastico, il quale si
andava à cacciare in corpo, per di siot-
to ; e perciò vollero alcuni che’l Tripo-
de , folle uno scanno confegrato à
qualche Nume, perche quali tutti
gli Dei hebbero Oracoli, ciascheduno
il suo. Potiamo dunque porro quello
per-
 
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