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Mauro, Lucio; Aldrovandi, Ulisse [Editor]
Le Antichita De La Citta Di Roma — Venedig, 1556 [Cicognara, 3572; 3787]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.26713#0160

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L E S T kA T V E
mato j e con yngran pennacchio fopra l’elmetto :
è maggiore del naturale. Fu Pirrho Re m A'I-
hania _, e poco tempo auanti di AleJJandro Ma-
gno : Fwvno ecceìlente CapitanOjesra le altre fue
imprefeguerevgw ancho con Romam : ma a l yl-
timo nonpotendo accaparne ilfuo intentOjfe ne ri
torno d dietro d cafa fua : esu nel comhattere di
tma cittd mortOj difgratiatamente da yna donna
che h tiroda fopra yn tettOjim safso.

Udé Sotto il Pirrho e yna Leda gnuda _, che efce

dal hapnoje con la manofinfìra tienelafua cami
cia j con la defìra ynpomo : Ha yn hel Cupido à
LtOjche ahhraccia yn Cigno : Sono amendue que
fìe sìatue di yn medefìmo marmo} epofìefopra
yna hafìjchef pub yolgere d tornOjCome sèdetto
del Satiro. Fu leda per la fuagran bellezga ama
ta,e compresfa da Gioue informa di Cigno : onde
ingrauidandofìparturìpoi due Ouaj dell’imo nac
que Cafìore e Polluce ; dell’altro Helenaj e Clite-
rnnefìrajchesurono moghj laprima di Menelao _,
Caltra di Mgammenone Re della Grecia.

Ha liAììticjuarw yn hel cielo moderno difìuc
co con yarie e hellefgure : e yi fono intorno mol-
ti luoghi yacui da impirfì difìatue.

, Vfcendofì dall'Ajitiquam si ritroua d man

v... . ; \ dntta
 
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