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Guattani, Giuseppe Antonio [Hrsg.]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 4.1806 [Cicognara, 1324D]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8992#0028
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21

lì fondo del quadro offre da una parte la veduta di Sparta ,
quella medesima che prese dal vero Dodwe], nel suo viaggio
del Peloponneso . Vi si scorge per primo il Sacrificio , che gli
Spartani facevano ordinariamente a Marte vincitore . La sua
statua è in bronzo , e fa gruppo con Venere ; essa- è peraltro
incatenata per paura che il Nume non abbandoni la Città di
Sparta . In qualche distanza si vede il celebre portico delle
Cariatidi, figure nel carattere Persiano, destinate dall’Archi-
tettura per disprezzo a sostenere intavolarli enti , in me moria
della vittoria riportata dagli Spartani sopra di essi nella memo-
randa battaglia di Platèa . Al di là di questo portico si ve-
dono alzate parecchie torri guardate da soldati, che circondano
la collina , o rocca che domina la Città ; e sull’ alto di cui tor-
reggia quel famoso Tempio di Minerva, che godeva dei dritto-
deli’ Asilo . E’ da notarsi , che tutti questi edifizp sono stati
rappresentati , e suppliti dall’artista secondo la descrizione,
che se ne legge nel viaggio d’ Anacarsi .
Dall’ altra parte del fondo si scopre in avanti marciare
con bell’ ordinanza i’ armata di Pirro , co’ suoi Elefanti : in più
lontano apparisce la Città di Amicle, ed una parte del Monte
Tegete .
Da una tal descrizione si fa palese la bella scelta riguardo1
aì soggetto-, ricco per ogni verso, e fatto appunto per un qua-
dro di macchina ; ma chi ne ha vista la esecuzione non ha pou
tutO' non ammirarvi un merito grande di fantasia , di tocco 5
di verità . L’ effetto in sostanza , che in noi produsse que=-
sto dipinto fu d” impegnarci nel fatto mirabilmente , con farci
ondeggiare fra speranza e timore : tremar da una parte -per
una Città, che non avendo altre mura che il petto de’suoi,
sembrava non poter reggere all’ urto di quella poderosa ar-
mata , comandata dal più bravo soldato di- allora ; lusingarsi
dall’altra, che contro un popolo sì fatto, feroce , guerresco ,
e riunito d’ogni età e d’ogni sesso-, come il quadro lo mo-
stra , Pirro , e chiunque , era poco . Nè fu picciola soddislà-
z-ione il ricordarsi, che in quell’ azione il nemico di Sparta ci
ebbe le sue, e doverte tornarsene a casa co’ suoi elefanti re-
bus infectis , venendo in tal modo coronato dal buon suc-
cesso il coraggio delle Spartane , la parlata della vecchia alla,
tomba di Leonida , i saci’ificj a Marte i voti-pubblici ilcc-hwiw
entusiasmo e valore »,
 
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