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DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO PALISCO
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stessa (fig. 08). L'esempio ci è dato dalla tomba 2 sud-est di contrada Morgi (fig. 3 P, tav. Ili P), la
del sepolcreto del Cavone di Monte li Santi (fig. 3 G, cui suppellettile fu esposta col n. LXXI. Una tomba
tav. Ili G), la cui suppellettile fu esposta nella serie simile è rappresentata nella tav. V, fig. 5, ha. E quella
delle tombe di Narce col n. LXXII. segnata col 21 nel sepolcreto del Cavone di Monte li
5. Camera ipogea come la precedente, con la dif-
ferenza che il defunto invece di essere deposto sopra
un letto o di legno o di tufo, fu collocato entro un
loculo aperto in uno dei lati lunghi. Gli oggetti del
1 :50
Fu;. 65.
funebre corredo in parte furono depositati accanto al
defunto, in parte nel pavimento della camera (fig. 69).
L'esempio è tolto dalla tomba 16 del sepolcreto a sud
Santi (fig. 3 G, tav. Ili G), la cui suppellettile è esposta
nella serie delle tombe di Narce col n. LXXX.
6. Camera ipogea come la precedente, con la dif-
ferenza che non solo l'aspetto intorno, ma si cercò di
imitare anche l'aspetto esterno della casa. Quindi nella
porta sono scolpiti gli stipiti cardinali e l'architrave,
con gli angoli inferiori a becco di civetta, secondo i
numerosi esempi che abbiamo nello necropoli del-
l'Etruria marittima. Precede un vano in cui è rappre-
sentato il vestibolo. L'esempio ci è offerto dalla tomba 6
del sepolcreto del Cavone di Monte li Santi (fig. 3 G,
tav. Ili G), la cui suppellettile è esposta col n. LXXXI
nella serie delle tombe di Narce. La tomba è rappre-
sentata nella tav. V, fig. 6-6b. La camera sepol-
crale raffigura poi l'ambiente più recondito dell'abita-
zione, cioè il talamo; e vi ricorre intorno un rialzo
sul quale son disposti i letti funebri.
Earamente un letto di tufo servì per due defunti.
Ciò è dimostrato non solo dal doppio incavo nel letto,
ma anche dalla divisiono fatta con doppio riparo,
mediante tegoli messi alla cappuccina. Ne abbiamo
DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO PALISCO
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stessa (fig. 08). L'esempio ci è dato dalla tomba 2 sud-est di contrada Morgi (fig. 3 P, tav. Ili P), la
del sepolcreto del Cavone di Monte li Santi (fig. 3 G, cui suppellettile fu esposta col n. LXXI. Una tomba
tav. Ili G), la cui suppellettile fu esposta nella serie simile è rappresentata nella tav. V, fig. 5, ha. E quella
delle tombe di Narce col n. LXXII. segnata col 21 nel sepolcreto del Cavone di Monte li
5. Camera ipogea come la precedente, con la dif-
ferenza che il defunto invece di essere deposto sopra
un letto o di legno o di tufo, fu collocato entro un
loculo aperto in uno dei lati lunghi. Gli oggetti del
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Fu;. 65.
funebre corredo in parte furono depositati accanto al
defunto, in parte nel pavimento della camera (fig. 69).
L'esempio è tolto dalla tomba 16 del sepolcreto a sud
Santi (fig. 3 G, tav. Ili G), la cui suppellettile è esposta
nella serie delle tombe di Narce col n. LXXX.
6. Camera ipogea come la precedente, con la dif-
ferenza che non solo l'aspetto intorno, ma si cercò di
imitare anche l'aspetto esterno della casa. Quindi nella
porta sono scolpiti gli stipiti cardinali e l'architrave,
con gli angoli inferiori a becco di civetta, secondo i
numerosi esempi che abbiamo nello necropoli del-
l'Etruria marittima. Precede un vano in cui è rappre-
sentato il vestibolo. L'esempio ci è offerto dalla tomba 6
del sepolcreto del Cavone di Monte li Santi (fig. 3 G,
tav. Ili G), la cui suppellettile è esposta col n. LXXXI
nella serie delle tombe di Narce. La tomba è rappre-
sentata nella tav. V, fig. 6-6b. La camera sepol-
crale raffigura poi l'ambiente più recondito dell'abita-
zione, cioè il talamo; e vi ricorre intorno un rialzo
sul quale son disposti i letti funebri.
Earamente un letto di tufo servì per due defunti.
Ciò è dimostrato non solo dal doppio incavo nel letto,
ma anche dalla divisiono fatta con doppio riparo,
mediante tegoli messi alla cappuccina. Ne abbiamo