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DEI FITTILI SCOPERTI NELLA NECROPOLI DI NARCE

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cratere di argento dorato, e con anse placcate d'oro,
scoperto nella tornita di Palestrina, come il grande
lebete di bronzo della tomba medesima, finalmente
come i lobati di bronzo della tomba Kegulini-Galassi.

Quello che qui rappresentiamo (fig. 126), benché
abbia perduto quasi tutto il suo rivestimento, con-
serva alcuni tratti della copertura biancastra, ove ap-
pariscono alcuni degli ornamenti geometrici a linee
rosse onde era abbellito. Proviene dalla tomba 7 del
sepolcreto sull'alto della Petrina (fig. 3 C, tav. Ili C;
N. XXXVI, 10), cioè dalla tomba a fossa con grande
loculo, dove fu scoperto il grande sostegno a coper-
tura rossa rappresentato nella fig. 106.

Un cratere di questa forma, coperto di rosso e

Villanova (fig. 98), e che vedemmo pure riprodotti
in argilla figulina (fig. 125). Un esempio ce ne fu
offerto dalla tomba 17 del quinto sepolcreto a sud di
Pizzo Piede (fig. 3 L, tav. Ili L; N. XLIV, 17) note-
vole pel giro delle borchie, che imitano la inchiodatura
delle lamine nel punto della maggiore espansione.

Vari sostegni coperti di bianco e decorati di rosso
ci furono restituiti dalle nostre tombe. Sono di grandi e
piccole dimensioni, e generalmente provengono da sepol-
cri a fossa con grande loculo sepolcrale, o da tombe a
camera. I più piccoli, rinvenuti in queste fosse grandi,
sono per lo più associati ai sostegni ed ai crateri mag-
giori, ed appartengono allo stesso servizio della mensa,

Fig. 126 1:4

con ornati di bianco, tra i quali è notevole una zona
con rappresentanza di oche, fu scoperto nella tomba
19 del quinto sepolcreto a sud di Pizzo Piede; ed è
rappresentato col proprio coperchio nella tav. VII,
fig. 15 (cfr. fig. 3L, tav. IIIL; N. XLI, 14). E qui
devesi considerare che tali crateri con le teste di
grifo, così in questa come nell'altra tomba non erano
soli, ma uniti a due altri vasi coi relativi sostegni,
ad indicarci un costume della mensa anche più com-
pleto, essendovi un vaso per l'acqua, uno pel vino
puro, e l'altro per la mescolanza dell'acqua col vino, che
era poi il cratere (xqutì^) nel vero senso della parola.

Furono pure imitati in questa nuova industria i
vasi di lamina metallica che ricordano il vaso di tipo

secondo che or ora ho detto. In ogni modo devono
distinguersi dai sostegni e crateri di misure anche
minori, e che per semplice rito furono posti nei cor-
redi delle fosse più antiche, a loculo votivo, ovvero
nei corredi delle tombe a pozzo. Un corredo assai
cospicuo, formato con vasellame di questa classe e con
ornati geometrici, fu da noi trovato nella tomba 6 del
terzo sepolcreto a sud di Pizzo Piede (fig. 3 J, tav. Ili J;
N. XVIII, 15-20), cioè in una tomba a pozzo, della
quale fu data la sezione nella fig. 49. Ove è da con-
siderare che invece di un solo cratere col relativo so-
stegno, se ne posero due, giusta il costume adottato
pel corredo delle fosse a grande loculo sepolcrale, alla
cui età questi pozzi con loculo vanno riferiti.
 
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