DOI Artikel:
Milani, Luigi Adriano: Reliquie di Firenza antica
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0029
45
RELIQUIE DI FIRENZE ANTICA
46
si può determinare con sicurezza il nome dell'impe-
ratore cui era dedicata tale epigrafe e l'anno preciso
dell'omaggio, che esso imperatore avrebbe ricevuto nel
Poro di Firenze; ma non è improbabile, a parer mio, che
il nome sia appunto quello di Adriano, tanto più che
sappiamo esser a lui dovuto il risarcimento della via
Cassia da Chiusi a Firenze (v. più oltre, p. 57, 1).
Fig. 45.
Uopo COS III abbiamo la traccia della P, iniziale
di Vater fatriae. Dopo WH(Uce) si scorge traccia
d'un'altra lettera, probabilmente D, iniziale della so-
lita formola: D(ecurionum) D(ecreto.)
All' imperatore, cui io riporterei il presente titolo
onorario, ho motivo di credere che si debba anche il
ristauro delle Termo Capitoline di Firenze, e forse pure
un parziale ristauro del tempio di Giove.
Pio. 4G.
N. 350 (fig. 46). S. Maria in Campidoglio. Angolo
destro inferiore d'una base corniciata, m. 0,26 X 0,11.
La D della formola finale D(ecurionum) D(ecrelo) è
alta m. 0, 06.
I decurioni sono già ricordati in varie lapidi fioren-
tine (cfr. C.I.L. XI, nn. 1600, 1601, 1607,1609, 1617).
Fig. 47.
N. 519 (fig. 47). Impresa Simonelli. Scaglia marmo-
rea. Caratteri di m. 0,04, riferibili per la paleografia
(cfr. l'interpunzione a cuore) al sec. II di Cr.
Fig. 48.
N. 31 (fig. 48). Piazza Luna. Lastra di m. 0,16X0,09,
spessa m. 0,45; caratteri di m. 0.023, riferibili per la pa-
leografia alla seconda metà del sec. Ili, od all'era di Dio-
cleziano. La prima lettera del primo rigo è certo una M,
l'ultima pare di nuovo una M. Trattasi evidentemente
di una iscrizione metrica sepolcrale. Lascio la cura
di supplirla al Bùcheler, che ha testé raccolto e stu-
diato specialmente con tanta autorità i titoli di questa
classe (').
Quest'ultima epigrafe, nonostante la sua prove-
nienza dai pressi del Campidoglio, è dunque da clas-
sificarsi come sepolcrale. Nè il fatto è nuovo ; anche
nella demolizione dalla chiesa di s. Andrea in piazza
V. E. e in altre demolizioni di detta piazza furono tro-
vate delle lapidi di natura sepolcrale. Due di queste
furono da me pubblicate nelle Notizie 1890, p. 162 sg.;
e di due altre rinvenute nelle demolizioni sotto la chiesa
di s. Tommaso (nn. d'inv. 152, 140) dirò in altra oc-
casione, parlando della porta romana, scoperta or non
ha guari all'imboccatura di via dell'Arcivescovado, e
(') V. Anthol. Latina, Lipsia 1895.
RELIQUIE DI FIRENZE ANTICA
46
si può determinare con sicurezza il nome dell'impe-
ratore cui era dedicata tale epigrafe e l'anno preciso
dell'omaggio, che esso imperatore avrebbe ricevuto nel
Poro di Firenze; ma non è improbabile, a parer mio, che
il nome sia appunto quello di Adriano, tanto più che
sappiamo esser a lui dovuto il risarcimento della via
Cassia da Chiusi a Firenze (v. più oltre, p. 57, 1).
Fig. 45.
Uopo COS III abbiamo la traccia della P, iniziale
di Vater fatriae. Dopo WH(Uce) si scorge traccia
d'un'altra lettera, probabilmente D, iniziale della so-
lita formola: D(ecurionum) D(ecreto.)
All' imperatore, cui io riporterei il presente titolo
onorario, ho motivo di credere che si debba anche il
ristauro delle Termo Capitoline di Firenze, e forse pure
un parziale ristauro del tempio di Giove.
Pio. 4G.
N. 350 (fig. 46). S. Maria in Campidoglio. Angolo
destro inferiore d'una base corniciata, m. 0,26 X 0,11.
La D della formola finale D(ecurionum) D(ecrelo) è
alta m. 0, 06.
I decurioni sono già ricordati in varie lapidi fioren-
tine (cfr. C.I.L. XI, nn. 1600, 1601, 1607,1609, 1617).
Fig. 47.
N. 519 (fig. 47). Impresa Simonelli. Scaglia marmo-
rea. Caratteri di m. 0,04, riferibili per la paleografia
(cfr. l'interpunzione a cuore) al sec. II di Cr.
Fig. 48.
N. 31 (fig. 48). Piazza Luna. Lastra di m. 0,16X0,09,
spessa m. 0,45; caratteri di m. 0.023, riferibili per la pa-
leografia alla seconda metà del sec. Ili, od all'era di Dio-
cleziano. La prima lettera del primo rigo è certo una M,
l'ultima pare di nuovo una M. Trattasi evidentemente
di una iscrizione metrica sepolcrale. Lascio la cura
di supplirla al Bùcheler, che ha testé raccolto e stu-
diato specialmente con tanta autorità i titoli di questa
classe (').
Quest'ultima epigrafe, nonostante la sua prove-
nienza dai pressi del Campidoglio, è dunque da clas-
sificarsi come sepolcrale. Nè il fatto è nuovo ; anche
nella demolizione dalla chiesa di s. Andrea in piazza
V. E. e in altre demolizioni di detta piazza furono tro-
vate delle lapidi di natura sepolcrale. Due di queste
furono da me pubblicate nelle Notizie 1890, p. 162 sg.;
e di due altre rinvenute nelle demolizioni sotto la chiesa
di s. Tommaso (nn. d'inv. 152, 140) dirò in altra oc-
casione, parlando della porta romana, scoperta or non
ha guari all'imboccatura di via dell'Arcivescovado, e
(') V. Anthol. Latina, Lipsia 1895.