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IL TEMPIO NURAGICO ECC.

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due strade provinciali e ferroviarie per Isili da un
lato e per la Barbagia di Seulo dall'altro, è una
stretta dorsale allineata da sud a nord; su questa
dorsale stanno, a breve distanza l'uno dall' altro, il
Nuraghe Taquara ed i due nuraghi Curreli, ed un
altro doveva esistere, e non restano che poche traccie,
in vicinanza della parrocchiale di Serri, sull'estremo
sperone della Giara. Al valico di Rio Martaxiu, che
è il corso alto di Bau Triga, sono il Nuraghe S. Pietro
e quello di Cannas, sulla via da Isili a Gergei, ai
quali torneremo fra poco.

Quella che si chiama la conca di Isili e che
apparentemente forma un complesso unico, è invece
composta di parecchie parti che si uniscono insieme,
ma che sono pure chiaramente distinte. Abbiamo un
ampio solco o vallone, pianeggiante, che dalla gola
di Serri va verso nord-est, dove ora corre un pic-
colo corso d'acqua, che con i nomi di Gutturu Trigu,
Rio Ponteddu, Ponte Brabaxinu, Mulino Zedda va a
finire nel Rio Mannu.

Questo fiume presso Isili ha amplissimo letto con
le pareti profondamente incise che formano un solco
caratteristico, dal fondo ad acquitrini, a laghetti,
a coltivi, a siepi dalla vegetazione lussureggiante
di fichi d'India; questo letto con il nitore caldo
delle rupi offre il caratteristico aspetto di un pae-
saggio africano. Nel nord la conca si apre in un
fascio di vallate ampie, chiuse da monti alti, vallate
accentuate che scendono dal nord, tra le quali più
importanti il Rio Sarcidano ed il Rio di Salixi, af-
fluenti di Rio Mannu. Poi nella conca d'Isili abbiamo
un gruppo di altipiani più o meno vasti, mammello-
nari alcuni, altri invece a tacco o ad amba, con la
superficie livellata dalla colata basaltica che si aderge
sulla vetta e forma una costiera, od una corona, come
si denota nel linguaggio locale, simile a quelle delle
ambe etiopiche, nei quali altipiani si ripetono il mo-
tivo e l'aspetto caratteristici delle due Giare di Ge-
sturi e di Serri.

Dei tacchi della conca d'Isili notiamo quello co-
ronato dal M. Guzzini (alto 690 m.), con margini
decisi e dirupati ; più a nord quello roccioso, corru-
gato e contorto, di Serra Pala Trodda e di Punta
Corongiu; ad ovest quello coronato dalla Cresta di
Pranu Olla, ed il tavoliere di Pardu Manno, che alle
spalle di Isili è lambito dal solco del Rio Mannu.

Degradano poi verso la conca d'Isili i tratti di pia-
noro elevato tra il Rio Flumini, di Nurallao, ed il
Rio di Sarcidano, e tra questo ed il Rio Salixi.

Tale complicata struttura topografica della conca
d'Isili, che, apparentemente unica, ha pur tanto fra-
staglio e tanta complessità di linee e di convalli, fu
ben compresa dall'occupatore della regione in età nu-
ragica, che la utilizzò, la fortificò, la sorvegliò in
modo mirabile con le sue costruzioni megalitiche.

Mentre attorno alle falde dell'altipiano di Serri
si hanno ancora gli avanzi del Nuraghe Cruxeddu e
del Nuraghe Crastu, a mezzo il solco tra la Giara ed
il tacco di M. Guzzini, sorge un grosso nuraghe, il
N. Ladumini, un tipico sbarramento di fondo di valle,
di cui si hanno molti esempii nella topografia nura-
gica e che è disposto a sorvegliare il cammino e ad
ostacolarlo a chi per la gola di Serri si avanza verso
il Rio Mannu, per procedere verso il centro dell'isola.
Più dietro al Ladumini, pure a mezzo della valle, è
il Nuraghe Ruina Franca; ed allineati lungo il corso
del Rio che da Funtana Parda scende al Rio Mannu,
stanno il N. Perdosu, il Nuraghe Maurus, il N. An-
gusa ed il Nuraghe Asusa, presso al villaggio d'Isili ;
questo è dominato, dall'alto del tavoliere di Pardu
Mannu, dalla bella mole di Nuraghe de Is Paras,
uno dei più belli della regione per la regolarità delle
sue linee, per la saldezza della sua costruzione com-
plessa ed ancora oggi solenne ad onta dei continui,
assalti del tempo e degli uomini (fig. 2). Presso al-
l' incontro del ricordato Rio di Fontana Pardu col
R. Mannu è il Nuraghe Chistingionis, disposto proprio
sull'orlo del fiume.

L'altipiano di Monte Guzzini, che, come dicemmo,
sorge in faccia alla Giara, conserva ancora varii nu-
raghi disposti intorno alla balza trachitica, e sono il
Nuraccioni al nord, poi il Nuraghe Tannara ed il
N. Narbonis ; altri invece sorgono in costiere ai fian-
chi di questo tavoliere, come il Nuraghe Corti Ollasta,
al varco dove passa il Rio Carraio, affluente del Fin-
mendosa, tra monte Guzzini e la serra « su Coruugiu ».

Nella falda occidentale dell'altipiano di M. Guz-
zini, a varia altezza sulla pendice, stanno il N. Truc-
chi, il Nuraghe Mola, il Minda Maiore, tutti sor-
genti su mammelloni che sporgono sulle falde del
monte, mentre i nuraghi Longu, Untini, ed Atzinara
sorgono sopra lievi risalti nella conca di regione
 
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