367 IL TEMPIO NORAGICO ECC. 368
Le figurine seguenti debbono far parte della decora- il muso è molto allungato, con leggiero allargamento
zione di navicelle votive che andarono disperse. Singo- alle estremità, le orecchie espanse, gli occhi spor-
lare fra tutte è una protome di toro, dalle amplissime genti, le corna, di cui una frantumata, piegate indietro
corna, il muso allungato, reso con grande schematismo, dalla pressione che spezzò il bronzetto; ai due lati
del collo sono due rigonfiamenti, due borchiette de-
corative che ritroviamo in altre protomi di navicelle.
Singolare è il bottone che corona la cima delle corna
e ne ripara la punta, bottone a gemma, che si nota
Fio. 39. — Protome taurina di navicella votiva.
anche in talune statuette di guerrieri dall' elmo cor-
nuto, come in quella ben nota di Padria ed anche
Fig. 37.- Protome di navicella votiva: testa taurina con nell" idoletto di Abini (>). Gioverà ricordare come
figurine di gallo fra le corna. anche oggi, nelle cerimonie festive sarde, che conser-
vano tutte un carattere agricolo ed hanno una sin-
con le orecchie espanse e le corna arcuate, tra le quali golare persistenza di caratteri arcaici, i buoi condotti
si aderge, rivolta innanzi, una figurina che, per quanto in processione, addobbati da tenie ed infiorati, hanno
Fig. 38, 38 a. — Protome taurina di navicella votiva. 1:1.
ridotta ad elementi schematici, per i bargigli, la
cresta, la coda arcuata e divisa, denotante le penne,
è certo una figura di gallo, che qui appare per la
prima volta nella serie degli animali riprodotti dal-
l'arte sarda primitiva (fig. 37).
Ad una protome di navicella deve pure appartenere
la testa di toro data a figg. 38, 38 a. Anche in essa
le corna avvolte da vitte, e sulle punte portano o
fiocchi policromi, o mele o melarance infilzate.
Analoga a questa protome è un'altra, di dimen-
sioni alquanto più piccole, ma che ha un carattere
(') Pinza, op. cit,, tav. XII, 7, pag. 203
Le figurine seguenti debbono far parte della decora- il muso è molto allungato, con leggiero allargamento
zione di navicelle votive che andarono disperse. Singo- alle estremità, le orecchie espanse, gli occhi spor-
lare fra tutte è una protome di toro, dalle amplissime genti, le corna, di cui una frantumata, piegate indietro
corna, il muso allungato, reso con grande schematismo, dalla pressione che spezzò il bronzetto; ai due lati
del collo sono due rigonfiamenti, due borchiette de-
corative che ritroviamo in altre protomi di navicelle.
Singolare è il bottone che corona la cima delle corna
e ne ripara la punta, bottone a gemma, che si nota
Fio. 39. — Protome taurina di navicella votiva.
anche in talune statuette di guerrieri dall' elmo cor-
nuto, come in quella ben nota di Padria ed anche
Fig. 37.- Protome di navicella votiva: testa taurina con nell" idoletto di Abini (>). Gioverà ricordare come
figurine di gallo fra le corna. anche oggi, nelle cerimonie festive sarde, che conser-
vano tutte un carattere agricolo ed hanno una sin-
con le orecchie espanse e le corna arcuate, tra le quali golare persistenza di caratteri arcaici, i buoi condotti
si aderge, rivolta innanzi, una figurina che, per quanto in processione, addobbati da tenie ed infiorati, hanno
Fig. 38, 38 a. — Protome taurina di navicella votiva. 1:1.
ridotta ad elementi schematici, per i bargigli, la
cresta, la coda arcuata e divisa, denotante le penne,
è certo una figura di gallo, che qui appare per la
prima volta nella serie degli animali riprodotti dal-
l'arte sarda primitiva (fig. 37).
Ad una protome di navicella deve pure appartenere
la testa di toro data a figg. 38, 38 a. Anche in essa
le corna avvolte da vitte, e sulle punte portano o
fiocchi policromi, o mele o melarance infilzate.
Analoga a questa protome è un'altra, di dimen-
sioni alquanto più piccole, ma che ha un carattere
(') Pinza, op. cit,, tav. XII, 7, pag. 203