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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Orsi, Paolo: Messana: la necropoli romana di S. Placido; e di altre scoperte avvenute nel 1910-1915
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0095
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181

messana

182

cm. 49.5 X 33,5. Se ne ebbe anche un frammento
con lettere in cavo.

zonnAAona

è il bollo di una fabbrica notissima di Messana
(Kaibel 2394.1); se ne ebbe anche un frammento
con lieve variante grafica :

O n A

Altro esemplare notissimo con lettere in cavo:
P H r I N £ N
deriva da fabbriche attivissime della opposta città

Fio. 44.

(Kaibel 2400, 15). Sembra invece nuovo il bollo pure
impresso su mattonaccio:

d) Y P T A in N

del quale non trovo tracce nè a Messana, nè a Rhe-
gium, con cui eravi frequente scambio di prodotti
laterizii.

Nuovo mi torna del paro un bollo romano su te-
golone completo, di cm. 33,5 X 43X 6 spessore.

S I G E R I VE

Di due ampulle vitree presento il disegno a fig. 44,
con le rispettive dimensioni. Due in terracotta di
forma perfettamente corrispondente misuravano cm. 10
ed 8 >/,.

Evidentemente queste piccolo vasellame è scap-
pato fuori da uno o più sepolcri nel primo e tumul-

tuario momento dei lavori, non ancora vigilati dalla
Soprintendenza.

Per alcune poche terracottine ellenistiche ho già
espresso ai rispettivi luoghi il dubbio, che esse non
sieno state deposte di proposito accanto ai sepolcri,
ma vi sieno casualmente penetrate coi rivolgimenti
delle terre soprastanti, che contengono frammenti di
età e civiltà disparatissime. Vale questa considera-
zione anche per taluni oggettini di poco momento,
ma che ad ogni modo nulla hanno che vedere coi
sepolcri. Merita soltanto di essere ricordata una pic-
cola grondaia in calcare, innestata nella sua sima,
in forma di testa leonina, senza foro di scolo alla
bocca, delle dimensioni di cm. 24 X 23 e di buon
lavoro. Se essa appartenesse al coronamento di una
delle edicole funebri, non oso dire.

Osservazioni generali.

La necropoli della Prefettura, considerata nel suo
insieme e nei particolari, arricchisce notevolmente le
nostre conoscenze, così difettose, sulla Messana ro-
mana; non sono, è vero, rivelazioni di alta portata
storica, ma piuttosto dati topografici, rituali e di vita
interna, che integrano una pagina abbastanza lacunosa
di Messana romana.

1 magri scritti (1) sull'antica città sono pressocchè
negativi per ciò che riguarda l'ubicazione delle necro-
poli e l'ambito della nóhz. Io credo che il torrente
Bocct-tta segnasse il limite fra la cinta urbana e la
campagna (2), ed è perciò naturale l'apparizione di
una necropoli sulla sua sponda sinistra, la quale segna
un buon capo saldo per la futura carta di Messana
romana.

Di codesta necropoli, presumibilmente alquanto
vasta, certo assai più vasta di quel tanto che i lavori
edilizi ci hanno rivelato, non conosciamo nè i limiti,
nè l'estensione.

f1) Siefert, Zanele-Messana (Alterna 1854); Axt, Zur Topo-
graphie von Rhegion und Messana (Grimma 1887,). Per le pre-
cedenti scoperte a S. Placido veggansi i citati articoli di La
Gorte-Cailler.

(*) Tale era la linea delle mura normanne che con ogni
probabilità seguiva quella bizantina e romana. Cfr. il buon
libro: Messina prima e dopo il disastro (Mesa. 1914) pag. 147.
 
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