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509

LA CAVERNA DI LATRONICO ECC.

510

vunque trovato. È da notare che pendagli quadran-
golari identici a questi di Pertosa-Latrònico ma di
legno uscirono da talune palafitte, ad es. da quella
della Palude Brabbia in prov. di Como ('). Nè la
loro grandezza deve credersi eccezionale. Pendagli di
pietra di varie rocce, rettangolari ed ovali, lunghi
otto centimetri non sono rari in grotte francesi (2).

3") Dischetto convesso di arenaria grigia del
diametro di cm. 4 e 1U imperforato.

Fig. 33. — Dalla caverna di Latrònico. 5 : u

4°) Uno spuntone di legno lungo cm. otto; un
altro io ne avevo ottenuto dallo scavo all'aperto.

Spuntoni o chiodi di legno si incontrano nel ma-
teriale dei terramaricoli. Tre raccolti dal prof. Sili-
prandi nella torbiera di Pavullo (Modena) inviai già
al Preistorico di Roma. Questi però sono lievemente
arcuati e appuntati alle due estremità (3).

5°) Ossetto lavorato e decorato (fig 34). È ri-
cavato da un ossetto lungo spianato su quattro faccio
per ridurlo rettangolare. Una dello faccie è ornata
con sette cerchielli incisi con punto centrale; nel
mezzo questa faccia ha un foro rotondo che peraltro non
trapassa sulla faccia opposta dell'oggetto.

Oggetti rettangolari simili a questo, ma di corno
cervino, ornati con quattro o cinque cerchielli incisi
sulla faccia superiore, si sono trovati a Matera (Murgia
Timone), in sepolcro di rito siculo, e nella necropoli
di Timmari. Ma sono diversi dal nostro per avere i
fianchi trapassati da cinque piccoli fori mancando in-
vece del canale che in quello di Latrònico percorre
l'osso. Dn altro esemplare attraversato da cinque fori,
ma senza ornato è uscito dallo strato dell'età del
bronzo sullo scoglio del Tonno a Taranto ('). La de-
corazione a cerchielli incisi è così frequente su ma-
nichi, pettini, rotelle di osso o di corno nelle terra-
mare che non occorre far riscontri. Si trovò anche
nella Pertosa, su rotelle di corno o teste di aghi
crinali.



- ■ • -



i- '



1

Fig. 34.

Dalla caverna di Latrfmico.

1 : l

6°) Dischetto fìttile, forato nel centro, spezzato
(raggio cm. 2). Son comuni nel materiale delle pa-
lafitte e terramare. Debbono essere grani di collana.

7°) Qualche pendaruola fittile grigiastra grande
e rozza: una biconica. la qual forma prevale nell'età
del bronzo (2).

III.

Le ^rotticene sepolcrali.

Sottostanti al piano della caverna principale sta-
vano due grotticelle, naturali anch'esse, semplici di-
pendenze della maggiore, le quali avevano l'apertura
all'esterno, ed erano state utilizzate come sepolcri.

È probabile che qualcun'altra ne possa esistere
di questo genere lungo il fianco meridionale del monte,
ma il parziale franamento della balza da cotesto lato
e la terra cadutavi dall'alto e trascinata dalle acque,
mi rendeva difficile la dubbia ricerca.

(') Museo preist. di Roma, sala XXXII, scaff. 13.

(2) Mayet, Maurette et Gazel, Grotte des Poteries à Fan-
zan, L'Antropologie, 1913, pag. 140.

(3) Muteo preist., sala XXXIII, scaffale 7.

(l) Quagliati, Necropoli arcaica ad incinera!, presso Tim-
mari, in Mon. Ant., XVI, coli. 98 sg., figg. 117 20.
(») Colini, ti. L>. 1., XXXIV, 1908, pag. 50 sg.
 
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