511
LA CAVERNA DI LATRÒNICO ECC.
512
Forse è servita per sepoltura un'altra grotticella
con bassa e lunga apertura esterna presso la grande
porta della caverna, il che suppongo per la so-
miglianza delle condizioni e perchè vi si raccolse un
interessante pugnaletto di rame a lama sottile trian-
golare, con due chiodetti per fissare il manico. È il
tipo che risale all'eneolitico, ed è l'unico oggetto di
metallo uscito da quelle caverne (fig. 35).
Fio. 35. — Dalle grotte sepolcrali dì Labrònico. 9 : il
Una grotticella funeraria riconosciuta dal Di Cicco
stava non lontano dall'ingresso della grande caverna,
a sinistra, ed era di un paio di metri inferiore al
piano di quella principale. È una piccola cameretta
nella quale si penetra strisciando. Dovette esser chiusa
da un muricello a secco come si verificò per un'altra
scoperta dal Di Cicco, ma essendo in questo caso
sparito il muro, si disperse e disordinò il materiale
del sepolcro. Lo scavo non dette che ossa umane,
appartenenti a individui diversi, pochi frammenti ce-
ramici e qualche pietra, forse lisciatoi.
La grotticella funeraria che ha dato più abbon-
dante materiale si trova presso l'apertura superiore
della grande caverna, cioè sotto la così detta « grotta
del fieno » ed è solo di qualche metro ad essa sotto-
stante.
Si eseguiva un saggio su un breve ripiano che
trovasi in quel luogo, tentando in una piccola anfrat-
tuosita della balza rocciosa del monte. Si ottenne,
allargando l'apertura, qualche coccio, qualche pietra
lavorata, qualche osso. Ciò invogliò a proseguire, ma
lo scavo procedette dapprima un po' a caso, finché
non si avvertì che presso a cotesta anfrattuosità esi-
steva un muricciolo a secco, coperto dalla terra.
Questo fu subito accuratamente scoperto e foto-
grafato dal Di Cicco. Esso chiudeva l'apertura princi-
pale della grotticella funeraria che è lunga m. 5,
profonda m. 3.
Sembra che i cadaveri fossero deposti distesi e
allineati l'uno presso l'altro. Avevano la testa contro
Fig. 36. — Dalle grotte sepolcrali di Latrònico. 1:1
la parete opposta all' ingresso e i piedi volti quindi
all'esterno. Il Di Cicco ritenne che gli scheletri fos-
sero otto o dieci, ma sul posto e dalle osservazioni
del Basile mi son fatto l'opinione che fossero in nu-
mero minore. Il Di Cicco m'informava che a suo
giudizio i cadaveri erano stati deposti sulla nuda
roccia: la terra che li copriva, in parte almeno do-
veva essere stata trascinata là entro a poco a poco,
dopo la deposizione dei cadaveri, per opera delle acque
piovane infiltratesi, poiché essa era finissima, più
abbondante presso l'ingresso della grotta, diminuiva
gradatamente verso il fondo ; inoltre sempre, e anche
sopra le ossa, il terreno conservava una distinzione
regolare in straterelli sottilissimi fattisi duri per la
cementazione del carbonato di calce. Le ossa e il
corredo stavano nella parte più bassa del deposito :
nulla era nel terriccio soprastante. Ecco il materiale
raccolto che costituiva il funebre corredo :
1°) Una piccola cuspide per freccia, silicea,
bianca, triangolare, con alette e con codolo, di lavoro
non troppo accurato. È l'unico esemplare, non solo
della caverna, ma della regione fin qui ricordato, per
quanto mi consta (fig. 36).
LA CAVERNA DI LATRÒNICO ECC.
512
Forse è servita per sepoltura un'altra grotticella
con bassa e lunga apertura esterna presso la grande
porta della caverna, il che suppongo per la so-
miglianza delle condizioni e perchè vi si raccolse un
interessante pugnaletto di rame a lama sottile trian-
golare, con due chiodetti per fissare il manico. È il
tipo che risale all'eneolitico, ed è l'unico oggetto di
metallo uscito da quelle caverne (fig. 35).
Fio. 35. — Dalle grotte sepolcrali dì Labrònico. 9 : il
Una grotticella funeraria riconosciuta dal Di Cicco
stava non lontano dall'ingresso della grande caverna,
a sinistra, ed era di un paio di metri inferiore al
piano di quella principale. È una piccola cameretta
nella quale si penetra strisciando. Dovette esser chiusa
da un muricello a secco come si verificò per un'altra
scoperta dal Di Cicco, ma essendo in questo caso
sparito il muro, si disperse e disordinò il materiale
del sepolcro. Lo scavo non dette che ossa umane,
appartenenti a individui diversi, pochi frammenti ce-
ramici e qualche pietra, forse lisciatoi.
La grotticella funeraria che ha dato più abbon-
dante materiale si trova presso l'apertura superiore
della grande caverna, cioè sotto la così detta « grotta
del fieno » ed è solo di qualche metro ad essa sotto-
stante.
Si eseguiva un saggio su un breve ripiano che
trovasi in quel luogo, tentando in una piccola anfrat-
tuosita della balza rocciosa del monte. Si ottenne,
allargando l'apertura, qualche coccio, qualche pietra
lavorata, qualche osso. Ciò invogliò a proseguire, ma
lo scavo procedette dapprima un po' a caso, finché
non si avvertì che presso a cotesta anfrattuosità esi-
steva un muricciolo a secco, coperto dalla terra.
Questo fu subito accuratamente scoperto e foto-
grafato dal Di Cicco. Esso chiudeva l'apertura princi-
pale della grotticella funeraria che è lunga m. 5,
profonda m. 3.
Sembra che i cadaveri fossero deposti distesi e
allineati l'uno presso l'altro. Avevano la testa contro
Fig. 36. — Dalle grotte sepolcrali di Latrònico. 1:1
la parete opposta all' ingresso e i piedi volti quindi
all'esterno. Il Di Cicco ritenne che gli scheletri fos-
sero otto o dieci, ma sul posto e dalle osservazioni
del Basile mi son fatto l'opinione che fossero in nu-
mero minore. Il Di Cicco m'informava che a suo
giudizio i cadaveri erano stati deposti sulla nuda
roccia: la terra che li copriva, in parte almeno do-
veva essere stata trascinata là entro a poco a poco,
dopo la deposizione dei cadaveri, per opera delle acque
piovane infiltratesi, poiché essa era finissima, più
abbondante presso l'ingresso della grotta, diminuiva
gradatamente verso il fondo ; inoltre sempre, e anche
sopra le ossa, il terreno conservava una distinzione
regolare in straterelli sottilissimi fattisi duri per la
cementazione del carbonato di calce. Le ossa e il
corredo stavano nella parte più bassa del deposito :
nulla era nel terriccio soprastante. Ecco il materiale
raccolto che costituiva il funebre corredo :
1°) Una piccola cuspide per freccia, silicea,
bianca, triangolare, con alette e con codolo, di lavoro
non troppo accurato. È l'unico esemplare, non solo
della caverna, ma della regione fin qui ricordato, per
quanto mi consta (fig. 36).