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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Rellini, Ugo: La caverna di Latrònico: e il culto delle acque salutari nell'età del bronzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0292
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575

LA CAVERNA DI LATRÒN1C0 ECC.

576

28. Scalpelli largiti e piatii, a spalla, con lungo
codolo rettangolare. Tav. II, fig. 2.

Sono due gli esemplari usciti dalla stipe della
Pertosa. Questo è il maggiore, l'altro, appena più
piccolo, e col codolo un po' più lungo in confronto del
corpo, già era stato pubblicato dal Pigorini nel suo
pi imo elenco (') è dato dalla fig. 45. Sono robusti, il
codolo lungo e rettangolare, si distacca perfettamente
dal corpo, che presenta i margini rientranti e la

Fig. -15. — Dalla stipe della Pertosa. 1:1

penna lievemente convessa, quindi le due parti dello
strumento sono pei loro caratteri ben distinte.

Questa foggia non compare mai negli strati pala-
fitto-terramaricoli o in quelli lasciati dalle popola-
zioni contemporauee o derivate dalle terramaricole.

Primo, l'espertissimo Orsi richiamò l'attenzione
dei paletnologi su questa foggia, rendendo noti due
esemplari siciliani, avvertendo che era « estremamente
rara » e citando qualche altro pur scarso rappresen-
tante (2).

(') Pigorini, />'. P. I., XXXIV, 1908, pag. 15, fig. A.
(2) Orsi, /.'. P. /., XXVI, 1900, pag. 167 sg„ tav. XII,
figg. 14, 18.

Tornò su di essa il Pinza, pubblicando due inte-
ressanti esemplari della Sardegna e citandone altri che
a mio avviso spettano a varietà distinte

I due esemplari siciliani, vengono dal ripostiglio
di Modica (Siracusa) e si conservano ora nel Preisto-
rico di Roma. Sono identici: il più grande di essi
è lungo mm. 148, largo al taglio mm. 50, di spes-
sore massimo mm. 8, il codolo rettangolare è breve
riguardo al corpo espanso coi margini incavati. L'altro
è di pochissimo minore, ha il codolo un po' più lungo
riguardo al corpo, e presenta, sola differenza, due
appendici sottili, aculeiformi ai lati del codolo.

Ma dall'elenco, oggi limitato, di questi interes-
santi scalpelli a spalla, si debbono espungere alcune
forme, certo affini per la destinazione che ebbero, ma
tuttavia notevolmente diverse, che vi erano state rav-
vicinate. Quando le figure non siano precise, o l'og-
getto non sia riuscito, è facile, talora, lo scambio :
ma l'esame seriale ristabilisce le caratteristiche del

tipo e2).

C) Pinza, Mon. ani., XI, figg. 83 (Murra), 98 (S. An-
drea Frius).

(2) Così ben diverso da questa foggia è l'esemplare irlan-
dese dato da Evans J., L'Aqe du bronze, fig. 108. A prima
vista esso sembrerebbe un'accetta piatta, con appendici aculei-
formi laterali retrorso, perchè la figura non potrebbe essere
più infelice. Più simile ancora alle nostre sembrerebbe pur la
fig. 109. Ma da quando dice l'A. a pp. 92, 93 a proposito della
fig. 71, cotesti strumenti debbono considerarsi paalstaves à
tranchant lettera!, cioè aventi la lama perpendicolare alla faccia
che è compresa tra le sporgenze od orecchiette dello strumento.
Ogni dubbio in proposito si elimina avvertendo che l'A. si
richiama ad analogo strumento italiano (B.P. /., anno I, tav. I,
fig. 9). Pertanto cotesti strumenti irlandesi debbono avere sca-
nalature laterali nel codolo, e però non possono confondersi
con gli scapelli a spalla di cui parliamo, che non le presen-
tano mai.

Anche si deve escludere l'esemplare di (Iranata dato dal
Cartailhac, Les dges prehist. de VEspagne etc, fig. 329, che
è ben differente dall'esemplare del Mus. preistorico di Roma,
della stessa località. L'esemplare della fig. 329 è un'accetta
piatta non larga, o scalpello con spine retrorso. Per quanto
conosco, il sud-est della Spagna ha dato soltanto l'esemplare
del Mus. preistorico, che fu da prima citato dall'Orsi, e che è
veramente identico ai sardi. Invece, la maggioranza delle copio-
sissime accette piatte del sud-est della Spagna, è del tipo
stretto alla base gradatamente allargantesi fino all'ampia penna,
cioè a sezione di campana. Siret, Les prémieres dges du metal
dans le sud-est de VEsp.. Testo, pp. 93, 94, fig. XII, 4, 5, 6.

Come esempio di singolare convergenza ricordo certi idoli
femminili, di pietra, delle Cicladi che assomigliano perfettamente
a questi scalpelli a spalla. Cosi in 'E^tjfieQtg àQx«io\o)nxiq,
1898, tav. 11, le figg. 3, 8, 10, 13 si potrebbero scambiare con
quelle dei detti scalpelli, ma da cotesti esemplari si passa ad
 
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