DOI Artikel:
Taramelli, Antonio: Gonnesa: indagini nella cittadella nuragica di Serrucci
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0324
639
GONNESA ECC.
640
tera A (fig. 3), presentava diametro maggiore degli
altri, muraglia perimetrale più elevata e la porta
con l'architrave in posto; perciò fu attaccato prima
degli altri, anche perchè si trovava al limite sud-
ovest del villaggio.
Lo scavo fu condotto sotto la mia continua assi-
stenza ; il recinto fu isolato tutto all' ingiro dal ma-
teriale franato e fu vuotato internamente, essendo
avvolto, come tutti gli altri recinti, da arbusti e riem-
pito per quasi due metri di altezza da un ritto gro-
malta d'argilla. Anche verso l'interno la parete è al-
quanto aggettante, le pietre hanno dimensioni alquanto
più piccole che nella faccia esterna e pur esse di-
sposte a (ilari quasi regolari. Lo spessore medio della
muraglia è di m. 1,45, ma diviene di circa 3,40
nel fianco destro, dove nello spessore della parete è
praticata una grossa nicchia rettangolare, profonda
m. 1,40 ed ampia quasi 2 m. (pianta fig. 4 lett. a).
Dato lo scarso spessore del muro e l'irregolarità
di esso, io non ritengo che dovesse in origine sop-
Fig. 3. — Incapanna A prima dello scavo.
viglio di pietra e di terra legate insieme dalle radici
secolari dei lentischi, che resero laborioso lo scavo,
ma servirono a provare che l'interno del recinto non
era stato sconvolto da recenti indagini.
Sgomberato dal materiale di riempimento, com-
posto per lo più da lastre di pietra, da blocchi e di
terra, con traccie di combustione violenta in molti
punti, specie verso il fondo, il recinto risultò di forma,
meglio che circolare, elittica, con un diametro interno
dall'ingresso al fondo di m. 7, e diametro trasversale
di m. 6,45 (figg. 3 bis e 4).
Il muro che chiude il recinto, conservato nella
parte più sana dell'altezza di m. 3,80 ed in media
di m. 3,50, con le pareti molto inclinate all'esterno,
di spessore ineguale, è costituito di grandi blocchi
di trachite, disposti a filari, a struttura non molto
regolare, con frequenti zeppe ed incastri di pietre di
piccole dimensioni nella faccia esterna, solido però e
ben legato nella sua struttura, privo di terra e di
portare la spinta di una volta a corsi aggettanti ;
anche il materiale di rovina, con pochissimi blocchi,
non accenna all'esistenza di un'alta vòlta, sicché os-
servo fin d'ora che abbiamo qui od un recinto ipetrale,
oppure la base di una capanna che dovette essere co-
perta da tetto in frascame. Dall' incendio di esso, o
da successivi incendii, proviene lo strato di ceneri e
di materie carboniose che si osservarono durante gli
scavi, sotto ai massi provenienti dal crollo delle parti
superiori del muro perimetrale. (Vedi la ricostruzione
ideale della capanna A, da disegno del prof. Giar-
rizzo a fig. 9).
La porta d'ingresso presenta una leggiera strom-
batura, è ampia all'esterno m. 1.45 e all'interno 1,65,
ha l'altezza insolita nelle porte nuragiche di m. 2,41 ;
verso l'alto, per l'aggetto dei due corsi superiori degli
stipiti, si restringe a m. 1,15 ed è ancora munita
dell'architrave esteriore, un lastrone di trachite di
circa 2 metri di lunghezza e largo 0,85 (fig. 5). La
GONNESA ECC.
640
tera A (fig. 3), presentava diametro maggiore degli
altri, muraglia perimetrale più elevata e la porta
con l'architrave in posto; perciò fu attaccato prima
degli altri, anche perchè si trovava al limite sud-
ovest del villaggio.
Lo scavo fu condotto sotto la mia continua assi-
stenza ; il recinto fu isolato tutto all' ingiro dal ma-
teriale franato e fu vuotato internamente, essendo
avvolto, come tutti gli altri recinti, da arbusti e riem-
pito per quasi due metri di altezza da un ritto gro-
malta d'argilla. Anche verso l'interno la parete è al-
quanto aggettante, le pietre hanno dimensioni alquanto
più piccole che nella faccia esterna e pur esse di-
sposte a (ilari quasi regolari. Lo spessore medio della
muraglia è di m. 1,45, ma diviene di circa 3,40
nel fianco destro, dove nello spessore della parete è
praticata una grossa nicchia rettangolare, profonda
m. 1,40 ed ampia quasi 2 m. (pianta fig. 4 lett. a).
Dato lo scarso spessore del muro e l'irregolarità
di esso, io non ritengo che dovesse in origine sop-
Fig. 3. — Incapanna A prima dello scavo.
viglio di pietra e di terra legate insieme dalle radici
secolari dei lentischi, che resero laborioso lo scavo,
ma servirono a provare che l'interno del recinto non
era stato sconvolto da recenti indagini.
Sgomberato dal materiale di riempimento, com-
posto per lo più da lastre di pietra, da blocchi e di
terra, con traccie di combustione violenta in molti
punti, specie verso il fondo, il recinto risultò di forma,
meglio che circolare, elittica, con un diametro interno
dall'ingresso al fondo di m. 7, e diametro trasversale
di m. 6,45 (figg. 3 bis e 4).
Il muro che chiude il recinto, conservato nella
parte più sana dell'altezza di m. 3,80 ed in media
di m. 3,50, con le pareti molto inclinate all'esterno,
di spessore ineguale, è costituito di grandi blocchi
di trachite, disposti a filari, a struttura non molto
regolare, con frequenti zeppe ed incastri di pietre di
piccole dimensioni nella faccia esterna, solido però e
ben legato nella sua struttura, privo di terra e di
portare la spinta di una volta a corsi aggettanti ;
anche il materiale di rovina, con pochissimi blocchi,
non accenna all'esistenza di un'alta vòlta, sicché os-
servo fin d'ora che abbiamo qui od un recinto ipetrale,
oppure la base di una capanna che dovette essere co-
perta da tetto in frascame. Dall' incendio di esso, o
da successivi incendii, proviene lo strato di ceneri e
di materie carboniose che si osservarono durante gli
scavi, sotto ai massi provenienti dal crollo delle parti
superiori del muro perimetrale. (Vedi la ricostruzione
ideale della capanna A, da disegno del prof. Giar-
rizzo a fig. 9).
La porta d'ingresso presenta una leggiera strom-
batura, è ampia all'esterno m. 1.45 e all'interno 1,65,
ha l'altezza insolita nelle porte nuragiche di m. 2,41 ;
verso l'alto, per l'aggetto dei due corsi superiori degli
stipiti, si restringe a m. 1,15 ed è ancora munita
dell'architrave esteriore, un lastrone di trachite di
circa 2 metri di lunghezza e largo 0,85 (fig. 5). La