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tomba con vasi e bronzi ecc.
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zoloni a terra. Nel fondo del quadro una palma. La
scena, che si svolge quindi all'aperto, rappresenta
l'eroe, il quale riuscito nel piano avventuroso della
fuga, si prepara a tagliare i legami, ormai inutili,
che l'avvincono alla fiera. Caratteristica è la partico-
larità della palma la quale, invece di riposare col
piede sul listello orizzontale, su cui muove il mon-
da destra e già tiene afferrato il tripode per uno
degli anelli che ne sormontano l'orlo. Il giovane dio,
dalle chiome spioventi, con tenia intorno alla fronte
ed altra sulla nuca, incrociate agli orecchi, è vestito
di chitonisco e di sopravveste simile a una corazza,
e ha inoltre una breve clamide che gli ondeggia li-
bera sulle spalle. A sinistra della scena è la qua-
Fiq. 27.
tone, si protende fino a toccare la cornice rotonda
del quadro, rimanendo intersecata dal listello.
All'esterno, sulle due facce limitate dalle anse,
due scene, pure di carattere mitologico ed epico, ma
di genere assolutamente diverso dalla prima e fra
loro. Sopra una delle facce, che dovrà considerarsi
come la principale, è rappresentata la lotta fra Eracle
ed Apollo per il tripode (tav. IV).
Il primo, barbato, visto di fronte, avendo il capo
e le spalle ricoperti dalla pelle leonina, colla clava
brandita nella destra, si prepara a difendere la sua
preda contro la t'orza stessa di Apollo, il quale avanza
driga di Eracle, con i cavalli bardati e scalpitanti,
trattenuti per le redini dal fido Jolao in piedi sul
carro. È questi vestito di chitonisco e sopravveste o
corazza aderente di cuoio, con schinieri alle gambe,
ed elmo corinzio, ad alto cimiero, sul capo. Tiene
con ambo le mani le redini ed ha nella destra il
pungolo. Le redini e tutti i finimenti dei cavalli
sono dipinti in rosso. In direzione della lotta, che
sembra pendere incerta, si vede accorrere Atena dalla
parte di Eracle, dietro ai cavalli, vestita di chitone
ionico e di himation, con elmo attico ed egida a squame.
È dessa rappresentata nell'atteggiamento della Prò-
tomba con vasi e bronzi ecc.
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zoloni a terra. Nel fondo del quadro una palma. La
scena, che si svolge quindi all'aperto, rappresenta
l'eroe, il quale riuscito nel piano avventuroso della
fuga, si prepara a tagliare i legami, ormai inutili,
che l'avvincono alla fiera. Caratteristica è la partico-
larità della palma la quale, invece di riposare col
piede sul listello orizzontale, su cui muove il mon-
da destra e già tiene afferrato il tripode per uno
degli anelli che ne sormontano l'orlo. Il giovane dio,
dalle chiome spioventi, con tenia intorno alla fronte
ed altra sulla nuca, incrociate agli orecchi, è vestito
di chitonisco e di sopravveste simile a una corazza,
e ha inoltre una breve clamide che gli ondeggia li-
bera sulle spalle. A sinistra della scena è la qua-
Fiq. 27.
tone, si protende fino a toccare la cornice rotonda
del quadro, rimanendo intersecata dal listello.
All'esterno, sulle due facce limitate dalle anse,
due scene, pure di carattere mitologico ed epico, ma
di genere assolutamente diverso dalla prima e fra
loro. Sopra una delle facce, che dovrà considerarsi
come la principale, è rappresentata la lotta fra Eracle
ed Apollo per il tripode (tav. IV).
Il primo, barbato, visto di fronte, avendo il capo
e le spalle ricoperti dalla pelle leonina, colla clava
brandita nella destra, si prepara a difendere la sua
preda contro la t'orza stessa di Apollo, il quale avanza
driga di Eracle, con i cavalli bardati e scalpitanti,
trattenuti per le redini dal fido Jolao in piedi sul
carro. È questi vestito di chitonisco e sopravveste o
corazza aderente di cuoio, con schinieri alle gambe,
ed elmo corinzio, ad alto cimiero, sul capo. Tiene
con ambo le mani le redini ed ha nella destra il
pungolo. Le redini e tutti i finimenti dei cavalli
sono dipinti in rosso. In direzione della lotta, che
sembra pendere incerta, si vede accorrere Atena dalla
parte di Eracle, dietro ai cavalli, vestita di chitone
ionico e di himation, con elmo attico ed egida a squame.
È dessa rappresentata nell'atteggiamento della Prò-